Scritto da Angela Messina
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Venerdì 07 Ottobre 2011 14:48 |
Una delle cause di morte in gravidanza è l'ipertensione, un dato preoccupante se si considera che il 20 per cento dei decessi totali che avvengono durante la gravidanza è dovuto proprio all’ ipertensione, meglio nota come gestosi o preeclampsia, dovuta in parte al costante innalzamento dell’età materna specialmente nelle donne al primo figlio. Individuare la gestosi in modo precoce è fondamentale per salvaguardare la salute della mamme e del feto: le problematiche e i rischi legati all’ipertensione in gravidanza sono oggetto di discussione del Congresso della Isshp (International Society for the study of Hypertension in Pregnancy), che per la prima volta è in corso in Italia.
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Ultimo aggiornamento Venerdì 07 Ottobre 2011 13:49 |
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Scritto da Giorgia Marchesi
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Mercoledì 05 Ottobre 2011 15:46 |
Mangiare bene in gravidanza è molto importante per il benessere della mamma e del bambino, ancor di più alla luce dei nuovi studi che evidenziano come mangiare in modo equilibrato durante i nove mesi riduce il rischio che il neonato venga la mondo con difetti di nascita, dal labbro leporino alla spina bifida. I ricercatori dell’Università di Stanford in California (Usa), coordinati dalla dottoressa Suzan L. Carmichael, hanno condotto uno studio in cui sono stati analizzati i dati relativi al National Birth Defects Prevention Study con lo scopo di valutare se una più alta qualità della dieta seguita dalla donna immediatamente prima e durante la gravidanza potesse essere associata a un ridotto rischio di difetti alla nascita. I risultati dello studio sono poi stati pubblicati sulla versione online dell’Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine. Qui, i ricercatori, suggeriscono che seguire una dieta sana che includa una buona fonte di fibre e sia povera di grassi possa ridurre il rischio di difetti alla nascita. Gli studiosi hanno scoperto l’esistenza di questa correlazione analizzando oltre 10.000 madri, una parte delle quali aveva dato alla luce figli sani, mentre le restanti avevano partorito bambini con con i difetti elencati.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 05 Ottobre 2011 14:47 |
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Scritto da Angela Messina
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Mercoledì 05 Ottobre 2011 15:00 |
Solo pochi giorni fa vi abbiamo raccontato la storia Alberta, che è incinta dopo aver sconfitto un cancro al seno. Oggi vi raccontiamo un'altra storia a lieto fine, quella di Alessandra, che grazie a suo coraggio e alla sua tenacia, oggi è in dolce attesa dopo aver sconfitto una forma di talassemia. Alessandra, una torinese di 28 anni era talassemica dalla nascita e a 20 anni le hanno prelevato e congelato due frammenti di ovaie prima di sottoporla a un regime intensivo di chemioterapia che l'ha resa sterile. Un trattamento, questo, preliminare al trapianto di midollo eseguito al centro onco-ematologico del Regina Margherita, estrema terapia che l'aveva salvata da una forma grave forma di talassemia major che non rispondeva più alle terapie tradizionali e che l'avrebbe condannata. Dopo otto anni, nonostante la chemioterapia ne avesse compromesso la capacità riproduttiva, i medici l'hanno di nuovo resa fertile, reimpiantandole i frammenti di ovaie conservati per tutto quel tempo nel congelatore. Quei due lembi di ovaio contenevano moltissimi follicoli, cioè potenziali ovociti, che si sono risvegliati, consentendole di poter restare incinta. Oggi Alessandra è al quarto mese di gravidanza e il suo caso è presentato in tutti i convegni nazionali sulla fecondazione artificiale perché ha solo 14 precedenti nel mondo.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 05 Ottobre 2011 14:47 |
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Scritto da Angela Messina
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Venerdì 30 Settembre 2011 14:37 |
Nausea e vomito sono fastidiosi malesseri che colpiscono 8 donne su 10 nei primi mesi di gravidanza: sono disturbi non gravi ma che provano fisicamente ed emotivamente le future mamme. La maggior parte delle gestanti inizia a soffrirne entro 4 settimane dal concepimento e si attenua o scompare dopo il terzo mese di gravidanza nel 60% dei casi. Ma nel restante 40% si può prolungare per mesi, talvolta fino alla vigilia del parto. Questo è il caso di una mamma inglese, Denise Soden, che, al terzo figlio continuava a soffrire di terribili nausee con conseguente disidratazione. La donna trovava sollievo solo mangiando ghiaccio e ha aggiunto a questo degli ingredienti naturali per renderne il gusto più gradevole. Così sono nati i Lillipops, piccoli ghiaccioli adatti a migliorare i sintomi e l’idratazione in maniera semplice e gradevole: oltre a reidratare, contrastano la secchezza della bocca, la comparsa di ulcerazioni del cavo orale e il bruciore di stomaco.
