Mondo MAD -
Editoriali
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Scritto da Eva Forte
Martedì 14 Giugno 2011 12:25
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Il passaggio dal latte materno al latte vaccino è un passo che non tutte le mamme vivono con serenità, sapendo quali sono i valori nutrizionali diversi e avendo qualche dubbio sulla possibilità di allergie e intolleranze a un latte diverso da quello di mammà. Ma come rimarranno queste mamme alla notizia della nascita di Rosita ISA, la prima mucca clonata che da adulta produrrà latte materno come quello umano, di cui abbiamo parlato ieri? Ebbene sì, il 6 aprile in Argentina è venuta al mondo la prima mucca transgenica al mondo dotata di geni umani, così come ci comunicano dal National Institute of AgroBusiness Technology argentino. Il cucciolo di mucca clonato è il primo bovino nato al mondo che ha nel suo Dna i geni umani che contengono le proteine presenti nel latte materno. Un passo avanti che porterà una migliore alternativa al latte artificiale o un'aberrazione genetica? Oggi vogliamo parlarne con voi.
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Benessere -
Alimentazione
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Scritto da Martina Paolucci
Martedì 14 Giugno 2011 09:30
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I tanti stimatori del vino possono tirare un (ulteriore) sospiro di sollievo: una nuova ricerca tutta italiana dimostra che il vino non solo fa buon sangue, ma fa anche bene alla linea. La ricerca dal titolo "The Mediterranean diet: a cultural journey", pubblicata su The Lancet, spiega che all'astenersi completamente dall'assunzione di vino è preferibile bere un po', ovviamente con moderazione. Soprattutto in periodo di ristrettezze alimentari indotte dalla volontà di far del bene al proprio corpo. I risultati che i ricercatori Roberto Ferrari e Claudio Rapezzi, che hanno guidato lo studio, tengono a sottolineare è che chi preferisce un buon bicchiere di vino alla birra può essere facilitato nel seguire i dettami della dieta mediterranea, aiutando a ritrovare la propria forma e dimenticando la parola "rinuncia".
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Bambini -
Articoli
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Scritto da Martina Paolucci
Martedì 14 Giugno 2011 09:00
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I cani sono i migliori amici dell'uomo, e i gatti la migliore compagnia. E se fossero anche "utili" a proteggere i bambini da insidiose allergie? Quanto emerge da uno studio pubblicato dalla rivista Clinical & Experimental Allergy è che la convivenza delle famiglie con gli animali domestici può evitare lo sviluppo di allergie nei bambini e futuri adulti. I ricercatori hanno studiato un gruppo di bambini fino al loro ingresso nell'età adulta, monitorandone le condizioni cliniche e registrando la presenza di animali domestici tra le mura casalinghe. I risultati sono stati soddisfacenti ma soprattutto sorprendenti: l'esposizione al pelo di un animale domestico durante il primo anno di vita sembrerebbe essere tanto temuta quanto fondamentale per uno sviluppo sano, in salute e senza alcun problema di allergia.
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Bambini -
Articoli
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Scritto da Angela Messina
Lunedì 13 Giugno 2011 13:43
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I bambini andrebbero sempre protetti e meriterebbero un'infanzia priva di fatica e pensieri, ma, come ci mostra Save the children in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, 115 milioni di bambini sono coinvolti in lavori rischiosi nel mondo. Il fenomeno riguarda nella maggioranza dei casi gli adolescenti fra i 15 e i 17 anni, ma sono tanti anche i bambini piccoli, a partire da 5 anni, che fanno parte delle schiere di minori che lavorano. Quasi un terzo del totale sono bambine. La maggior parte di coloro che compiono lavori pericolosi lo fa nell'ambito agricolo (59%), seguito da quello dei servizi (30%, prevalentemente come domestici o per strada) e dall'industria (11%). Benché la maggioranza di essi si concentri in Asia, coloro che compiono lavori più rischiosi vivono per la maggior parte nell'Africa sub sahariana. Questi dati però non ci devono far pensare che nel nostro paese non esiste il lavoro minorile, perchè in Italia il lavoro minorile è invisibile o trascurato nelle statistiche ufficiali, ma è ben visibile sulle strade delle nostre città. Benchè le rilevazioni ufficiali si fermino al 2002 , le ultime stime disponibili parlano di circa 500.000 minori coinvolti nel nostro paese in attività lavorative di vario tipo.
