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Scritto da Eva Forte
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Mercoledì 27 Aprile 2011 08:29 |
Uno dei principali fastidi e problemi che riscontra la donna durante la gestazione è proprio la stitichezza. Vi proponiamo un recente studio clinico condotto da AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) su un campione di donne incinte che dimostra come Kellogg’s All-Bran aiutia la regolarità delle donne in gravidanza. Infatti, grazie all’elevato contenuto di pura fibra di frumento, i bastoncini Kellogg’s All-Bran rappresentano un prezioso alleato per aiutare a ritrovare la regolarità delle donne durante il periodo della gravidanza. Questo è quanto emerge dallo studio clinico condotto da AOGOI in collaborazione con Kellogg’s All-Bran su un campione di 120 donne in “dolce attesa” che hanno inserito all’interno della loro dieta giornaliera i bastoncini All-Bran per un periodo di 4 settimane. Abbinato ad una moderata attività fisica, ad una corretta alimentazione e all’assunzione di almeno due litri di acqua al giorno, il consumo dei bastoncini All-Bran contribuisce a ridurre i fastidi dovuti all’irregolarità che spesso compaiono sin dal secondo mese di gravidanza, garantendo all’organismo il giusto di apporto di ferro e di folacina, elementi indispensabili durante la gestazione.
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Ultimo aggiornamento Martedì 26 Aprile 2011 15:59 |
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Scritto da Angela Messina
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Martedì 26 Aprile 2011 11:14 |
Una giovane donna di 23 anni, incinta all’ ottavo mese di due gemelli, è morta dopo il ricovero per un ascesso a una gamba: a nulla sono serviti i tentativi dei medici di far venire alla luce i bambini che la madre portava in grembo. La giovane madre era stata colpita nei giorni precedenti alla Pasqua da un ascesso alla gamba destra, all'altezza della zona inguinale. Il medico le aveva assegnato una terapia ma, il giorno di Pasqua la ventitreenne era stata colta da malore; il ginecologo della donna le aveva consigliato il ricovero in ospedale. Da Angri dove la giovane viveva con il marito, si era recata a Scafati, dove i medici sono intervenuti chirurgicamente, rimuovendo l’ascesso. Il problema sembrava risolto ma, nella notte di Pasqua la donna è stata colpita da una grave crisi respiratoria. Le sue condizioni sono apparse gravi, tanto che i medici hanno cercato di salvare almeno i bimbi che la donna portava in grembo ma, era ormai troppo tardi.
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Ultimo aggiornamento Martedì 26 Aprile 2011 10:16 |
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Scritto da Martina Paolucci
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Venerdì 22 Aprile 2011 18:58 |
Non è una novità che il tipo di vita che la mamma sceglie influisca sul bambino che darà alla luce. Abbiamo già parlato tempo fa di come un' esposizione agli inquinanti possa comportare disturbi comportamentali nei bambini; inoltre, è noto come una dieta non equilibrata osservata dalla madre possa essere causa dell'obesità del neonato. Oggi, gli ultimi studi svolti dalla Berkeley School of Public Health della University of California, dal Columbia Center for Children's Environmental Health della Mailman School of Public Health e dal Mount Sinai Medical Center fanno notare come anche l 'esposizione a pesticidi possa essere dannosa molto più per il bambino che non per la mamma. La famiglia di pesticidi sotto accusa è quella degli organofosfati, che a detta dei ricercatori americani, sarebbe responsabile di un calo del quoziente intellettivo del bambino e della memoria nel lavoro.
