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Scritto da Martina Paolucci
Mercoledì 01 Giugno 2011 09:00
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Come annunciato alla fine dello scorso anno dalla Commissione Europea, da oggi verranno banditi i biberon con bisfenolo A. Dal primo marzo 2011 è stata vietata la produzione dei biberon che contengono questo composto, e da oggi entra in vigore anche il divieto di qualsiasi utilizzo. Il bisfenolo A è contenuto nella stessa plastica, giudicata nociva per l'organismo umano perciò, di conseguenza, messa al bando. Da oggi non sarà più possibile importare e commercializzare alcun oggetto fatto di questo tipo di plastica. La preoccupazione è dovvuta al fatto che che la maggior parte dei negozi specializzati probabilmente espongono ancora sugli scaffali biberon di questa fattura, per cui non sarebbe difficile comprarne, per sbaglio, uno al proprio figlio. Per evitare l'inconveniente è necessario leggere le etichette e scegliere solo ed esclusivamente quelli che indichino in modo esplicito l'assenza di policarbonato con bisfenolo. Secondo la norma, infatti, deve essere presente la dicitura "senza bisfenolo A".
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Scritto da Martina Paolucci
Mercoledì 01 Giugno 2011 00:15
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Si susseguono a ritmo frenetico aggiornamenti in merito all'epidemia che si sta diffondendo in Germania e che ha causato già diversi decessi. Se fino a qualche ora fa venivano accusato i cetrioli, adesso le autorità ritrattano e scagionano l'ortaggio. I cetrioli rinvenuti in Spagna sono stati riabilitati dalle parole del Ministro della Sanità della città-stato di Amburgo, Cornelia Pruefer-Storcks, che comunica che due dei tre ceppi dell'Escherichia Coli rinvenuti sugli ortaggi spagnoli non coincidono con quelli responsabili delle morti in Germania. Al momento si cercano i sostituti per il patibolo, ma le parole del ministro non sono confortanti: " La causa dell'infezione continua a rimanere sconosciuta". Intanto, si stanno analizzando un altro tipo di cetrioli spagnolo e uno di provenienza olandese. L'European Centre of Disease Control and Prevention (Ecdc) conferma che la contrazione del batterio è avvenuta, in tutti i casi, sul suolo tedesco, anche per i malati stranieri. Si legge nel comunicato del centro: " Sulla base delle informazioni disponibili i casi sono limitati, o hanno una storia di esposizione, al nord della Germania. Le regioni colpite principalmente sono Schleswig-Holstein, Bassa Sassonia, Nord Reno-Westfalia e la città di Amburgo". L'unica ipotesi che rimane probabile al momento è che sia il cibo a veicolare l'epidemia, ma non vi sono riscontri sulla possibilità che i mezzi del batterio siano carne o latte. In Italia un nuovo sequestro di 9 quintali di cetrioli provenienti dalla Spagna, per consentire ulteriori controlli preventivi.
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Scritto da Giorgia Marchesi
Martedì 31 Maggio 2011 10:23
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Si parla di allergia alimentare quando l’organismo reagisce in modo anomalo ad un alimento. In questa reazione viene coinvolto il sistema immunitario che, attraverso la formazione di anticorpi specifici (chiamati IgE ), ha il compito di difendere l’organismo da ogni pericoloso invasore, solitamente batteri e virus.Dal punto di vista della sintomatologia, l' allergia alle arachidi si presenta come una delle più gravi, sia per la persistenza dei sintomi sia per l'alto rischio di insorgenza di shock anafilattico. Infatti l’allergia alle arachidi è una patologia preoccupante, che inizia in tenera età, dura per tutta la vita e può essere letale; in realtà non si tratta solo di arachidi, ma anche di noccioline americane, i vari tipi di noci che crescono su albero, le noci stesse, le mandorle, le noci brasiliane e le nocciole, che possono provocare sintomi anche con un minimo contatto con la pelle o per inalazione. I sintomi possono essere meno gravi come sfoghi cutanei, nausea e mal di testa e a volte gonfiore della lingua e delle labbra o a quelli più critici come lo shock anafilattico; questo tipo di allergia ha un’incidenza sulla popolazione adulta intorno al 2% mentre nei bambini, si parla di un’incidenza che varia dal 3 al 7%, anche se, nella maggior parte dei casi, l’allergia viene superata con l’età scolare.
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Bambini -
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Scritto da Angela Messina
Martedì 31 Maggio 2011 09:57
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Un buona dormita, è risaputo, fa sempre bene, ma gli effetti non sono solo a breve termine, infatti secondo uno studio neozelandese svolto dall'Università di Otago pubblicato sul British Medical Journal, afferma che oltre a far diventare più alti i bambini, dormire le giuste ore durante l'età prescolare ridurrebbe il rischio che i bambini siano in sovrappeso. I ricercatori hanno scoperto che i bambini che dormivano in media meno di 11 ore a notte avevano avuto un aumento significativo del rischio di obesità a partire dai sette anni, anche se lo stile di vita era sano. Ai 244 bimbi posti in osservazione sono stati misurati il peso, l'altezza, l'indice di massa corporea (BMI) e la composizione corporea, ogni sei mesi a partire dalla età di 3-7, e analizzate anche la quantità abitudinaria di sonno, i livelli di attività fisica e la loro dieta, il livello di istruzione delle madri, il reddito e l'origine etnica. Lo studio, durato cinque anni, ha dimostrato che la mancanza di sonno può essere un fattore determinante nei livelli di obesità, forse anche più dell’attività fisica o della dieta.
