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Scritto da Caterina Poni
Venerdì 09 Settembre 2011 11:06
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Avere un alito cattivo può essere davvero un bel problema, può mettervi in difficoltà di fronte agli altri e imbarazzarvi non poco con l'uomo dei vostri sogni. Il problema, tra l'altro, sta nel fatto che spesso non ci si accorge da soli di avere un pessimo alito e altrettanto spesso i vostri amici e colleghi hanno paura di darvi un dispiacere e di offendervi facendovi notare il problema. L'idea è nata in Brasile e il nuovo servizio "SOS alito cattivo" è stato progettatto e sviluppato dall'ABHA, l'Associazione Brasiliana di Alitosi. Questo servizio permette di scegliere il mezzo di comunicazione migliore e le alternative spaziano dalla classica lettera con francobollo alla molto più rapida e contemporanea email. La particolarità? Il servizio di allerta è assolutamente anomino, così da sottrarre all'imbarazzo dello scambio entrambi i soggetti.
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Scritto da Martina Paolucci
Giovedì 08 Settembre 2011 16:50
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Di metodi se ne sono visti tanti, cerotti, sigarette elettroniche e rimedi casalinghi, ma smettere di fumare è tutt'altro che una passeggiata. Presto, però, potrebbe arrivare in soccorso dei fumatori incalliti che non riescono a mettere via l'argenteo pacchetto un nuovo strumento di lotta al fumo: un vaccino. I risultati della sperimentazione, arrivata alla sua ultima fase, si aspettano per la fine del mese corrente. Il suo nome è "NicVAX", potrebbe presto essere sugli scaffali delle farmacie e incute timore alle ricche compagnie del tabacco. Certo, saranno i fumatori stessi a scegliere se continuare la strada del vizio o se abbandonarla all'insegna di una vita più salutare, ma l'impatto potrebbe essere comunque straordinario. Il nuovo vaccino è un prodotto della NABI Biopharmaceuticals, e se i risultati attesi dai 1000 fumatori coinvolti nella terza fase della sperimentazione daranno esito positivo, la casa potrà alzare i calici e brindare alla nuova scoperta e all'approvazione della Food and Drug Administration.
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Scritto da Martina Paolucci
Giovedì 08 Settembre 2011 16:30
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Chi è riuscito nell'impresa può ritenenrsi pienamente soddisfatto, ma sono davvero tante le persone che faticano moltissimo a raggiungere la tanto agognata forma fisica. E non è sempre una questione estetica anzi, il più delle volte, è una vera e propria questione di vita o di morte. Sì, perchè il sovrappeso e l'obesità anche se non sembrano i diretti responsabili del decesso di molte persone, sono una delle maggiori cause di malattia e di conseguente morte. E quindi, cosa fare per dimagrire? Innanzitutto, rivolgersi ad un buon dietologo che studi una dieta appositamente per voi, non dedotta dai consigli standardizzati elargiti dalle riviste. E se la buona volontà non basta, l'aiuto dei vostri amici potrebbe essere la vera chiave di volta. Secondo i ricercatori della Ohio State University, infatti, durante il tempo trascorso con gli amici si attivano meccanismi biologici che facilitano la perdita di grasso, soprattutto addominale.
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Donna -
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Scritto da Angela Messina
Giovedì 08 Settembre 2011 15:36
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Bere un bicchiere di vino al giorno non fa male, anzi assicura alle donne di invecchiare in buona salute: questo almeno è il risultato di uno studio pubblicato su PLoS Medicine da un gruppo di ricercatori statunitensi dell'Harvard School of Public Health secondo i quali le signore che bevono poco e spesso hanno maggiori possibilità di difendere il proprio organismo da malattie cardiache, diabete, declino cognitivo e altri disturbi mentali e fisici durante la terza età rispetto alle astemie o a coloro che consumano alcol una o due volte a settimana. Lo studi, condotto su 13.894 infermiere, ha dimostrato che le donne con un'età media di 58 anni che bevono tra i 5 e i 15 grammi di alcol al giorno (una birra da 330 ml, un bicchiere di vino da 125 ml e un bicchierino di superalcolico ne contengono circa 12) per 3-7 volte a settimana, ma i risultati migliori si ottengono con 5-7 volte, hanno il 50% di possibilità in più di invecchiare al massimo rispetto a coloro che bevono solo una o due volte a settimana e alle astemie. E lo stesso è stato rilevato per le donne che consumano regolarmente anche ridotte quantità di alcol, pari a circa 5 grammi al giorno, per più di tre volte a settimana, mentre anche in questo caso bere una o due volte a settimana non provoca alcun miglioramento.
