Articoli
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Scritto da Giorgia Marchesi
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Venerdì 04 Febbraio 2011 14:10 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_Cuore_logo.jpg) Avere un cane in casa si sa che è un impegno, ma fa anche bene alla salute, perché costringe i padroni, anche quelli più pigri, ad abbandonare il divano e a muoversi quel poco che occorre per proteggere il cuore. Questo è quello che dimostra una ricerca svolta dall'Università di San Diego presso due grosse cliniche veterinarie e pubblicata su Preventive Medicine. I ricercatori californiani hanno sottoposto un questionario a circa mille proprietari di cani, tra quelli che hanno risposto, due su tre hanno dichiarato di occuparsi personalmente dell'uscita obbligata. Dalle risposte è emerso che il 64 per cento di queste persone raggiungevano, senza accorgersene i livelli di attività fisica raccomandati per prevenire le malattie del cuore e della circolazione da due importanti società scientifiche mediche come l'American College of Sports Medicine e l'American Heart Association.
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Articoli
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Scritto da Eva Forte
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Giovedì 03 Febbraio 2011 18:03 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_utero.jpg) Debellare il tumore alle ovaie non è facile e molte pazienti, dopo essere state operate e dopo aver fatto il ciclo di chemioterapia si ritrova ad affrontare nuovamente questo brutto male. La recidiva in questo tipo di cancro, si sviluppa proprio perché il carcinoma sviluppa una resistenza verso i chemioterapici. Così durante la cura, diventa resistente e si rafforza divenendo più aggressivo. Finalmente, grazie a uno studio condotto dai ricercatori dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, è stata fatta maggiore luce sui meccanismi molecolari che causano la chemioresistenza nei tumori ovarici. Si è arrivati alla conclusione che il farmaco molecolare Zibotentan, agendo come inibitore di un recettore, riesca a ripristinare la sensibilità ai chemioterapici nelle recidive di carcinoma ovarico.
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Alimentazione
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Scritto da Eva Forte
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Mercoledì 02 Febbraio 2011 17:32 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_spinaci.jpg) Il forzuto Braccio di Ferro nato nel 1928 aveva proprio ragione: mangiare gli spinaci infatti potenzia veramente l'azione dei muscoli. L'unico errore però, è che l'energia che arriva alle fibre muscolari non è data come si pensava dal ferro, ma dalla quantità di nitrato inorganico contenuto in questa verdura. A svelarlo, la ricerca svedese del Karolinska Institutet. Per ottenere un risultato soddisfacente si è visto come bastano i nitrati contenuti in piccole dosi, ossia quelli presenti in un piatto di spinaci, come anche in due o tre barbabietole rosse.
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Articoli
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Scritto da Angela Messina
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Martedì 01 Febbraio 2011 13:55 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_Cervello_Logo.gif) Una recente scoperta, l' ormone IGF-II (insulin like growth factor II), fatta da una studiosa italiana, Cristina Alberini che opera presso la Mount Sinai School of Medicine di New Yoirk, potrebbe aprire la strada verso il recupero della memoria per i soggetti la cui memoria è compromessa da malattie come la sindrome di Alzheimer o l'ictus. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Nature, è stata effettuata su alcuni topolini, ai quali è stato iniettato l'ormone in questione all'interno dell'ippocampo, regione deputata alla gestione della memoria. I topi erano stati addestrati a eseguire un percorso evitando una zona buia. Dopo appena due giorni l’ormone della memoria era già a bassissimi livelli e infatti i topi che avevano concentrazioni minori tornavano nella zona proibita.
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Alimentazione
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Scritto da Daniela Tombolelli
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Martedì 01 Febbraio 2011 12:34 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_frutta.jpg) I ricercatori britannici del Rowet Institute of Nutrition and Health assicurano che seguendo la dieta da loro ideata in collaborazione con il WWF si può ridurre drasticamente l'emissione dei gas serra, preservare la salute dei cittadini e far risparmiare loro parecchi soldi. Il menù consentirebbe di spendere solo 35 euro a settimana a persona mangiando cibi sani, gustosi e veloci da cucinare. La "Dieta del vivere bene", come l'hanno chiamata i loro ideatori, è dunque una forma eco-sostenibile di alimentazione. Si basa sul ridurre drasticamente l'uso di carni rosse e cibi precotti, si avvale di cereali ricchi di fibre ed alimenti naturali e semplici come il latte, formaggio, pesce e spezie. Non è una dieta ipo-calorica: i piatti sono succulenti e soddisfano palato e portafogli nonché le esigenze di una preparazione veloce e semplice. Il menù prevede ogni giorno della settimana piatti diversi e, assicurano gli scienziati, seguire alla lettera le loro indicazioni dietetiche consente un risparmio economico ed energetico non indifferente.
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