Debellare il tumore alle ovaie non è facile e molte pazienti, dopo essere state operate e dopo aver fatto il ciclo di chemioterapia si ritrova ad affrontare nuovamente questo brutto male. La recidiva in questo tipo di cancro, si sviluppa proprio perché il carcinoma sviluppa una resistenza verso i chemioterapici. Così durante la cura, diventa resistente e si rafforza divenendo più aggressivo.

Finalmente, grazie a uno studio condotto dai ricercatori dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, è stata fatta maggiore luce sui meccanismi molecolari che causano la chemioresistenza nei tumori ovarici. Si è arrivati alla conclusione che il farmaco molecolare Zibotentan, agendo come inibitore di un recettore, riesca a ripristinare la sensibilità ai chemioterapici nelle recidive di carcinoma ovarico.

Il punto principale da colpire è l'endotelina 1, un marcatore della resistenza alla chemio. Il farmaco sopra citato serve proprio a bloccarne l'azione. Lo Zibotentan combinato con Paclitaxel e Carboplatino, riesce a ridare la sensibilità al trattamento chemioterapico nei casi di recidiva.

Questa ricerca è stata finanziata dall'Associazione italiana per ricerca sul cancro (Airc), ed è veramente made in Italy: grazie a questo studio sono stati raggiunti tre importanti traguardi nella lotta al tumore: è stato identificato il recettore dell'endotelina come marcatore associato alla comparsa della resistenza al farmaco; è stato scoperto il meccanismo responsabile di questo tipo di resistenza alla chemioterapia e infine, è stato realizzato il farmaco utile per bloccare la resistenza alla cura.

Lo Zibotentan è attualmente in fase di sperimentazione a livello internazionale.

Fonte: Ansa