INDICE
INTRODUZIONE COME IL CORPO PRODUCE IL LATTE IL SENO IL PRIMO INCONTRO IL COLOSTRO LA MONTATA LATTEA COME ALLATTARE COME AUMENTA LA PRODUZIONE DI LATTE CURA DEL SENO PRIMA E DOPO IL PARTO ALCUNI POSSIBILI PROBLEMI LE RAGADI INGORGO OCCLUSIONE DEL DOTTO MASTITE SCARSITÀ DI LATTE SOSTEGNO ALLA MAMMA CHE ALLATTA BANCA DEL LATTE UMANO ALLATTAMENTO ARTIFICIALE NON È VERO CHE... BIBLIOGRAFIA NUMERI UTILI
NUTRIRE DI LATTE E CAREZZE
LATTE DI MAMMA Il latte materno è un alimento insostituibile nel primo periodo di vita dei mammiferi, ed è un alimento specie-specifico, ha infatti caratteristiche molto diverse da specie a specie, ma anche da bimbo a bimbo. Nessun bambino è allergico al latte umano ed esso non è né troppo grasso né troppo povero perché si adatta alle esigenze di crescita del bambino, all'età, all'ora della giornata, all'inizio e alla fine della poppata. Il latte materno risponde perfettamente ai requisiti di alimentazione del bambino: contiene la giusta quantità di proteine, di carboidrati, di grassi, di minerali e di vitamine necessari per la crescita ed il suo sviluppo fisico e neurologico. È più facile e rapido da digerire. È un alimento vivo che contiene anticorpi, leucociti (determinanti per combattere le infezioni, soprattutto respiratorie e gastrointestinali), enzimi, ormoni ed altre cellule attive essenziali per una buona salute. Il latte materno è conveniente e sicuro, è sempre pronto alla giusta temperatura (38°), non necessita di preparazione né di sterilizzazione. Allattare al seno è gratificante per la coppia madre-bambino: aiuta nel processo di attaccamento, nelle donne la capacità di produrre cibo rafforza l'autostima e il bambino allattato si sente contenuto e protetto. L'allattamento al seno è anche un fattore ecologico. Il latte in polvere viene prodotto da grandi industrie che generano notevoli prodotti di scarto e consumo di energia, oltre ad usare la plastica per le bottiglie e gli accessori per l'allattamento artificiale.
Altri benefici sono:
" costo nullo " praticità (non occorre preparare biberon, lavarli, sterilizzarli) " comodità (specialmente nelle ore notturne) " ritorno più rapido dell'utero alle condizioni normali (involuzione uterina) " previene il rischio di emorragie post partum " ritorno più rapido della madre al peso pre gravidico (poichè si consumano calorie materne) " riduce il rischio di tumori al seno pre menopausale " migliore rimineralizzazione ossea nel post partum con riduzione del numero di fratture d'anca " riduce la depressione post partum.
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COME IL CORPO PRODUCE IL LATTE
IL SENO Il seno è costituito principalmente da tessuto ghiandolare che è adibito alla sintesi del latte. Il latte viene prodotto grazie alla suzione del bambino e alla azione di ormoni e di riflessi nervosi. Quando il bambino succhia si attivano i due riflessi (produzione ed eiezione del latte) che fanno si che il latte arrivi al momento giusto e nella giusta quantità. Quindi più il bambino succhia più la mamma produce latte. Per questo è importante che la mamma attacchi spesso il bambino al seno nei giorni successivi al parto senza seguire orari fissi ma su richiesta del bambino.
1. La suzione del bambino al seno stimola le terminazioni nervose nel capezzolo, le quali inviano messaggi al cervello. 2. L'ipofisi riceve questi messaggi e con il sistema circolatorio invia la prolattina alle ghaindole mammarie 3. Le ghiandole mammarie secernono il latte.
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IL PRIMO INCONTRO
Il momento migliore per avvicinare il bambino al seno è durante la prima ora di vita: è un eccellente benvenuto al mondo. In questi primi momenti il bambino è maggiormente pronto a succhiare, ed è per questo motivo che in quasi tutte le sale parto si attacca il neonato al seno subito dopo il parto. È un ottimo inizio.
