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Ansia: nuove possibilità di cura |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Mercoledì 07 Agosto 2013 16:24 |
Depressione e ansia in molti casi coesistono (chi soffre di depressione può avere degli attacchi di ansia e viceversa), esistono già dei rimedi, ma una nuova generazione di farmaci ansiolitici promette di curare questi disturbi senza effetti collaterali.
Uno studio americano, condotto per ora solo sugli animali, ha individuato negli inibitori dell’enzima Cox-2 la possibilità di alleviare i sintomi dell'ansia. La ricerca potrebbe aprire le porte ad una nuova generazione di farmaci ansiolitici privi di effetti collaterali.
La ricerca è stata pubblicata su "Nature Neuroscience" e indica gli inibitori chimicamente modificati dell’enzima Cox-2 come in grado di alleviare nei topi i sintomi e i comportamenti tipicamente ansiosi. L'idea di base dello studio è che il corpo umano sia in grado di produrre sostanze chimiche che hanno gli stessi effetti dei principi attivi di alcuni farmaci (gli endocannabinoidi con i relativi ricettori, attivabili così come quando si immette nell’organismo il principio attivo contenuto nella marijuana).
Gli scienziati hanno sviluppato inibitori substrato selettivi in grado di aumentare i livelli degli endocannabinoidi senza bloccare la produzione di prostaglandine.
La ricerca è stata condotta su modello animale dai ricercatori del Vanderbilt University Medical Center e potrebbe rappresentare l’inizio di un nuovo approccio per il trattamento dei disturbi dell’umore e dell’ansia. Questo in considerazione del fatto che nel momento in cui gli effetti osservati sui topi possano, allo stesso modo, essere attivi negli uomini senza effetti collaterali.
Daniel J Hermanson, primo autore dello studio, spiega che sono milioni le persone che hanno attacchi di ansia e, per risolvere il problema, spesso si fa ricorso ai farmaci ansiolitici. L'esperto evidenzia che questo tipo di farmaci ha molti effetti collaterali: problemi gastrointestinali, assuefazione etc.
Secondo gli autori, lo studio potrebbe portare ad una nuova generazione di farmaci, come sottolinea Lawrence Marnett, autore senior dello studio.
Gli scienziati ritengono che questi non avranno gli effetti collaterali gastrointestinali e cardiovascolari che forse causano altri FANS.
Essi pensavamo di sapere tutto quello che c’era da sapere sugli inibitori della COX-2 fino a circa cinque anni fa, quando hanno scoperto l’inibizione selettiva del substrato.
Questo nuovo approccio potrebbe poi essere utile anche nella terapia del dolore (approccio terapeutico e scientifico al trattamento del dolore), nella cura di alcuni disturbi del movimento e nella prevenzione del cancro al colon.
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