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Scritto da Maria Ida Longo
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Giovedì 05 Maggio 2011 12:35 |
Si avvicina la bella stagione e moltissimi italiani iniziano a pensare alla tintarella, ma a quanto pare dimenticano di essere prudenti , quind, non usano le creme solari o le usano pochissimo e spesso con un inadeguato fattore di protezione: questo comportamento porta ogni anno un aumento dei casi di melanoma, ovvero un tumore alla pelle dovuto ad un eccessiva esposizione al sole e ai raggi ultravioletti (UV) dannosi per l'epidermide. Secondo l'AIRTUM 2009 (Associazione Italiana Registro Tumori), ogni anno, in Italia si registrano 14,3 nuovi casi di melanoma ogni 100.000 uomini, 13,6 casi ogni 100.000 donne e secondo i dati ISTAT del 2006, sono stati 943 i decessi all'anno nella popolazione maschile e 635 in quella femminile.
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Scritto da Martina Paolucci
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Giovedì 05 Maggio 2011 09:10 |
Dopo la notizia che l 'infarto sarebbe più o meno dannoso a seconda del momento della giornata in cui si manifesta, arriva un'altra scoperta che dimostra l'importanza dell'orario nella reazione dell'organismo alla nostre azioni. In particolare, dall'Università di Gerusalemme, il porfessor Zecharia Madar annuncia che l'assunzione di carboidrati a cena potrebbe essere significativa nelle diete dimagranti. Lo studio, pubblicato online da "Obesity", potrebbe essere la nuova scoperta nella giungla di teorie riguardanti le diete e i programmi di dimagrimento. A Gerusalemme hanno raccolto dati su un totale di 78 persone tra donne e uomini, tutti obesi, sottoponendoli a terapie apparentemente uguali, ad esclusione di un piccolo particolare: il momento della giornata per assumere i carboidrati.
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Scritto da Maria Ida Longo
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Mercoledì 04 Maggio 2011 17:39 |
Un gruppo di ricercatori della Johns Hopkins University in uno studio su alcune cavie, pubblicato sulla rivista "Cell Metabolism" mette in luce che spegnendo l'espressione di una proteina nel cervello, neuropeptide Y (NYP) già nota per stimolare l'appetito (ma anche per regolare la temperatura corporea, bilancio idrico e la pressione sanguigna,) è possibile trasformare il grasso "cattivo" in quello "buono". Riuscendo a fare questa complessa operazione, ancora sul piano sperimentale, si potrà quindi combattere l'obesità: gli scienziati spiegano che ci sono due tipi di grasso, quello bianco, il grasso cattivo, ovvero quello che spesso si accumula nell'addome e in altre parti corporee e immagazzina le calorie di troppo, questo tipo di adipe contiene una singola grande goccia di lipidi, ovvero colesterolo e trigliceridi.
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Scritto da Martina Paolucci
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Mercoledì 04 Maggio 2011 10:00 |
Il buongiorno si vede dal mattino. Soprattutto se è al mattino che un infarto colpisce il cuore. A spiegare quest'affermazione giunge una ricerca dalla Spagna secondo cui la dimensione e la gravità delle conseguenze dovute ad un infarto al miocardio sono legate al momento della giornata nella quale si manifestano. La ricerca proviene dalla collaborazione tra l'Ospedale Clinico San Carlos e il Centro Nacional de Investigaciones Cardiovasculares Carlos III (CNIC) di Madrid. I ricercatori sono partiti dall'assunzione che nei roditori i ritmi circadiani (i cicli giornalieri dei processi fisiologici degli esseri viventi) influenzano la dimensione dell'infarto. Consci dell'importanza della scoperta si sono applicati allo studio dei casi umani, ricercando nel confronto eventuali corrispondenze. E i risultati non li hanno smentiti: nell'uomo gli infarti non comportano lo stesso numero di danni all'organismo in tutti i momenti della giornata .
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Scritto da Martina Paolucci
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Mercoledì 04 Maggio 2011 09:00 |
In occasione della Giornata Mondiale dell'Asma che si è celebrata ieri, l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma ha annunciato l'avvio del progetto di ricerca a sostegno dei malati d'asma: un naso elettronico in grado di raccogliere, analizzare e disegnare una mappa delle molecole contenute nel respiro dei pazienti, nella speranza (e anche un po' di convinzione) che questo possa portare in futuro a terapie maggiormente personalizzabili e quindi più efficaci. Il progetto coordinato dal professor Paolo Montuschi dell'Unità Operativa di Farmacologia dell'Università Cattolica, si inserisce all'interno di un progetto più ampio denominato U-Biopred, un progetto europeo che vede coinvolti 20 centri europei di ricerca (per l'Italia l'Università Cattolica e l'Università di Catania), 10 industrie farmaceutiche, 6 organizzazioni dei pazienti tra cui anche la Liaf-Onlus, Lega Italiana Antifumo, 3 piccole-medie imprese e una multinazionale non farmaceutica. Il consorzio U-Biopred ha vinto nell'edizione 2008 il premio Innovative Medicine Initiative (Imi) con il progetto "Comprensione dell'asma grave" all'interno del quale è inserita la ricerca sul naso elettronico.
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