Molte delle nostre utenti sanno cosa vuol dire aspettare i risultati di analisi importanti, specialmente durante la gravidanza. In base a degli studi condotti proprio sull'attesa di una risposta medica alle analisi svolte o all'accertamento di una diagnosi poco chiara, si è visto come l'anticamera del medico sia decisamente nocivo per la nostra salute.

Attendere i risultati provoca un'aggravarsi dello stato d'animo delle persone e un gruppo di ricerca di Harvard ha proprio studiato questo effetto grazie a un progetto svolto su 214 donne in attesa di affrontare esami diagnostici o terapie particolarmente delicate, così da verificarne lo stato di angoscia scaturito.

Questo il messaggio del Ministro della Salute Ferruccio Fazio alla vigilia della XXIII Giornata mondiale contro l'Aids di domani: Non abbassare la guardia. Fai il test ... AIDS. La sua forza finisce dove comincia la tua, questo lo slogan dovuto proprio al fatto che gli ultimi dati hanno riscontrato come questa malattia sia cambiata epidemiologicamente. La popolazione sessualmente attiva dovrebbe controllarsi regolarmente attravero i test Hiv, soprattutto perchè si è visto come su tutti i malati in italia 6 su 10 scoprono di aver contratto l'Hiv a malattia conclamata.

Un'epidemia che va quindi fermata, su una popolazione che ha abbassato la guardia rispetto all'Aids. Inoltre, rispetto ai periodi passati sono più le donne rispetto agli uomini a contrarre la malattia.

Che troppa pulizia fa male non è un tema nuovo. I pediatri hanno sempre invitato a evitare gli eccessi: la sterilizzazione sistematica che impedisce il contatto con batteri e virus non aiuta lo sviluppo dell’apparato immunitario.

Ma adesso la notizia emerge da una ricerca del Dipartimento di Epidemiologia dell’Università del Michigan, pubblicata nel numero di novembre della rivista online “Environmental Health Perspectives”, più specifica. In particolare, non sarebbe l’acqua in sè a causare potenziali danni, ma le sostanze chimiche contenute nei detergenti e nei loro recipienti, tra cui il triclosan e il bisfenolo A.

Come 25 anni fa è avvenuto per il tumore la seno, adesso arriva un'altra svolta epocale, così come la definisce l'oncologo Umberto Veronesi, ma questa volta però riguarda il tumore ai polmoni, uno dei più difficili da curare ma che tramite una nuova tac a spirale si riesce a salvare 6.500 vite l'anno.

I numeri sono senza precedenti rispetto ad altre strategie e tecniche, addirittura in due terzi dei casi si evita la chemioterapia: sette pazienti su 10 sono vivi a 5-10 anni perché il loro tumore è stato scoperto quand'era di pochi millimetri e non dava ancora sintomi della sua presenza.

Lo stress da lavoro colpisce ormai questi tutti e non è un fattore personale come alcuni credono, ma una vera e propria malattia professionale che riguarda ogni lavoratore, ma soprattutto ogni datore di lavoro che deve "monitorare" le varie situazioni per tutelare la salute dei propri dipendenti.

Orari, turni, percorsi di carriera, la precarietà e anche i conflitti tra colleghi, sono tutti fattori a rischio che dal prossimo 31 dicembre dovranno essere monitorati in ogni luogo di lavoro per mettere in atto iniziative in grado di eliminare o ridurre al massimo situazioni a rischio: ogni datore di lavoro che non farà questo commetterà un reato.