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IL COLOSTRO
Durante i primi giorni dopo il parto le mammelle sono soffici e sembrano vuote, ma al loro interno è presente (a partire dal settimo mese di gravidanza) una quantità di un latte di colore giallastro chiamato colostro. Le sue proprietà: o ha un alto tenore proteico o basso contenuto di grassi o è ricco di sostanze che difendono il piccolo dalle infezioni o è ricco di vitamine, sali minerali e fattori di crescita che aiutano lo sviluppo dell'intestino, ancora immaturo, del lattante.
È un alimento in grado da solo di soddisfare pienamente il fabbisogno del neonato durante i primi giorni di vita. Ha inoltre una funzione lassativa e favorisce l'espulsione del meconio (prime feci del neonato). Il colostro muta gradualmente verso la decima giornata in latte maturo.
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LA MONTATA LATTEA
Verso la terza-quarta giornata dal parto la produzione di latte comincia rapidamente ad aumentare, si ha la cosiddetta "montata lattea" che a volte è accompagnata da un aumento della temperatura del seno con seni turgidi e dolenti per la maggiore quantità di latte presente.
Cosa fare ? - offri spesso il seno al bambino - applicate impacchi caldo-umidi - eseguite un lieve massaggio per facilitare la fuoriuscita del latte - attaccate il bambino dopo aver svuotato un po' il seno - i disturbi della montata regrediscono entro le 24 ore successive.
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COME ALLATTARE
Per allattare con successo ed evitare possibili problemi di suzione, di produzione, di traumi ai capezzoli, di ingorghi e mastiti, è essenziale fin dalle prime poppate controllare e perfezionare il modo in cui il bambino si attacca al seno. La posizione della madre deve essere comoda e rilassata. Quale che sia la posizione che preferisci o che adotterai per quella poppata, è importante che il corpo del tuo bambino sia bene allineato, cioè con la testa in linea col bacino, così il piccolo non dovrà ruotare il capo per potersi attaccare al seno, sarete pancia a pancia.
Posizione seduta 1 Puoi anche stare seduta su una sedia, tenendo il bambino con tutte e due le mani, così da avere lo stomaco e il torace contro di te. Posizione in piedi Se il bambino è agitato prova ad allattare in piedi con il corpo del bambino sotto il braccio.
Posizione seduta 2 Lo stare seduta a terra poggiandosi ad una pila di cuscini aiuta a rilassarsi completamente. Le gambe incrociate creano una vera culla per il bambino. Posizione sdraiata Allattare stando straiata va benissimo per un pasto notturno e può essere anche più comodo se hai dei punti di sutura. Coricati sul fianco con il cuscino sotto la testa. Sdraia il bambino sul fianco.
Come attaccare il bambino al seno Sostenendo la mammella puoi invitare il bambino ad aprire bene la bocca: puoi toccare il suo labbro col capezzolo ed introdurlo quando il bambino avrà la bocca bene aperta. Il bambino deve avere tutto il capezzolo e parte della tua areola in bocca. A volte è necessario fare vari tentativi fino a che non vedrete che il bambino ha le labbra poggiate al seno come una ventosa. Quando il bambino sarà attaccato nel modo corretto succhierà velocemente, con piccole pause che aiutano il tuo riflesso di secrezione. Quando il flusso del latte si stabilizza anche la suzione diventa regolare e profonda: lo potrai sentire chiaramente deglutire.
Se il bambino è attaccato bene vedrai che:
" Il suo mento tocca la mammella. " La bocca è ben aperta. " Il labbro inferiore è rovesciato in fuori. " Le guance sono rotonde e piene. " Si vede più areola libera sopra la bocca del bambino che sotto.
Se il bambino non è attaccato in modo corretto:
" Il mento non tocca la mammella. " La bocca non è bene aperta. " Il labbro inferiore è rovesciato in dentro. " Le guance rientrano e formano due fossette durante la suzione. " Si vede più areola libera sotto la bocca del bambino che sopra.
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COME AUMENTA LA PRODUZIONE DI LATTE?
Alcuni consigli per aumentare la produzione di latte:
" Allatta quando il bambino ne ha bisogno, quindi segui l'allattamento "a richiesta" cioè senza seguire orari prestabiliti, la fame non rispetta orari. È probabile che il neonato faccia poppate brevi e frequenti, pian piano imparerà a distanziarle conquistando un ritmo più regolare.
" Bevi spesso, puoi bere anche tisane galattogene (anice, finocchio, cumino e galega).