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Benessere -
Alimentazione
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Scritto da Giorgia Marchesi
Lunedì 13 Giugno 2011 13:22
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Nonostante la crisi gli italiani si avvicinano sempre più ai prodotti naturali ed è boom del del biologico, come certificano i dati relativi alle vendite, che trae senz’altro origine da un cambiamento culturale: diventa sempre più necessario conciliare anche durante i pasti l’esigenza di sentirsi bene con il contesto circostante. I dati incrociati di Cia (Confederazione italiana agricoltori), Istat e Ismea dicono che oltre il 50% dei consumatori italiani è disposto a spendere un po' di più per salvaguardare la propria salute: in tal senso, si consolida il connubio che si viene a creare tra benessere e bologico. Un italiano su 3 ha iniziato ad acquistare con regolarità i prodotti biologici e confermano tale tendenza anche i numeri del primo trimestre 2011. La spesa per il biologico è di oltre 3 miliardi di euro, il consumo di prodotti biologici confezionati è cresciuto del 13% rispetto ai primi 3 mesi. Si tratta di una vera e propria inversione di tendenza rispetto a quando erano i surgelati – comodi, veloci, adatti agli orari e ai ritmi sempre più frenetici e meno canonici – a riempire i carrelli dei supermercati: gli italiani hanno cominciato a fare selezione sulla spesa, legittimando in maniera diretta la leadership europea per numero di operatori certificati impegnati nella filiera dell'agricoltura biologica (45.509 a inizio 2010) e per ettari di superficie coltivati biologicamente (1.106.684, con una crescita del 10%: dati del Sinab-Sistema di informazione nazionale sull'agricoltura biologica).
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Mondo MAD -
News
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Scritto da Martina Paolucci
Lunedì 13 Giugno 2011 10:25
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Nata in Argentina, Rosita è una mucca apparentemente come tutte le altre. Ma in realtà non lo è affatto: è stata clonata e, soprattutto, è stata "costruita" appositamente per produrre latte identico a quello materno. La mucca è stata cresciuta e presentata al mondo dal National Institute of Agrobusiness Technology, il laboratorio argentino che ha dato vita a questo progetto. Rosita è nata il 6 aprile con un parto cesareo. La neonata, infatti, pesava 45 kg, il doppio del peso normale di un bovino alla nascita. " La mucca clonata si chiama Rosita", hanno annunciato dal laboratorio, " e quando sarà adulta produrrà latte simile a quello materno umano".
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Donna -
Articoli
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Scritto da Angela Messina
Lunedì 13 Giugno 2011 10:07
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Negli ultimi anni fra i giovani impazza la moda del piercing e del tatuaggio. Per inserire un piercing o fare un tatuaggio, ormai in qualsiasi zona del corpo, alcuni giovani si rivolgono a degli esperti nel campo, che lavorano in ambienti sterili, puliti, e con attrezzature adatte, ma la maggior parte dei ragazzi, invece, (soprattutto i piercing) se li fanno da soli, rischiando e andando incontro a dei problemi, anche gravi. Un terzo dei ragazzi che portano il piercing si trova a dover fare i conti con complicazioni di qualche natura. L'ha fatto presente Mauro Paradisi, specialista in dermatologia pediatrica, nel corso del congresso della Società italiana pediatria a Milano. L'indagine è stata condotta su un campione molto significativo, circa 9mila studenti, facendo emergere che 1 giovane su 3 ha un piercing mentre 1 su 4 è tatuato. Il dato che però fa preoccupare, è che circa il 30% degli individui che decidono di mettersi piercing apparentemente innocui, registrano successivamente infezioni e complicazioni e un ragazzo su 100 finisce in ospedale. Anche sul fronte dei tatuaggi ci sono problemi, perché secondo l'indagine il 50% di coloro che svolgono questa professione nel nostro paese, lo fa senza nessun rispetto per le norme vigenti imposte dall'Istituto Superiore di Sanità, ha accusato Paradisi. Da qui provengono ulteriori rischi per la salute e l'incolulmità di chi si sottopone a questo genere di interventi.
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Benessere -
Articoli
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Scritto da Angela Messina
Lunedì 13 Giugno 2011 09:43
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Gli italiani sono consapevoli che prendere il sole senza protezioni fa male, ma nonostante questo 4 italiani su 10 si espongono alle radiazioni solari senza proteggere la pelle. Secondo gli esperti non si fa abbastanza per informare le persone sui rischi reali di questi comportamenti. In realtà, l'indagine mostra che la consapevolezza che esporsi troppo al sole non fa bene alla salute, è cresciuta; ma in realtà negli ultimi dieci anni i comportamenti non sono cambiati di una virgola. Il 60% dei lavoratori all'aperto, ad esempio, non usa protezione, nonostante sia più a rischio, perché pensa di avere la pelle robusta. Inoltre, pochissimi considerano pericoloso il sole se non stanno su una spiaggia: meno di un terzo degli italiani si protegge quando fa giardinaggio, gite in bici, o sport all'aria aperta. Il dato positivo è che le mamme sono molto consapevoli, quasi tutte usano solari per i loro figli, impiegando prodotti con fattori elevati.
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