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Bambini: ipertesi a causa della plastica |
Bambini - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Giovedì 06 Giugno 2013 16:16 |
Gli additivi presenti nelle materie plastiche, detti ftalati, (sono inodori e incolori), aggiunti per migliorare la flessibilità di bicchieri, palloni da spiaggia, giocattoli, involucri, contenitori alimentari, e persino i tubicini delle endovenose, possono far salire la pressione nei bambini.
Questa sostanza inibisce la funzione delle cellule del cuore e provoca uno stress ossidativo che compromette la salute delle arterie e del cuore dei bambini, aumentandone la pressione sanguigna. L'esposizione agli ftalati può derivare dal masticare gli oggetti che li contengono, mentre la contaminazione alimentare può avvenire attraverso cibo confezionato visto che lo ftalato è usato nella produzione alimentare industriale.
Lo rivela una ricerca della New York University, pubblicata sulla rivista Journal of Pediatrics. Questa ha analizzato i dati relativi a 3.000 bambini. Lo studio ha documentato per la prima volta una correlazione tra esposizione ai ftalati maggiormente utilizzati nel pvc usato per gli alimenti, il Dehp (di-2- etilesilftalato), e l'aumento dei valori della pressione sanguigna sistolica.
Delle recenti indagini, a livello nazionale, indicano che il 14% degli adolescenti americani ha già una diagnosi di pre-ipertensione o ipertensione.
La contaminazione alimentare può avvenire attraverso il cibo confezionato e può provocare delle importanti alterazioni metaboliche e ormonali, nello specifico durante le fasi di sviluppo iniziali.
Gli ftalati possono inibire la funzione delle cellule cardiache e causare stress ossidativo che comprometterebbe la salute delle arterie. Fino ad oggi nessuno aveva esplorato la relazione tra esposizione a queste sostanze nocive e la salute del cuore nei bambini, come spiega Leonardo Trasande, autore della ricerca.
La ricerca è stata fatta perchè si registra sempre di più tra i ragazzi un rapporto crescente tra l'esposizione a sostanze inquinati presenti nell’ambiente e lo sviluppo precoce dell’ipertensione. L’obesità è il colpevole numero uno dell’ipertensione, come dichiarano i ricercatori.
I risultati dell'indagine suggeriscono che alcuni fattori ambientali negativi per la salute possono rappresentare una parte di questo problema: una di queste può essere l’esposizione ai ftalati.
L'esposizione però può essere controllata attraverso interventi normativi e comportamentali.
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