" Lascia che il bambino decida la durata delle poppate, considera che ogni bambino ha il suo tempo e ritmo di suzione per cui può impiegare dai cinque ai quaranta minuti circa per svuotare il tuo seno.
" Non occorre pesarlo prima e dopo ogni poppata. La "doppia pesata" è solo fonte di stress.
" Riposa il più possibile, evita preoccupazioni e stress.
" Puoi allattare sempre anche se hai avuto un parto cesareo o prematuro.
" Difenditi dalle persone che mettono in dubbio le tue capacità.
" NON SCORAGGIARTI, il latte arriverà nella quantità che il bambino desidera nel giro di pochi giorni.
" Fidati delle tue capacità.
" Aggregati a mamme che allattano al seno e non isolarti ma telefona ed incontra chi ti può incoraggiare.
Per seguire l'andamento della crescita basterà pesarlo una volta a settimana. Inoltre la madre potrà constatare il benessere del bambino da altri indicatori:
" pannolini bagnati di pipì e la presenza delle sue feci, " il sonno tranquillo, " il colorito, " l'aspetto soddisfatto dopo la poppata, " la suzione accompagnata da frequenti deglutizioni.
Tutti questi fattori segnalano che il bambino si alimenta in modo adeguato.
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CURA DEL SENO PRIMA E DOPO IL PARTO
L'aspetto della cura del seno durante la gravidanza riguarda essenzialmente l'adozione di un reggiseno appropriato. Per una buona cura del tuo seno non occorre molto, è sufficiente la normale igiene quotidiana. Quindi lavare il seno in acqua tiepida e sapone neutro ed adottare un reggiseno comodo senza cuciture che appiattiscano il capezzolo. Non occorre disinfettare in quanto sull'areola sono presenti i tubercoli di Montgomery che secernono un fluido protettivo che pulisce ed idrata il capezzolo, rendendolo morbido e con un odore che piace al bambino. Per idratare ulteriormente il capezzolo puoi usare qualche goccia del tuo stesso latte da spremere alla fine della poppata oppure puoi applicare prodotti contenenti lanolina pura o anche dell'olio o crema di calendula.
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ALCUNI POSSIBILI PROBLEMI
Le prime settimane di allattamento, costituiscono il periodo di "rodaggio" per voi e per il bambino. Il più delle volte tutto procede bene ma in qualche caso possono sorgere dei problemi che minacciano di compromettere o di interrompere l'allattamento. La maggior parte di questi problemi si supera agevolmente e questo fa si che sia voi che il vostro bambino possiate continuare a godere dei benefici dell'allattamento.
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LE RAGADI
Il capezzolo dovrebbe essere sempre mantenuto morbido e asciutto per prevenire le fastidiose ragadi. Le ragadi sono delle piccole fessurazioni che si possono creare sul capezzolo e che danno dolore durante la suzione.
Cosa fare. o Posizionare bene il bambino al seno o Non usare coppette assorbilatte foderate di plastica perché trattengono umidità o Lasciare il più possibile i capezzoli scoperti o Alla fine della poppata applicare alcune gocce del tuo latte sul capezzolo o Applicare, se occorre, pomate adatte o Non scoraggiarti, le ragadi durano pochi giorni o Chiedi aiuto e sostegno agli operatori del servizio
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INGORGO
Si ha l'ingorgo mammario quando il seno è pienissimo, gonfio, caldo col capezzolo non più sporgente.
Cosa fare. o Allatta spesso, da entrambi i seni il più a lungo possibile. o Applica impacchi caldi sul seno per stimolare la fuoriuscita del latte, massaggiandolo verso il capezzolo. o Quando il capezzolo è più morbido se vuoi puoi estrarre un po' di latte, anche manualmente o È utile applicare al seno un cataplasma di argilla.
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OCCLUSIONE DEL DOTTO
Può verificarsi dopo un ingorgo oppure portando un reggiseno troppo stretto; si manifesta con una chiazza rossa sul seno.
Cosa fare. o Attacca spesso il bambino. o Applica al seno impacchi caldi o una borsa di acqua calda. o Applica al seno impacchi di argilla. o Utilizza reggiseni comodi.
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MASTITE
È un'infezione da stafilococco con febbre alta, rossore, gonfiore e dolore al seno.