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Concepimento -
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Scritto da Martina Paolucci
Martedì 31 Maggio 2011 09:45
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Sono diversi gli studi recenti che associano l'assunzione della pillola anticoncezionale con un livello alto della pressione sanguigna. Quello da cui mettono in guardia è che un' esposizione prolungata agli estrogeni contenuti nella pillola può causare ipertensione che, in casi gravi, può arrivare a causare problemi al cuore, infarti e ictus. Il problema, secondo i ricercatori americani che stanno portando avanti uno di questi studi, sta nella prolungata esposizione, dalla quale conseguiono livelli troppo alti di un composto chimico che genera stress, determinando l'innalzamento della pressione arteriosa. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul Journal of Physiology, e suggeriscono l'assunzione di antiossidanti che inibiscono la proliferazione di radicali liberi e riescono ad abbassare la pressione.
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Gravidanza -
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Scritto da Angela Messina
Martedì 31 Maggio 2011 09:38
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La depressione post partum non colpisce solo le mamme, ma a quanto pare anche i papà possono soffrirne. In un articolo precedente abbiamo parlato dei sintomi della gravidanza che colpiscono alcuni futuri papà, ma secondo l’Istituto per la paternità inglese, 1 padre su 10 è vittima della depressione, contro 1 mamma su 7. Il periodo in cui manifesta è tra i 3 e i 6 mesi di vita del bambino. Il motivo? Le responsabilità, gli ormoni, la mancanza di sonno e poi il fatto di vedere la propria compagna completamente presa nel suo nuovo ruolo. La depressione post-partum è una forma di disturbo nervoso che colpisce molte donne a partire dal 3° o 4° giorno seguente la gravidanza. La manifestazione dei sintomi si ha nel 70% delle madri, nei giorni immediatamente successivi al parto. I sintomi che caratterizzano la depressione post-partum sono: indolenza, affaticamento, esaurimento, disperazione, inappetenza, insonnia o sonno eccessivo, confusione, pianto, disinteresse per il bambino, paura di far male al bambino o a se stessa e improvvisi cambiamenti di umore.
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Benessere -
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Scritto da Martina Paolucci
Martedì 31 Maggio 2011 09:00
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Chi non ha mai sognato di poter amministrare il proprio cervello, esattamento come si riordina il proprio ufficio? Cercare tra i cataloghi, selezionare ed eliminare i ricordi spiacevoli, incorniciare quelli gioiosi e appaganti. Decidere cosa ci può far bene e cosa invece ci fa stare male potrebbe essere la soluzione di tanti casi di depressione e di malumore che, sempre più, si vedono tra le tante persone con cui siamo a contatto. Oggi l'Università di Montreal, con un progetto coordinato dalla Dott.ssa Marie-France Marin, fa sembrare questo sogno meno irraggiungibile, sempre più vicino all'avverarsi: da questo istituto, infatti, è stata avviata la sperimentazione di un nuovo farmaco che sembrerebbe essere in grado di cancellare i brutti ricordi dalla nostra mente, agendo sull'ormone dello stress.
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Scritto da Caterina Poni
Lunedì 30 Maggio 2011 17:15
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Continua a salire il numero di morti causate da Escherichia Coli. Al momento i decessi accertati sono 11, due settimane dopo il primo del 21 maggio. Al momento il numero di persone colpite dall'infezione ha raggiunto quota 1200 e, vista la rapidità della diffusione, non è da eslcudere che il numero aumenti ulteriormente. Le autorità, dopo aver identificato i cetrioli come responsabili dell'epidemia, hanno invitato i cittadini a non consumare l'ortaggio crudo, facendo comunque attenzione anche alle altre verdure. Fa sapere il Centro euroopeo di Stoccolma per la prevenzione e il controllo delle malattie che il batterio ha colpito anche Gran Bretagna, Danimarca, Svezia e Olanda, anche se nella maggior aprte dei casi sembra che gli individui colpiti siano persone di ritorno da viaggi in Germania. I cetrioli contaminati provengono dalla Spagna, per cui tutti i supermercati tedeschi hanno rimosso dai propri scaffali i prodotti importati dalla penisola iberica, mentre in Belgio e in Russia ne è stato annunciato il blocco delle importazioni. In Italia, primo sequestro preventivo.
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Scritto da Martina Paolucci
Lunedì 30 Maggio 2011 09:30
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Dopo l'expoit della dieta Dukan della quale si è avvalsa Kate Middleton per ritrovarsi in forma il giorno del suo fatidico sì, si fanno strada altri mille modi più o meno fai-da-te per non arrivare impreparate all'imminente (se non passata) prova costume. E sono sempre le vip che, quanto meno, mostrano di non mancare di originalità. L'ultima moda si chiama Baby Food Diet, e ha contagiato parecchie donne famose del calibro di Lady Gaga, Jennifer Aniston e Reese Witherspoon. A importarla da oltreoceano anche Cheryl Cole, cantante pop, che segue le orme delle più esperte americane. La creatrice della dieta è Tracy Anderson, la personal trainer di Madonna e di Gwyneth Paltrow, e prevede un solo pasto giornaliero compensato da mini spuntini a base di omogenizzati.
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