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La pasta a cena aiuta a dimagrire |
Benessere - Articoli |
Scritto da Martina Paolucci Giovedì 05 Maggio 2011 09:10 |
Dopo la notizia che l'infarto sarebbe più o meno dannoso a seconda del momento della giornata in cui si manifesta, arriva un'altra scoperta che dimostra l'importanza dell'orario nella reazione dell'organismo alla nostre azioni. In particolare, dall'Università di Gerusalemme, il porfessor Zecharia Madar annuncia che l'assunzione di carboidrati a cena potrebbe essere significativa nelle diete dimagranti.
Lo studio, pubblicato online da "Obesity", potrebbe essere la nuova scoperta nella giungla di teorie riguardanti le diete e i programmi di dimagrimento. A Gerusalemme hanno raccolto dati su un totale di 78 persone tra donne e uomini, tutti obesi, sottoponendoli a terapie apparentemente uguali, ad esclusione di un piccolo particolare: il momento della giornata per assumere i carboidrati. Gli studiosi hanno suddiviso i 78 volontari in due gruppi, prescrivendo loro una dieta ipocalorica semestrale, di 1300-1500 kcal giornaliere, di cui un 20% di proteine, un 30-35% di grassi e un 45-50% di carboidrati. L'unica differenza tra le diete dei due gruppi rimaneva il diverso ordine di assunzione dei carboidrati, sotto forma di pane, pasta, patate, yogurt e alcuni biscotti. Al primo gruppo questi alimenti venivano indicati per il pasto serale, mentre al secondo gruppo venivano distribuiti durante l'arco di tutta la giornata. Il risultato ottenuto è stato sorpendente: il primo gruppo ha riportato dopo i 6 mesi di terapia un dimagrimento maggiore, con una perdita di peso media di 11,6 kg, contro i 9 kg del secondo gruppo. Inoltre, negli appartenenti al primo gruppo è stato possibile rilevare una diminuzione maggiore della circonferenza addominale e della massa grassa, oltre ad analisi migliori riguardo glucosio e colesterolo presente nel sangue e un attenuato senso di fame rispetto ai compagni dell'altro gruppo. Questo perchè il momento della giornata i cui vengono assunti i carboidrati andrebbe a modificare favorevolmente la secrezione di due ormoni, leptina e adiponectina: il primo è il cosiddetto "ormone della sazietà", il secondo è il responsabile dei livelli di glucosio e di colesterolo nel sangue. Gabriele Riccardi, presidente della Società Italiana di Diabetologia, commenta la ricerca spiegando che la scelta di assumere carboidrati la sera può rivelarsi una scelta intelligente perchè gli zuccheri, durante il riposo, vengono immagazzinati e trasformati in glucosio per essere rilasciati al risveglio e per tutta la giornata, con una conseguente condizione fisica migliore soprattutto per chi va a praticare attività fisica. Inoltre, se la scelta dei prodotti ricade su alimenti ricchi di fibra si possono ottenere miglioramenti del metabolismo e la sazietà viene avvertita più a lungo. |
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