Gravidanza -
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Scritto da Martina Paolucci
Lunedì 13 Giugno 2011 09:37
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In Italia l 'età media in cui una donna partorisce il suo primo figlio è di 32 anni, contro i 28,9 delle donne straniere che risiedono nello stivale. I dati sono stati raccolti nel 2008 e sono stati presentati nel VII Rapporto dell'Evento Nascita in Italia, pubblicato dal Ministero della Salute. I dati provengono dai Centri di Assitenza al Parto, presenti 551 volte sul territorio italiano. Le donne, però, non sono sole: è lo stesso rapporto a raccontarci che 8 padri su 10 assistono al parto, quindi solo l'8% dei papà non vede partorire lapropria compagna e dare alla luce il prorpio figlio. Escludendo per i parti cesarei, si può constatare che la percentuale di uomini che decide di partecipare a questo momento fondamentale quanto unico è salita, negli ultimi 5 anni, dal 60 al 90%.
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Benessere -
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Scritto da Martina Paolucci
Venerdì 10 Giugno 2011 09:00
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Dodici ore per debellare il cancro dal nostro corpo, dodici ora per salutare un ospite sgradito che porta tanta sofferenza. L'annuncio arriva dallo Ieo, l'Istituto Oncologico Europeo diretto dal prof. Umberto Veronesi, nel giorno dello Ieo Day 2011, incontro annuale durante il quale gli esperti si confrontano sui risultati delle ricerche e cure effettuate. Durante l'incontro è stato presentato il primo "day surgery senologico" d'Europa. Nell'Istituto sarà possibile effettuare tutta la preparazione all'intervento, l'intervento stesso e il monitoraggio post-operatorio in sole 12 ore, contro le 48 necessarie attualmente. Le nuove tecnologie fanno ben sperare le tante donne colpite dal cancro al seno anche se, come affermano spesso gli stessi oncologi “ oggi è più facile togliere un tumore dal seno che non dalla mente” di una paziente. Insieme alle nuove procedure, dallo Ieo arrivano messaggi fiduciosi che mirano a rincuorare le donne, assicurando che “ prevenzione diagnosi e trattamento precoce rendono il tumore al seno una malattia curabile”.
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Bambini -
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Scritto da Giorgia Marchesi
Giovedì 09 Giugno 2011 14:27
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Sempre più spesso si parla di obesità infantile e in Italia questa, purtroppo, è una realtà ormai consolidata. Tra i colpevoli di tale situazione, oltre le classiche merendine, alcuni cibi sani (come carne o formaggio) poiché troppo ricchi di proteine. L'accusa arriva dai medici SIP (Società Italiana di Pediatria), riuniti a Milano per il Congresso nazionale. Gli esperti italiani basano la loro tesi su una ricerca che ha recentemente indagato sul territorio europeo sulla relazione tra alimentazione ed obesità. I dati emersi hanno fatto chiarezza su qual'è la giusta alimentazione per i bimbi e quale invece sia una dieta eccessiva. I pediatrii consigliano a mamme e papà di vigilare sull'eccesso di proteine, fornite specialmente da carni e formaggi. Allora, i genitori devono fissare il limite sui 20 grammi, per carne e formaggio, e sui 30 grammi, per il prosciutto. Riguardo al latte, disco verde per il latte materno e stop a quello vaccino, troppo ricco di proteine. Così gli esperti mettono al bando anche il classico formaggino nella pappa. Idem per il parmigiano.
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Bambini -
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Scritto da Angela Messina
Giovedì 09 Giugno 2011 13:56
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Quando guardiamo i neonati a volte ci sembra che il loro sguardo nasconda chissà quali ragionamenti; un'impressione più vera di quanto potremmo supporre, stando a una ricerca unica nel suo genere pubblicata sulla rivista Science: secondo i dati raccolti da Josh Tenenbaum, ricercatore del Massachusetts Institute of Technology, i neonati di appena tre mesi sono già capaci di ragionamenti puri e analisi molto sofisticate del mondo che li circonda. I dati arrivano dal progetto “3-6-12” nell'ambito dell'Intelligence Initiative del MIT, per il quale bambini di tre, sei e dodici mesi vengono studiati per capire che cosa sanno del mondo fisico e sociale attorno a loro; lo scopo, chiarire come funziona l'intelligenza umana fin dai suoi primi passi per provare poi a replicarla in maniera artificiale. I complessi esperimenti di Tenenbaum prendono le mosse da ricerche precedenti di una psicologa di Harvard, Elizabeth Spelke, che ha dimostrato come il livello di sorpresa di un bambino di fronte a un evento esterno sia quantificabile attraverso la durata del suo sguardo sull'evento stesso: tanto più il piccolo resta a guardare, quanto più per lui lo spettacolo è inatteso.
