Si iniziano a vedere, in America, i primi risultati della lotta all'obesità e al junk food, e a sostegno di una più sana alimentazione e dell'attività fisica, condotte in prima linea dalla first lady Michelle Obama. I bambini americani tra i due ed i quattro anni di età in famiglie a basso reddito sono diventati, per la prima volta, un po' meno obesi, almeno in 19 Stati dell'Unione.

Mangiano meglio, fanno più attività fisica, e pesano meno. L'annuncio viene da uno studio dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta (Cdc), che ha analizzato i dati relativi a 11,6 milioni di piccoli che partecipano ai programmi finanziati dal governo Usa per i sostegni alimentari ai meno abbienti. Ma l'America ha prima di tutto ringraziato a suon di tweet Michelle Obama, che con la sua iniziativa "Let's Move" ha puntato i riflettori sulla piaga dell'obesità infantile.

Provare la pressione ai bambini? Ebbene sì, nessun genitore forse lo immagina, e invece è importante. Se è troppo alta può essere il primo segno che qualcosa non va. Lo spiega Patrizia Salice, responsabile dell'Ambulatorio di ipertensione pediatrica della Fondazione Policlinico di Milano, che rivela un dato inatteso: il 5% dei bambini in Italia soffre di ipertensione, ha cioè la pressione troppo alta.

Secondo l'esperta, quando questo problema non è causato da fattori genetici, o secondario a specifiche patologie, è possibile correggerlo, evitando così che il baby-paziente sviluppi problemi di pressione alta in età adulta.

Sempre più donne ricorrono alla fecondazione assistita con tutte le problematiche collegate che ben conosciamo. Pubblicamente si devono aspettare spesso tempi biblici e non sempre poi si ottengono risultati positivi, cosa che allunga ancora di più la ricerca della gravidanza per le coppie infertili che spesso poi si affidano a centri privati.

Oggi vi parliamo di un centro per la feconzazione assistita, IVI, che segnala un'alta percentuale di riuscita pari al 90% dei casi. Si tratta di uno dei centri europei che registra i migliori indici di concepimento: 9 coppie con problemi di infertilità su 10, raggiungo i loro obiettivi.

Depressione e ansia in molti casi coesistono (chi soffre di depressione può avere degli attacchi di ansia e viceversa), esistono già dei rimedi, ma una nuova generazione di farmaci ansiolitici promette di curare questi disturbi senza effetti collaterali.

 

Uno studio americano, condotto per ora solo sugli animali, ha individuato negli inibitori dell’enzima Cox-2 la possibilità di alleviare i sintomi dell'ansia. La ricerca potrebbe aprire le porte ad una nuova generazione di farmaci ansiolitici privi di effetti collaterali.

 

Tra i tanti benefici dati dell'allattamento, sia per la madre che per il bambino, si è scoperto anche che può ridurre il rischio di ammalarsi di Alzheimer. 

 

Un nuovo studio suggerisce che le madri che allattano corrono un rischio minore di sviluppare il morbo, a lunghi periodi di allattamento al seno corrispondono riduzioni ulteriori del rischio. La ricerca è stata da poco pubblicata sul "Journal of Alzheimer", l'associazione che viene fuori da questo studio, potrebbe avere a che fare con alcuni effetti biologici dell'allattamento al seno, come il ripristino della tolleranza all'insulina notevolmente ridotta durante la gravidanza. 

 

Per tenere il nostro cervello in allenamento, è meglio avere un orgasmo che fare cruciverba, puzzle o sudoku. L'orgasmo comporta un allenamento cerebrale migliore secondo un neuroscienziato americano, il Professor Barry Komisaruk.

 

Durante un orgasmo, si registra un intenso flusso di sangue nel cervello e questo apporta sostanze nutritive e ossigeno al cervello, come ha spiegato Barry Komisaruk, aggiungendo che l’esercizio mentale aumenta l’attività cerebrale in alcune zone localizzate del cervello, un orgasmo, invece, attiva tutte le parti del cervello.

 

Chi soffre di insonnia o si sveglia già stanco ha bisogno di passare una settimana in campeggio: è quanto suggerisce uno studio della University of Colorado Boulder (Stati Uniti).

 

L'esposizione alla luce naturale dell'alba e del tramonto aiuta a sincronizzare l'orologio biologico interno all'organismo umano, favorendo sia l'addormentamento, sia il buon riposo. 

 

Una sostanza naturale estratta dal tè verde potrebbe essere utile per eliminare un cancro mortale resistente alla chemioterapia come il neuroblastoma che è la forma di tumore neonatale più comune e con il più basso tasso di sopravvivenza.

 

Secondo quanto scoperto nel nuovo studio dei ricercatori australiani, coordinati dall'oncologo Orazio Vittorio, ricercatore presso il Children’s Cancer Institute Australia e il Lowy Cancer Research Centre della UNSW, la “catechina” (molecola antiossidante contenuta nel tè) uccide il 50% delle cellule cancerogene del neuroblastoma in soli tre giorni.

 

Il suo nome è Portos, è un cucciolo di cane che ha aiutato la sua padroncina, una bimba di 10 anni a guarire da uno stato depressivo profondo sviluppato a causa dei suoi problemi di salute durante la degenza nel reparto intensivo del Policlinico A. Gemelli di Roma. 

 

Questo è il primo caso di pet-therapy in terapia intensiva pediatrica nel Lazio e tra le prime esperienze di questo tipo conosciute in Italia, comunica l’ospedale in una nota. 

 

Sono state individuate le cause di una delicata malattia che può colpire madre e feto: i ricercatori dell'Università Cattolica-Policlinico "A. Gemelli" di Roma hanno scoperto come l'infezione da Helicobacter pylori (causa di gastrite e ulcera dello stomaco e del duodeno) possa essere una delle possibili cause di pre-eclampsia.

 

Questa è una malattia che colpisce le donne in gravidanza e che può evolvere e causare severe conseguenze sia per la madre sia per il nascituro. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista "Helicobacter".