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Scritto da Martina Paolucci
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Martedì 24 Maggio 2011 11:00 |
Chi sostiene che ogni parte del nostro corpo vive solo per se stessa e non influenza il funzionamento delle altre sbaglia di grosso. A darne ulteriore dimostrazione, oggi arriva uno studio effettuato dai ricercatori della Louisiana State University Health Sciences Center di Shreveport, negli Stati Uniti, che hanno presentato i propri lavori durante la 111° Assemblea generale della Società Americana di Microbiologia. Il team, guidato da Traci Testerman, sostiene che vi sia un collegamento tra la presenza nello stomaco dell 'Helicobacter Pylori, il batterio responsabile dell'ulcera, e l'insorgenza del morbo di Parkinson. Una possibile correlazione tra il batterio e la malattia degenerativa era già stata intuita negli anni Sessanta, ancora prima che la presenza dell'Helicobacter Pylori fosse collegata allo sviluppo dell'ulcera. L'esperimento dei ricercatori americani è stato condotto su cavie da laboratorio appositamente infettati dal batterio. Dalla monitoraggio della loro crescita gli studiosi hanno potuto trarre importanti conclusioni.
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Scritto da Martina Paolucci
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Lunedì 23 Maggio 2011 08:00 |
Niente più antidolorifici, a diminuire il dolore ci pensano le braccia. In che modo? Semplicemente incrociandole al petto, proprio come quando si è arrabbiati o si vuol dimostrare la fermezza della propria posizione. Lo studio, svolto dai ricercatori dell'Università degli Studi Milano-Bicocca e dell'University College di Londra, pubblicato sulla rivista Pain, rivelano come questo semplice gesto può diminuire la percezione del dolore.La ricerca è stata effettuata su venti volontari ai quali sono stati provocati dolori, con l'intenzione di misurarne l'intensità percepita. I risultati dicono che con le braccia incorciate gli stimoli dolorosi percepiti sono meno intensi, probabilmente a causa di una difficoltà del cervello a localizzare la provenienza del dolore.
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Scritto da Angela Messina
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Venerdì 20 Maggio 2011 18:36 |
Non è un miracolo ma frutto della ricerca se oggi un uomo, paraplegico in seguito ad un incidente d'auto, ha ripreso a muovere i piedi, le anche, le ginocchia e a muovere alcuni passi, grazie all' elettrostimolazione del midollo spinale. La storia di Rob Summers, giovane promessa del baseball (nel 2006 vinse con l'Oregon le College World series), è raccontata oggi dalla prestigiosa rivista Lancet. Summers venne investito da un'auto e riportò una frattura della spina dorsale che gli causò la paralisi del corpo dal torace in giù, interrompendo il flusso degli impulsi motori inviati dal cervello. I medici hanno sperimentato su di lui una nuova tecnica, impiantandogli nella schiena per via chirurgica un sistema di 16 elettrodi attraverso i quali vengono praticate delle stimolazioni della colonna vertebrale. Costretto su una sedia a rotelle per quasi cinque anni, progressivamente Rob è stato rieducato, prima a stare in piedi con un sostegno, poi a effettuare i primi movimenti con le gambe e ora per brevi periodi riesce a muovere qualche passo, oltre ad aver recuperato parzialmente la funzionalità dell'organo sessuale.
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Scritto da Martina Paolucci
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Venerdì 20 Maggio 2011 10:15 |
Si chiama Acamprosato, ed è in circolazione già da 20 anni in 40 diversi paesi. Oggi, nel 2011, anche in Italia viene messo a disposizione di chi dipende dall'alcol, a spese del Servizio Sanitario Nazionale. Nel nostro paese ne soffrono un milione e mezzo di persone, di cui solo 100mila si sono sottoposte a trattamenti terapeutici per stroncare la dipendenza. E di questi 100mila, solo 23mila assumono farmaci. L'Acamprosato è un neuromodulatore specifico che aiuta a stabilizzare il bisogno di alcol del paziente, favorendo la costanza dell'astinenza dal bere: va ad agire direttamente sul desiderio di assumere alcol diminuendo così l'incidenza, l'importanza e la frequenza delle ricadute. La dipendenza dall'alcol deve essere curata, perchè oltre a creare danni al bevitore in primis - l'alcol è una sostanza tossica - , ne crea anche a quelli che gli sono accanto, soprattutto la famiglia. L'alcol innesca comportamenti violenti quali abusi, abbandoni, perdita di opportunità sociali, grande difficoltà con i legami affettivi e le relazioni stabili, invalidità, incidenti sul lavoro e in strada. Addirittura possono portare all'omicidio o al suicidio: un omicidio su 4 e un suicidio su 6 possono essere ricondotti a comportamenti legati all'abuso di bevande alcoliche. Un costo sociale che nel 2010 ha raggiunto quota 3,5% del PIL italiano.
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Scritto da Martina Paolucci
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Venerdì 20 Maggio 2011 09:00 |
Tutti i farmaci, a tanti benefici, spesso annoverano molte controindicazioni di norma indicate sul bugiardino all'interno della confezione. Il dubbio che sorge ora è che le famose pastiglie blu che combattono l'impotenza, potrebbero causare danni all'udito di quelli che le assumono. Un gruppo di medici del Regno Unito ha annunciato sulla rivista "The Laryngoscope" la ricerca su una eventuale correlazione tra la perdita dell'udito e l'assunzione di farmaci che in alcuni casi questa relazione esiste. Il problema nasce dalla notizia di centinaia di casi di perdita dell'udito per i quali sono stati accusati i farmaci a base di Sildenafil (più noto come Viagra). I timori sono emersi dopo la scoperta di alcuni casi di problemi uditivi negli Stati Uniti, per i quali sono stai chiesti accertamenti dalle autorità. Intanto, per quanto riguarda i nuovi casi di diminuzione delle capacità uditive in America, Asia e Australia, i protagonisti sono già stati contatati e avrebbero dichiarato di aver cominciato a soffrirne subito dopo aver preso la prima pillolina blu.
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