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Benessere -
Articoli
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Scritto da Martina Paolucci
Giovedì 09 Giugno 2011 09:00
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Inizialmente i colpevoli erano i cetrioli, poi scagionati. In un secondo momento è toccato ai germogli di soia sostenere l'accusa di portatori del batterio killer, ma anche loro sono stati successivamente assolti. Mentre in Germania viene registrato un rallentamento nel numero dei contagi e, timidamente o forse precocemente, si anela alla fine dell'epidemia, le cause dei decessi e della paura internazionale che si è manifestata nelle scorse settimane ancora non sono state identificate. Il neo Ministro della Salute tedesco, Daniel Bahr, insieme alla stessa Unione Europea, tranquillizza la popolazione europea annunciando la fine del "massacro", senza tuttavia indicare i responsabili. Purtroppo l'epidemia non ha colpito solo gli esseri umani con la sindrome emolitica e uremica, ma ha dato l'estrema unzione anche a tantissima verdura abbandonata al macero per colpa del timore di ulteriori contagi. Un disastro per l'economia di tutti i paesi dell'Unione Europea, soprattutto per la Spagna indicata inizialmente come portatrice sana del batterio letale.
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Alimentazione
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Scritto da Martina Paolucci
Giovedì 09 Giugno 2011 08:30
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La notizia emerge dal 30° World Nut & Dried Fruit Congress, congresso mondiale tenutosi a Budapest, durante il quale è stata presentata l'ultima ricerca in materia di frutta secca. I risultati evidenziano come le proprietà nutritive e benefiche della frutta fresca che tanto viene consigliata, possano essere ritrovate, nelle stesse quantità, anche nella frutta disidratata. Lo studio è stata coordinato dal dottor Daniel D. Gallagher della University of Minnesota, dalla dottoressa Andriana Kaliora della Harokopio University di Atene e dal dottor Gary Williamson della University of Leeds. Il dottor Gallagher ha dichiarato: " Frutta secca e disidratata sono grandi fonti di fibra solubile e totale nella dieta. Proprio come la frutta fresca, hanno bassi valori di Indice Glicemico e possono svolgere un ruolo importante nel prevenire diversi aspetti delle malattie metaboliche".
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Bambini -
Articoli
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Scritto da Martina Paolucci
Mercoledì 08 Giugno 2011 15:15
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I terremoti sono una cosa seria, e se il loro potere distruttivo è evidente nelle città per la grande quantità di macerie che porta con sè, meno visibili sono i danni psicologici che comporta alle persone. E quelli che più ne soffrono sono i bambini. Oggi, a poco più di due anni dalla forte scossa avvertita a L'Aquila, il 6 aprile 2009, un bambino su sei ancora accusa i sintomi della sindrome post traumatica da stress (Ptsd), oltre a rivivere quotidiamente la paura di nuove scosse, di nuove distruzioni, e sentirsi impotente davanti alla forza della natura. Uno studio svolto sui bambini aquilani, denominato "Rainbow", promosso dall'Ordine dei camillani, coordinato dall'Ospedale Bambin Gesù di Roma e finanziato dalla Caritas, evidenzia tra i dati raccolti proprio l'alta incidenza e permanenza di disturbi psicologici. I risultati sono stati presentati al convegno svoltosi a Roma dal tema "Bambini e catastrofi naturali: quale salute mentale" e dicono che il 38% dei bambini selezionati soffre di disturbi psicopatologici: ansia, disturbi del comportamento e dell'affettività, quindi umore fraglie, ipervigilanza e controllo, reazioni alterate e Ptsd. Per quanto riguarda la fascia di maggiore età, dai 6 ai 14 anni, il 54% dei bambini aquilani ha presentato i disturbi, percentuale che scende al 36% per i bambini che vivono nel resto della regione. Il problema maggiormente riscontrato è l'ansia, di cui ne soffre l'81%, poi il Ptsd con il 15,4%. Nella fascia dai 3 ai 5 anni la percentuale si riduce drasticamente fino ad un 2,5% di casi di Ptsd, senza altri disturbi rilevati.
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