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Anche i papà possono soffrire di depressione post partum |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Angela Messina Martedì 31 Maggio 2011 09:38 |
La depressione post partum non colpisce solo le mamme, ma a quanto pare anche i papà possono soffrirne. In un articolo precedente abbiamo parlato dei sintomi della gravidanza che colpiscono alcuni futuri papà, ma secondo l’Istituto per la paternità inglese, 1 padre su 10 è vittima della depressione, contro 1 mamma su 7. Il periodo in cui manifesta è tra i 3 e i 6 mesi di vita del bambino. Il motivo? Le responsabilità, gli ormoni, la mancanza di sonno e poi il fatto di vedere la propria compagna completamente presa nel suo nuovo ruolo.
La depressione post-partum è una forma di disturbo nervoso che colpisce molte donne a partire dal 3° o 4° giorno seguente la gravidanza. La manifestazione dei sintomi si ha nel 70% delle madri, nei giorni immediatamente successivi al parto. I sintomi che caratterizzano la depressione post-partum sono: indolenza, affaticamento, esaurimento, disperazione, inappetenza, insonnia o sonno eccessivo, confusione, pianto, disinteresse per il bambino, paura di far male al bambino o a se stessa e improvvisi cambiamenti di umore. Perchè questo accade? Molte donne terminano il periodo di maternità e per questo sono costrette a tornare a lavoro. I turni per occuparsi del bebè vengono dunque condivisi con il partner. Il neo papà dunque diventa irascibile e depresso a causa della troppa responsabilità, della perdita d’attenzione e della mancanza di sonno. Gli uomini dunque si trovano all’improvviso dinanzi a una realtà che li sconvolge. Con la nascita del bambino si rendono conto realmente di esser diventati papà. Questo status, spesso seguito anche da stress coniugale, li rende facili prede della depressione. La depressione però può essere superata anche grazie all'aiuto del parftner. stabilendo dei turni per la gestione del bambino, permettendo all'altro genitore di riposarsi e così superare questo felice e complicato momento. Ma la depressione paterna può iniziare già durante la gravidanza quando anche la relazione con la partner cambia. I padri si sono sentono lasciati da parte visto che è la donna a stare al centro dell’attenzione. A questo si aggiunge che una volta nato il bambino, le donne sentono di saper fare meglio le cose, come cambiare i pannolini o dargli da mangiare. E spesso criticano i mariti di cui prendono il posto non pensando che così minano la loro sicurezza. Il risultato è che il marito smetterà di offrire il suo aiuto, e nella coppia ci sarà risentimento e assenza di comunicazione. I due sessi reagiscono diversamente alla depressione. Gli uomini tendono a bere troppo, autocurarsi e avere altre relazioni, mentre le donne tendono a interiorizzare. Dunque si rivela importante coinvolgere i futuri papà da subito, facendoli partecipare alle visite pre-natali e curarli come le donne. |
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