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Usa: bye bye alla piramide alimentare |
Benessere - Alimentazione |
Scritto da Martina Paolucci Lunedì 06 Giugno 2011 09:00 |
Tempo di rivoluzioni anche nel campo alimentare. Non più la piramide ispirata dalla nostra dieta mediterranea ma il "piatto alimentare". Il nuovo schema va a inserirsi nel vasto programma di sensibilizzazione sulla prevenzione dell'obesità, patrocinato dalla First Lady Michelle Obama, che negli Stati Uniti affligge una persona su 4. La novità è stata presentata qualche giorno fa proprio da Michelle, a Washington.
Il piatto alimentare è identificato da un cerchio diviso in quattro parti di dimensioni diverse: una riservata alla frutta, un'altra, leggermente più grande, dedicata alla verdura (frutta e verdura, insieme, occupano la metà del piatto), una terza ai cereali leggermente più grande dell'ultima, dedicata alle proteine. Per concludere il tutto, a fianco del piatto principale viene posto un piattino di "contorno": latte e derivati che non devono mancare in una dieta quotidiana ben equilibrata. Carla Favaro spiega quali differenze sono riscontrabili con la mediterranea piramide, e commenta la scelta di trasformazione dicendo che "il messaggio è semplicissimo: bisogna far sì che più tre quarti di quello che mettiamo nel piatto sia di origine vegetale, con prevalenza di verdura e frutta seguite da cereali. Più nel dettaglio il testo che accompagna l’immagine, suggerisce di 'godersi il cibo, ma di mangiare meno', di 'non fare porzioni troppo abbondanti' e di fare in modo che almeno metà dei cereali siano integrali. Di usare lette scremato o parzialmente scremato, di scegliere zuppe pronte, pane, cibi surgelati con basso contenuto di sodio. E di bere acqua invece di bibite zuccherate'. La differenza sostanziale starebbe semplicemente nella volontà di dare indicazioni relative ad ogni pasto, invece che generiche da adattare durante l'arco della giornata. Il messaggio risulterebbe semplificato, magari più comprensibile e immediato agli occhi dei seguaci delle cattive abitudini alimentari. La Favaro continua spiegando che "la frutta può essere mangiata anche come spuntino e non solo a pasto" e che "qui manca una valutazione sui condimenti, invece l’olio d’oliva extravergine in dosi ragionevoli è un condimento validissimo". La critica più rilevante che viene sollevata riguarda la mancanza di indicazioni sulla scelta delle fonti proteiche tra le quali andrebbero privilegiati pesce e carni magre così come i legumi. E conclude: "Infine, può essere fuorviante la parola “proteine” scritta sul piatto: fa dimenticare che ne sono ottime fonti anche latte e derivati qui finiti fuori dall’immagine principale. Per altro anche i cereali contengono proteine, sia pure di qualità inferiore". Insomma, le buone vecchie abitudine cambiano il pelo, ma non il vizio. |
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