Cosa fare. o Riposo. o Applica impacchi al seno di acqua e sale. o Possibilmente mantieni svuotato il seno continuando ad allattare. o Se l'infezione è grave, puoi allattare il bambino col seno sano e togliere il latte dall'altro seno col tiralatte o manualmente. o Consultare il medico per l'eventuale prescrizione di antibiotici specifici.
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SCARSITÀ DI LATTE
Cosa fare. o Attacca spesso il bimbo al seno (almeno otto volte al giorno). o Riposa e rilassati. o Bevi e mangia adeguatamente. o Circondati di persone che ti incoraggino e che ti trasmettano fiducia. o Visualizza il seno pieno di latte, fontane di latte. o Chiedi consiglio alle Ostetriche del Consultorio Familiare della tua zona.
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SOSTEGNO ALLA MAMMA CHE ALLATTA
La nascita di un bambino porta con se grandi cambiamenti e costituisce un periodo critico di adattamento, nel quale i neo genitori si trovano a confrontarsi con i nuovi ruoli, con la relazione con il bambino appena nato e con l'organizzazione dell'attività quotidiana. La donna anche fisicamente ha bisogno di recuperare la fatica dei cambiamenti avvenuti in pochissimi giorni ed è importante che al suo ritorno a casa abbia la possibilità di riposare e di poter stare col proprio bambino ed il proprio partner. Per questo sarà importante "regolarizzare" le visite di parenti ed amici, organizzare un aiuto pratico per i lavori domestici, ma soprattutto la donna avrà bisogno di sentire intorno a sè persone che hanno fiducia nelle sue capacità. Avrà bisogno di affetto, presenza e sostegno in modo che si senta "nutrita" così come lei sostiene e nutre affettuosamente il proprio bambino. Ricordiamo infine che la donna potrà rivolgersi al Consultorio Familiare di appartenenza per qualsiasi necessità e sostegno. Nel Consultorio sono presenti diverse figure professionali quali Ostetriche, Ginecologi, Psicologi, Pediatri, Infermieri Professionali, che possono accogliere la richiesta di aiuto e rispondere ognuno con la propria specificità. Inoltre sempre all'interno del servizio è presente uno "Spazio Famiglia" in cui la neo famiglia potrà riunirsi e confrontarsi con altri genitori supportati dalle diverse figure professionali.
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BANCA DEL LATTE UMANO
Dal 1989 presso il Servizio di Dietologia Clinica dell'Ospedale Pediatrico "Bambino Gesù" a Roma, è attiva una banca di latte umano che permette di fornire latte di donna a quei bambini per i quali è un alimento indispensabile e terapeutico (malnutrizione, grave immaturità, malformazioni intestinali, severe allergie alimentari, AIDS). Inoltre è attivo un servizio completamente gratuito di "Pony Express" per il prelievo del latte di donna al domicilio delle mamme donatrici e portarlo alla banca del latte, dove viene controllato, pastorizzato e distribuito poi ai bambini che ne hanno bisogno. Informazioni si possono chiedere al Lactarium del Servizio di Dietologia Clinica dell'Ospedale Pediatrico "Bambino Gesù" ai numeri 06 685 922 46 e 06 685 923 01, dalle ore 7:30 alle 13:30. Indirizzo di posta elettronica:
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ALLATTAMENTO ARTIFICIALE
Abbiamo fin qui sottolineato che, senza ombra di dubbio, l'alimento ideale per un neonato è il latte materno; tuttavia possono insorgere situazioni tali da rendere seriamente difficile l'allattamento al seno, quali gravi patologie materne, problemi di lavoro ecc. Se si sceglie l'allattamento artificiale la cosa più importante è offrire al bambino le stesse attenzioni, lo stesso affetto, lo stesso caldo abbraccio offerti da chi sceglie l'allattamento materno. Con l'allattamento artificiale anche altre persone possono allattare e spesso il padre svolge questo compito, anche per stare più a contatto col bambino. Se non ci sono impedimenti oggettivi, ricordate però che la mamma è il suo riferimento principale e che il papà ha molti altri momenti per stare vicino al suo bambino e in ogni caso non lasciate che il biberon venga dato da troppe persone diverse.
Cosa è il latte artificiale
Normalmente il latte artificiale è disponibile in polvere ed è composto da latte vaccino modificato in modo tale da avvicinarsi il più possibile al latte umano.
Esistono diversi tipi di latte artificiale a seconda del tipo di formulazione utilizzata per "umanizzare" il latte.
