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Scritto da Angela Messina
Mercoledì 14 Settembre 2011 14:48
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Uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences svolto da un gruppo di studiosi della Northwestern University (Usa) afferma che anche gli uomini sono biologicamente predisposti a diventare padri, infatti quando arriva un figlio gli uomini subiscono un abbassamento del testosterone, l'ormone che regola il desiderio sessuale, e di conseguenza si sentono più predisposti alla cura del bambino e della famiglia. Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno seguito 624 giovani uomini in salute prima e dopo la paternità ed è emerso che alla nascita dei bambini corrispondeva negli uomini un sensibile abbassamento del testosterone. I livelli più bassi si sono registrati durante il primo mese di vita del piccolo; riduzioni maggiori sono state osservate nei neo papà più coinvolti nella cura dei figli.
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Scritto da Martina Paolucci
Mercoledì 14 Settembre 2011 09:00
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Tempo di scuola, il fatidico primo giorno è passato e la stanchezza inizia a farsi sentire. Concentrarsi è uno sport impegnativo ed è dovere dei piccoli, ma ancor più dei genitori, adottare tutte le misure necessarie ad affrontare nel migliore dei modi l'inizio del nuovo anno scolastico. Un sondaggio condotto recentemente ha constatato che il 60% degli adolescenti presenta sintomi di stanchezza durante l'arco della giornata e un buon 15% si addormenta sui banchi di scuola. Per ovviare al problema ed evitare spiacevoli richiami e perentorie note sul registro e aiutare a mantenere elevato il proprio rendimento scolastico, la regola fondamentale è dormire bene. Lo dicono gli esperti e, in particolare, lo sottolinea il Presidente (e pediatra) della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) Giuseppe Di Mauro, in occasione del tradizionale rientro nelle aule.
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Scritto da Martina Paolucci
Martedì 13 Settembre 2011 10:00
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Ha trascorso 1300 giorni con un cuore completamente artificiale e, finalmente, ha potuto riceverne uno vero. L'intervento di sostituzione è durato 14 ore, ma l'esito è stato positivo. E quest'uomo, oltre che gioire della sua nuova vita donatagli, può anche gioire del record mondiale di vita vissuta con un cuore artificiale, il Cardiowest, che dal 2007 faceva circolare il sangue nel suo corpo. Il protagonista della vicenda è un uomo di 57 anni residente in Veneto. L'operazione è stata eseguita lo scorso venerdì dal professor Gino Gerosa, direttore della Cardiochirurgia dell'Azienda Ospedaliera-Università di Padova. L'intervento, spiegano i medici, è perfettamente riuscito, e il paziente ha attraversato il periodo di decorso post operatorio senza problemi. Per dare la felice notizia l'equipe medica ha deciso di attendere che il paziente fosse uscito dall'osservazione per non dare a nessuno false sperenze.
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Scritto da Caterina Poni
Martedì 13 Settembre 2011 09:00
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Ha vissuto due anni in auto e le sono costati ben 4000 euro di multe per divieto di sosta. La storia non è di una senzatetto ma di Ester, una donna affetta da una patologia che la costringe a vivere in auto e non in casa: la MCS, Sensibilità Chimica Multipla, una malattia molto poco conosciuta in Italia, una sindrome immunotossica infiammatoria che altera il funzionamento di alcuni enzimi. Da quando, dieci anni fa, ha scoperto di soffrire di questa rara malattia la su a vita è cambiata radicalmente, piano piano si sono allontanati tutti, ha perso il lavoro e infine la casa. Aveva trent'anni quando le è stata diagnosticata la MCS: era finita in ospedale, a Rieti, per una crisi respiratoria dopo che, sotto la doccia, si era lavata i capelli con il balsamo. Da quel momento è cambiato tutto: i medici le hanno diagnosticato una semplice allergia, ma Ester ha riscontrato ulteriori problemi nell'ambiente domestico e non solo: dall'odore del bucato al profumo dei colleghi sul posto di lavoro, tutto risultava insopportabile all'olfatto e al suo organismo.
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Scritto da Angela Messina
Lunedì 12 Settembre 2011 15:00
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Un ricercatore della Mayo Clinic di Rochester del Minnnesota (Usa), Eric Poeschla, ha effettuato una serie di esperimenti sui gatti, per capire come funziona esattamente l’ HIV e, soprattutto, come curarla. Per farlo li ha modificati geneticamente. La scelta è ricaduta sui gatti perchè hanno in comune con l’ uomo il 90% di DNA, a differenza di topi e scimmie; inoltre, l’aids dei gatti, è molto simile a quella umana. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Methods è un risultato senza precedenti perchè per la prima volta è stata prodotta questa modificazione genetica in un carnivoro. In questo modo diventa possibile eseguire nei gatti esperimenti finora impossibili su topi e scimmie e si apre la strada alla comprensione di numerose malattie. Il virus dell'immunodeficienza felina (Fiv) causa nei gatti una Sindrome di immunodeficienza acquisita (Aids) allo stesso modo di come l'Hiv fa nell'uomo e le proteine che normalmente difendono gli uomini e i felini dagli attacchi virali risultano inefficaci contro questo tipo di virus.