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Ultimo aggiornamento Venerdì 30 Settembre 2011 13:38 |
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Scritto da Angela Messina
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Mercoledì 28 Settembre 2011 14:55 |
La storia di Alberta è quella di una donna che non si arrende e che oggi, dopo tre anni, ha sconfitto il cancro e fra pochi mesi diventerà mamma. Alberta, che abita nel Bolognese, nel 2008 scoprì di avere un tumore al seno e iniziò una chemioterapia, ma consapevole che probabilmente sarebbe diventata sterile, non ha voluto rinunciare al sogno di diventare madre e ha congelato i suoi ovuli prima di iniziare la terpaia e oggi, grazie alla fecondazione assistita, è incinta di tre mesi. La sua storia Alberta la racconta con parole semplici, brevemente, e lanciando un messaggio di speranza a tutte le donne che, come lei, si trovano all'improvviso a dover combattere con un male che può negare loro il desiderio della maternità. Ad assisterla e a seguirne la gravidanza è Eleonora Porcu, responsabile del centro per l’infertilità e la proceazione medicalmente assistita del policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Alberta è la prima donna in Italia che dopo una chemioterapia antitumorale riesce a concepire un figlio grazie alla tecnica del congelamento degli ovuli.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 28 Settembre 2011 13:54 |
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Scritto da Angela Messina
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Mercoledì 21 Settembre 2011 15:00 |
Durante la gravidanza le future mamme stanno molto attente a ciò che mangiano, sia per il benessere della mamma che del bambino. L'assunzione di latte fa sicuramente bene al piccolo così come mangiare yogurt fa sicuramente bene, vista la presenza di fermenti lattici, è importante però sottolineare che assumere yogurt a basso contenuto di grassi potrebbe predisporre ad un maggior rischio di asma e allergie nel piccolo. Questa è la conclusione a cui sono arrivati alcuni ricercatori dell'Università di Harvard coordinati da Ekaterina Maslova. I risultati dello studio sono stati presentati in occasione del congresso della Società europea di medicina del respiro (European Respiratory Society) (Amsterdam, Settembre 2011). Gli scienziati di Harvard hanno messo sotto processo gli alimenti con caseina, considerata responsabile di malattie allergiche dei neonati. A tale scopo, sono state osservate madri incinte che consumavano latte o yogurt magro: poi, dopo il parto, si è analizzato lo stato di salute dei figli. I risultati hanno evidenziato che latte o latticini, consumati nei 9 mesi, non danneggiavano il sistema immunitario della prole, anzi in alcuni caso la potenziavano; al contrario, il consumo di yogurt magro alla frutta aveva effetti negativi. In dettaglio, le volontarie che avevano mangiato yogurt magro alla frutta una volta al giorno durante la gestazione avevano figli con un rischio più alto (1,6 volte in più) di asma intorno ai 7 anni.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 21 Settembre 2011 14:00 |
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