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Batterio Killer: scagionati anche i germogli di soia |
Benessere - Articoli |
Scritto da Angela Messina Martedì 07 Giugno 2011 09:07 |
Sembrava che finalmente si fosse trovato il colpevole dell'epidemia di E.Coli che ha messo in allarme tutta Europa, e non solo, nelle ultime settimane: i germogli di soia, ma a quanto pare, in seguito ai test eseguiti, sembrerebbe che nemmeno questi siano i colpevoli! Il ministero dell'Agricoltura della Bassa Sassonia, in Germania, ha reso noto che i test preliminari effettuati su 23 vegetali, inclusa la soia, non hanno confermato i sospetti. Intanto, secondo l'ultimo bollettino del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, le vittime del batterio killer sono salite a 24 e le infezioni sono arrivate a oltre 2.300 in tutta Europa.
Le analisi sono state eseguite su 23 dei 40 campioni di germogli di vegetali sequestrati nell'azienda del villaggio Bienenbuettel, fino a ieri il principale indiziato dell'epidemia. La ricerca dell'origine dell'infezione dovrà quindi proseguire in altre direzioni. Sono risultati negativi anche altri otto test realizzati ad Amburgo. Tuttavia, aggiungono le autorità, la nuova pista non è ancora completamente scartata. In generale le ricerche della fonte dell'infezione sono difficili anche perchè sono già passate diverse settimane dallo scoppio dell'epidemia. Per accertare la fonte dell'epidemia le autorità sanitarie tedesche stanno esaminando anche un possibile collegamento con la Cina. Sembra che il batterio colpisca più donne che uomini; tutti i decessi, tranne uno in Svezia e uno in Lussemburgo, sono stati registrati in Germania. I Paesi coinvolti al momento sono 12 - Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Olanda, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia e Gb ma la maggioranza dei pazienti è tedesca o ha viaggiato nel nord della Germania. Quello che preoccupa è la variante dell'E.coli che porta alla sindrome emolitica uremica. Nessun rischio per frutta e verdura italiane. Il ministro della salute Ferruccio Fazio ha assicurato che "la frutta e la verdura italiane non hanno nessun tipo di rischio o preoccupazione", quindi gli italiani possono, anzi, devono, tranquillamente consumarli. Il settore ortofruttticolo ha registrato ingenti perdite nei giorni scorsi, a partire dall'annuncio, poi rivelatosi infondato, fatto dalle autorità tedesche che all'origine della contaminazione del ceppo mortale dell'e.coli ci fossero dei cetrioli prodotti in Spagna. La Ue intanto proporrà un sostegno finanziario ai produttori europei colpiti dalla crisi seguita all'epidemia. Se ne parlerà domani in Lussemburgo nel consiglio straordinario dei ministri Ue dell'Agricoltura, convocato per affrontare l'emergenza. La riunione permetterà di avere quindi un quadro globale anche sulle perdite del settore in Europa. Sul tavolo c'è anche la protesta di Madrid che ha chiesto risarcimenti per i propri produttori, pesantemente danneggiati dagli "errori di comunicazione" della Germania che inizialmente aveva attribuito la diffusione del batterio a una partita di cetrioli prodotti in Andalusia. |
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