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Ultimo aggiornamento Venerdì 22 Aprile 2011 18:05 |
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Scritto da Angela Messina
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Mercoledì 20 Aprile 2011 14:10 |
La dieta in gravidanza è piuttosto importante, perché ciò che mangia la madre, ha effetti sul nascituro e sulla sua salute. Come in ogni patologia, purtroppo, i rischi collegati ai chili di troppo sono parecchi e la loro gravità aumenta se a soffrirne sono i più piccoli. Quello dell’obesità infantile è un fenomeno cresciuto velocemente negli ultimi decenni e non è limitato solo al nostro paese; anche in altre zone d’Europa e in America le statistiche mostrano un aumento del numero di bambini con problemi di peso. La percentuale italiana di piccoli in sovrappeso si aggira attorno al 20% e quella per l’obesità è del 4% circa. Un’indagine condotta dal Ministero della Salute ha rilevato che nelle famiglie in cui almeno uno dei genitori è soprappeso oppure obeso, ci sono maggiori probabilità che anche i più piccoli abbiano qualche problema. Tra le principali cause dell’ obesità infantile, infatti, ci sono alcune cattive abitudini che inevitabilmente vengono trasmesse proprio dalle famiglie. Vita sedentaria ed alimentazione non regolare sono tra i principali fattori di rischio.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 20 Aprile 2011 13:30 |
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Scritto da Giorgia Marchesi
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Giovedì 14 Aprile 2011 15:13 |
Le donne in gravidanza che vivono in città e che dunque sono quotidianamente esposte agli agenti inquinanti devono prestare ancora particolare attenzione all’aria respirata per non compromettere la gestazione o la salute del bambino. Uno studio del Columbia Center for Children’s Environmental Health (CCCEH) e dall’Institute of Cancer Research in Inghilterra pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives sostiene che l’inquinamento cittadino aumenta il rischio di mettere al mondo bambini con problemi comportamentali. Analizzando 215 bambini, monitorati dalla nascita, i ricercatori hanno individuato una correlazione tra alti livelli di un marker legato all’esposizione a inquinanti nel sangue del cordone e l’alta probabilità di riportare sintomi di problemi di attenzione, ansia, depressione all’età di 5-7 anni.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 14 Aprile 2011 14:14 |
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Scritto da Maria Ida Longo
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Martedì 12 Aprile 2011 15:19 |
La gravidanza porta la donna ad avere tantissime preoccupazioni, ansie e paure ma queste raddoppiano se la futura mamma è una lavoratrice: quindi doppio carico di stress, non solo per lei ma anche per i suoi colleghi che in assenza della futura mamma devono affrontare il problema della non sostituzione e quindi vedono la loro mole di lavoro raddoppiata. Si chiama sindrome da "stress lavoro-correlato" e colpisce un lavoratore su quattro, soprattutto le donne in maternità: i problemi che la scatenano sono tanti, ma soprattutto c'è la preoccupazione della ricollocazione dopo il parto e le possibili tensioni legate all'aggravio di lavoro.
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Ultimo aggiornamento Martedì 12 Aprile 2011 14:19 |
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Scritto da Eva Forte
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Mercoledì 06 Aprile 2011 14:08 |
I ginecologi prestano moltissima attenzione al peso della gestante e all'aumento ponderale durante i nove mesi della gravidanza. La futura mamma, infatti, non deve aumentare troppo e prendere eccessivi chili che possono gravare sulle proprie condizioni e sullo sviluppo del bambino. Ma se già si arriva in eccessivo sovrappeso al fatidico test positivo?
L'ideale, in caso di desiderio di maternità, sarebbe proprio dimagrire prima ancora di cominciare la ricerca del bebè, perché l'obesità nella gestante aumenta notevolmente il rischio di mortalità fetale e infantile, quasi a raddoppiare i casi che avvengono in caso di normopeso. A dimostrazione di questo, uno studio realizzato dall’equipe di Ruth Bell della Newcastle University in Gran Bretagna, con un'analisi su ben 40.932 gravidanze svolta in due anni. Attenzione però, se si arriva in sovrappeso bisognerà avere una corretta alimentazione, e deve essere bandita ogni dieta dimagrante durante i 9 mesi.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Aprile 2011 14:24 |
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