Cosa serve
Almeno un paio di biberon, preferibilmente di vetro infrangibile, con l'apertura ampia in modo da facilitarne la pulizia.
Se scegli di preparare il latte per l'intera giornata ti serviranno circa 8 biberon, prepara il latte, agitalo e mettilo in frigorifero.
Esistono in commercio tettarelle di forma e materiali diversi, sono gia' forate e scegli quelle col foro ne' troppo grande, l'eccessivo flusso di latte rischia di creare problemi al bambino, ne' troppo piccolo, il bambino si innervosisce a causa della scarsita' di latte succhiato. Controlla il flusso mettendo il biberon in posizione verticale e leggermente obliquo.
Uno spazzolino per la pulizia del biberon e un altro spazzolino piu' piccolo per la tettarella.
Un piccolo imbuto ed un misurino.
Precauzioni
Il biberon e la tettarella vanno prima lavati accuratamente, immersi in una pentola piena d'acqua e fatti bollire per 15-20 minuti.
Prima di darlo al bambino, il latte va scaldato. Se il biberon è in frigo, toglierlo almeno mezz'ora prima della poppata per portarlo a temperatura ambiente.
Si può scaldare il latte mettendo il biberon a bagnomaria oppure sotto l'acqua calda o ancora utilizzare uno scalda-biberon. Controlla la temperatura del latte facendo cadere un paio di gocce di latte sulla parte interna del polso.
Controlla sempre che la tettarella sia ben avvitata al biberon e che il latte esca con la giusta velocità. Ricorda che il latte scaldato deve essere consumato in poco tempo e non lasciato pronto per ore, inoltre quello avanzato va buttato sempre.
Cambia la tettarella almeno una volta al mese
Generalmente i bambini allattati artificialmente fanno 5 o 6 poppate ad intervalli abbastanza regolari ma questa è solo una indicazione, si deve essere flessibili e pazienti.
I DIECI PUNTI PER UN EFFICACE ALLATTAMENTO AL SENO
(Adattati per le mamme dalla Dichiarazione congiunta OMS-UNICEF, 1989)
1. Informati se presso l'Ospedale, il Consultorio e l'Ambulatorio del Pediatra di Base cui intendi rivolgerti esiste un protocollo scritto per l'allattamento al seno che tutto il personale sanitario conosce (*)
2. Informati se tutto il personale sanitario sta attuando questo protocollo (*)
3. Chiedi di essere informata già durante la gravidanza dei vantaggi e delle modalità dell'allattamento al seno
4. Chiedi di cominciare ad allattare già mezz'ora dopo la nascita
5. Chiedi che ti venga mostrato come allattare e come continuare a farlo anche nel caso tu venga separata dal bambino
6. Non somministrare al neonato alcun cibo o bevanda che non sia latte materno, a meno che non vi sia una prescrizione medica in senso contrario
7. Chiedi di sistemare il neonato nella tua stessa stanza, in modo da trascorrere insieme 24 ore su 24 (*)
8. Cerca di allattare a richiesta (senza rigidità negli orari e nella durata)
9. Non dare tettarelle artificiali ai neonati durante il periodo dell'allattamento
10. Frequenta gruppi di sostegno all'allattamento al seno dopo la dimissione dall'Ospedale o dalla Clinica
(*) Nella scelta dell'Ospedale dove partorire, tieni conto del fatto che siano garantiti questi punti
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NON È VERO CHE...
Le donne miopi non possono allattare I capezzoli rientrati impediscono l'allattamento Il latte materno può essere poco nutriente, troppo pesante o poco digeribile Il latte viene solo ad alcune donne più fortunate Bere birra fa bene Il bambino è infastidito dal sapore del latte quando la mamma ha mangiato cibi con gusto forte, come cipolle o aglio Con il cesareo non si può allattare Il latte diventa cattivo se la mamma si arrabbia
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BIBLIOGRAFIA
Kitzinger S. Nutrilo al tuo seno Arnoldo Mondatori, 1989
Messenger M. Ritorno al seno Manuali Longanesi & C.
La Leche League International L'arte dell'allattamento materno Leche League, 1990
Giacchini A.M., Ingegno A., Prosperi Porta R., Scalisi R. Quando vola la cicogna F.Angeli, 1994
Nava L. Alimentazione in gravidanza RED Edizioni, 1984
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