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Bambini -
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Scritto da Giorgia Marchesi
Giovedì 08 Settembre 2011 15:15
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I bambini italiani hanno un'ottima salute ma c'è una dato che ci deve far riflettere: usano troppi antibiotici. Infatti, se il 14% dei bambini britannici ricorre all’ antibiotico almeno una volta l’anno, quelli italiani sono ben il 52%. L’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) nel febbraio scorso, in occasione di una campagna di sensibilizzazione sui rischi dell'antibioticoresistenza, aveva reso noto che, anche se l’80% della popolazione associava l’uso degli antibiotici alla prescrizione medica (quindi al consulto con il medico), tra i giovani solo il 30% aveva sentito parlare del fenomeno. Di questa emergenza si parlerà domani, 9 settembre, presso l’Istituto Mario Negri di Milano nel corso del convegno “’Uso razionale dei farmaci per i bambini e i loro genitori: un obiettivo dinamico e strategico”. L’allarme non è solo legato all’uso indiscriminato dei potenti medicinali nei più piccoli, ma anche al fatto che se ne usano in quantità diverse e variegate e spesso non su consiglio medico, ma su suggerimento di amici e conoscenti.
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Gravidanza -
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Scritto da Angela Messina
Giovedì 08 Settembre 2011 14:52
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Assumere farmaci in gravidanza è sempre un problema ed è consigliato di rivolgersi al medico per non mettere a rischio il benessere del bambino. Da tempo l'uso di antinfiammatori non steroidei è controindicato in gravidanza, sia nel primo trimestre che nel resto e uno studio eseguito dall'Università di Montreal e pubblicato sul Canadian Medical Association Journal ha rilevato, su un gran numero di donne, un rischio di aborto maggiore se avevano assunto l' ibuprofene. Il più alto rischio si è verificato con l'uso del diclofenac, potente analgesico e antinfiammatorio. Per la loro caratteristica di inibire le prostaglandine, mediatori dell'infiammazione, ma anche ormoni ad azione localizzata, questi farmaci sono stati imputati sia di provocare malformazioni che di provocare complicanze se assunti presso il termine, nei confronti della circolazione del bambino e del normale svolgimento degli eventi che danno luogo al travaglio e al parto.
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Gravidanza -
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Scritto da Martina Paolucci
Mercoledì 07 Settembre 2011 13:00
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Una notizia di qualche tempo fa ci spiegava come la scelta dello shampoo potesse influire sulla nostra forma fisica, essendo addirittura causa di un eventuale aumento di peso. La colpa veniva attribuita agli ftalati, sostanze chimiche che vanno ad interferire con l'azione di alcuni ormoni generando squilibri al nostro organismo. Gli ftalati possono essere trovati nella plastica dei giocattoli, in alcuni prodotti cosmetici e in altri prodotti domestici. Il nuovo allarme in merito a queste sostanze giunge da uno studio effettuato dal Columbia Center for Children's Environmental Health, pubblicato dalla rivista Environmental Health Perspectives. Questo studio, primo sull'argomento, si è posto fin da subito l'obiettivo di capire se ci fosse un legame tra l'esposizione dei bambini quando ancora cullati nel ventre della mamma agli ftalati ed eventuali successivi problemi motori e di sviluppo del cervello.
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Concepimento -
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Scritto da Caterina Poni
Mercoledì 07 Settembre 2011 12:15
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Una normale famiglia, ai nostri tempi, può dare alla luce al massimo 2 o 3 figli, salvo alcuni casi in cui il numero della prole aumenta in modo considerevole, ma del tutto eccezionale. Negli Stati Uniti, però, c'è chi potrebbe "vantarsi" di avere ben 150 figli. Com'è possibile? Grazie alla fecondazione assistita. Una donna americana, che aveva dovuto far ricorso alla fecondazione aterologa, curiosando su internet ha scoperto che un singolo donatore di sperma può può compiere più donazione che, a loro volta, possono generare molte nuove vite venute al mondo. Secondo il New York Times sono sempre di più i genitori che scoprono che il loro figli hanno 20, 50, o anche 100 fratelli dislocati in ogni parte dello stato e magari anche fuori di esso e, indignati, chiedono l'implementazione di regolamenti che limitino il numero di donazioni o almeno il numero di figli generabili dallo sperma di un solo uomo, regole che negli Stati Uniti non esistono affatto.
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Scritto da Martina Paolucci
Mercoledì 07 Settembre 2011 09:00
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Fra 40 anni si stima saranno circa 2 miliardi le persone di età superiore ai 65 anni. E di questi 2 miliardi, l'80% soffre di malattie croniche. La longevità della popolazione italiana, europea e mondiale, sebbene sia l'obiettivo da sempre di dottori e scienziati, porta con sè anche conseguenze problematiche che si risolvono in alti costi pubblici e sociali. Secondo lo studio del Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn) la spesa pubblica italiana per il trattamento delle patologie cardiovascolari, o diabete e tumori ammonta a 40 miliardi di euro. In 35 anni, spiega lo studio, l' aspettativa di vita alla nascita nei paesi sviluppati è aumentata all'incirca di otto anni. Se negli anni Settanta l'aspettativa si fermava tra i 72 e i 75 anni, oggi è compresa tra i 77 e gli 83. Inoltre, queste cifre possono aumentare di altri 3 anni semplicemente scegliendo una stile di vita sano, soprattutto per quanto riguarda l'alimentazione: dieta ipocalorica, maggiori quantità di frutta e legumi che aiutano a proteggere l'azione dei telomeri, i componenti simbolo del passare del tempo che difendono i cromosomi.
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