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Ecco le regole per un buon rientro a scuola |
Bambini - Articoli |
Scritto da Angela Messina Lunedì 12 Settembre 2011 14:07 |
Per 8 milioni di bambini e ragazzi oggi, dopo la lunga pausa estiva, è suonata la campanella e quindi hanno avuto un risveglio anticipato. Sarebbe quindi opportuno effettuare un buon reinserimento ai duri ritmi scolastici con un sonno corretto e regolare. Così la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) risponde ai tanti dubbi che assalgono le mamme in occasione del rientro in classe, per affrontare al meglio il repentino cambio dei ritmi di veglia e sonno.
"Innanzitutto - sostiene Giuseppe di Mauro presidente della SIPPS- è importante dormire bene. L'importanza del sonno viene troppo spesso sottovalutata dalle mamme, quindi i bambini e gli adolescenti di oggi si trovano ad affrontare troppi impegni e a vivere stimoli eccessivi che disturbano il riposo notturno." Come emerge da uno studio condotto dall'Università dell'Alabama, a Birmingham, i bambini che non dormono a sufficienza difficilmente riescono ad ottenere buoni risultati scolastici, poichè la privazione del sonno incide negativamente sulla memoria, sulla capacità di giudizio, sull'attenzione e sulla stabilità emotiva. Per guidare un bambino o un'adolescente verso un corretto ritmo sonno-veglia, è opportuno iniziare da subito ad alimentarsi bene, a svolgere attività fisica durante il giorno e poi, bisogna vietare televisione e videogiochi nelle ore serali, che possono creare ansia e agitazione alterando i normali ritmi del sonno. Assolutamente sconsigliati, in età pediatrica, farmaci o altri tipi di sostanze che si trovano facilmente in commercio per migliorare l'attenzione e le prestazioni. Una sana alimentazione, un po' di movimento e un adeguato numero di ore di sonno garantiscono il miglioramento del rendimento scolastico. In particolare, la prima colazione deve offrire la giusta quantità di zuccheri, vitamine e grassi necessari per affrontare la giornata. Un'altra sana abitudine è praticare con regolarità attivià fisica, che aiuta a scaricare lo stress e a conciliare il sonno. Se un bambino presenta svogliatezza e pigrizia durante le ore scolastiche è molto probabile che non abbia dormito a sufficienza durante le ore notturne: fenomeno abbastanza comune nei ragazzi. Un recente sondaggio rivela che 60% degli adolescenti al di sotto dei 18 anni si lamenta di essere stanco durante il giorno e oltre il 15% ha ammesso di addormentarsi a scuola e una delle cause principali risiede proprio nelle ore di sonno. Ma quante ore dovrebbe dormire un bambino? Tra i tre e i cinque anni dovrebbe dormire almeno dalle 11 alle 13 ore, per poi arrivare a 9-10 ore dai 6 ai 10 anni e almeno 8-9 ore dagli 11 ai 13 anni . |
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