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Scritto da Giorgia Marchesi
Lunedì 12 Settembre 2011 14:27
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Cosa caratterizza i più grandi artisti e i più grandi geni creativi della storia dell'umanità? Secondo una ricerca svolta da Murray e Johnson, dell'università australiana di Hawthorn e dell'americana di Berkeley, la dopamina sarebbe la responsabile, oltre che dei disturbi maniaco-depressivi, anche della creatività; la dopamina è un neurotrasmettitore che viene prodotto in diverse regioni del cervello; essa svolge numerosissime funzioni all'interno dell'organismo coinvolgendo e influenzando il comportamento, la cognizione, l'umore, il sonno, la memoria e l'apprendimento, ma anche i processi di motivazione, punizione e soddisfazione. Lo studio, pubblicato sulla rivista Clinical Psychological Review, deve ancora essere dimostrato con sicurezza in quanto si basa su dati sperimentali e singoli casi, piuttosto che su ampie ricerche condotte su vasti campioni; tuttavia, sembra esserci un chiaro collegamento tra disturbi bipolari e maniaco-depressivi abbinati alla creatività. Il ventaglio di disturbi del comportamento che possono verificarsi in un bipolare è piuttosto ampio, va da una leggera forma di maniacalità fino al suicidio. Nello sviluppo di un processo creativo la condizione di maniacalità leggera con sintomi come l’euforia esagerata , la sicurezza di sé, l’assenza di stanchezza, la velocità dei pensieri, è quindi quella più spesso associata al momento creativo.
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Scritto da Angela Messina
Lunedì 12 Settembre 2011 14:07
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Per 8 milioni di bambini e ragazzi oggi, dopo la lunga pausa estiva, è suonata la campanella e quindi hanno avuto un risveglio anticipato. Sarebbe quindi opportuno effettuare un buon reinserimento ai duri ritmi scolastici con un sonno corretto e regolare. Così la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) risponde ai tanti dubbi che assalgono le mamme in occasione del rientro in classe, per affrontare al meglio il repentino cambio dei ritmi di veglia e sonno. "Innanzitutto - sostiene Giuseppe di Mauro presidente della SIPPS- è importante dormire bene. L'importanza del sonno viene troppo spesso sottovalutata dalle mamme, quindi i bambini e gli adolescenti di oggi si trovano ad affrontare troppi impegni e a vivere stimoli eccessivi che disturbano il riposo notturno." Come emerge da uno studio condotto dall'Università dell'Alabama, a Birmingham, i bambini che non dormono a sufficienza difficilmente riescono ad ottenere buoni risultati scolastici, poichè la privazione del sonno incide negativamente sulla memoria, sulla capacità di giudizio, sull'attenzione e sulla stabilità emotiva.
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Scritto da Caterina Poni
Lunedì 12 Settembre 2011 10:00
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La vicenda è finita con una diagnosi di contrattura: la storia è quella di un bambino di 8 anni che, a causa di un uso troppo prolungato della Playstation, la consolle per videogiochi tanto amata dai ragazzi, si è procurato una bella contrattura al collo che lo ha costretto a rivolgersi al Pronto Soccorso. Il bambino è finito all'ospedale di Arco, in Trentino, dove i medici sono dovuti ricorrere ad una iniezione che potesse sciogliere la muscolatura e rimediare al problema. Certamente la prossima volta il protagonista di questa storia si accorgerà prima del problema, e limiterà il tempo passato a guardare il televisore.
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Gravidanza -
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Scritto da Martina Paolucci
Lunedì 12 Settembre 2011 09:00
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Contro le tante notizie che decantano il vino e ne consigliano un uso moderato dopo la menopausa per garantirsi una vita longeva, arrivano altrettanti studi che lo vietano categoricamente alle future mamme. Il nuovo allarme giunge dal primo studio italiano in materia di danni arrecati al nascituro a causa del consumo di alcol durante il periodo della gravidanza. A quanto sostengono gli autori della ricerca, coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità, l'uso di alcol (in qualsiasi forma) può comportare al bambino rischi di ritardo mentale o di disturbi comportamentali. I risultati dello studio sono stati presentati in occasione della prima giornata internazionale della consapevolezza sulla sindrome feto-alcolica. Il problema, sottolineano gli esperti in materia, è che molte donne, nonostante i consigli e le tante direttive dispensate in materia, sembrano trascurare i propri doveri di madri e lasciarsi andare al piacere di un buon bicchier di vino, senza davvero rendersi conto del danno che possono arrecare al loro bambino.
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Scritto da Martina Paolucci
Venerdì 09 Settembre 2011 14:45
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Il sondaggio è stato effettuato online e l'obiettivo per il quale è stato studiato è capire come gli attuali, stressanti, ritmi di vita a cui gli uomini italiani sono soggetti e le sempre maggiori difficoltà di conciliare vita lavorativa e vita familiare influiscano sulla sfera sessuale. Al sondaggio hanno risposto 750 donne e uomini, e i risultati verrano presentati domani, 10 settembre, in concomitanza con la Giornata mondiale della Salute Sessuale. L'evento si svolgerà a Roma, presso l'Istituto di Sessuologia Clinica e vi parteciperanno i più grandi esperti del campo, della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica e della European Federation of Sexology. Secondo quanto emerso dal sondaggio, l'uomo italiano subisce l'effetto negativo esercitato da una vita lavorativa stressante, così come risente delle aspettative sociali e di quelle della propria compagna. In compenso, però, l'uomo italiano può dimostrarsi un prezioso aiuto in casa per le consorti e che, ancor meglio, nonostante ansie, preoccupazioni e stress, tiene particolarmente alla propria virilità.
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