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Scritto da Maria Rea
Martedì 01 Aprile 2014 19:30
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Una donna incinta ad un'i ndagine prenatale chiede due cose: che non sia rischiosa e il risultato sia certo. La certezza però la assicurano solo degli esami invasivi, i quali hanno un rischio di aborto che va dallo 0,3% in mani esperte fino all’1%. Per questo, da anni, lo sforzo della scienza è di mettere a punto un test non invasivo. Il più promettente, il Nipt (non invasive prenatal test) si basa sulla ricerca del Dna fetale nel sangue materno, ma i risultati sono considerati ancora parziali dalle maggiori società scientifiche, che ne sconsigliano l’utilizzo come test generalizzato.
Come sostiene Claudio Giorlandino, segretario Si-Dip e direttore sanitario di una realtà privata: "Il test sul Dna fetale si fa da tempo, noi stessi lo offriamo, pur senza consigliarlo. Perché ha ancora troppi errori, visto che il Dna esaminato è quello placentare, e i risultati non sono certi. C’è anche un rischio etico: nonostante il test dia molti falsi positivi, può accadere che una donna con risultato positivo per trisomia 21 decida di abortire senza confermare la diagnosi con amniocentesi, come previsto dalla consulenza genetica. E poi, che senso ha un esame che individua al massimo le trisomie, quando amnio e villocentesi identificano migliaia di patologie genetiche e cromosomiche?"
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Scritto da Letizia Perugia
Martedì 01 Aprile 2014 13:23
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Sembra che le bugie siano contagiose per i più piccoli: i bambini a cui si mente sono più portati a mentire a loro volta, dire la verità a un bugiardo sembra diventare per i bambini poco importante, secondo i ricercatori dell'Università di San Diego.
La ricerca è stata realizzata su un campione di 187 bimbi tra i 3 e i 7 anni ed è stata pubblicata su "Developmental Science", durante la sperimentazione alla metà dei piccoli è stato detto che un gigantesco piatto di caramelle si trovava nella stanza accanto, per poi ammettere che si trattava di una bugia.
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Scritto da Tatta Bis
Martedì 01 Aprile 2014 12:01
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Secondo gli ultimi dati del Centers for disease control and prevention (Cdc), nel 2010 negli Stati Uniti un bambino ogni 68 è nato affetto da Disturbi dello spettro autistico (Dsa): questa malattia comprende un insieme di patologie o sindromi più o meno gravi legate all’autismo.
Inoltre i Disturbi dello spettro autistico sono in aumento del 30% rispetto a due anni prima quando l’incidenza era di 1 ogni 88, in Italia ne soffrono circa 600.000 persone. La patologia è largamente più diffusa nel sesso maschile, secondo i dati della ricerca Usa appena diffusa, è autistico 1 bambino su 42 e 1 bambina su 189.
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Scritto da Eva Forte
Martedì 01 Aprile 2014 11:43
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Non so se vi è mai capitato di vedere sulle macchine gli adesivi della famiglia, in genere sul vetro posteriore. L'idea è veramente carina e a realizzarla ci ha pensato Adesivifamiglia.it. Se cominciate a navigare dentro il loro sito (link negli approfondimenti a fine articolo) vi perderete tra i tanti prodotti personalizzabili e veramente originali. Gli adesivi in primis, da poter personalizzare con i nomi della famiglia e la scelta dei personaggi da inserire: mamma, papà, figlio, figlia di varie età, nonni, animali, tutti in varie posizioni e caratterizzazioni... insomma non manca nessuno!!!
Un altro prodotto che ci è piaciuto molto sono i braccialetti e le collanine con i ciondoli da personalizzare con i nomi dei figli, abinati a un pendaglio a forma di bambino o di bambina. Molto belli anche per fare il regalo a una neo mamma!
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Scritto da Maria Rea
Lunedì 31 Marzo 2014 18:46
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E' alto il numero di bambini che in Italia muore per soffocamento. Si contano 50 vittime ogni anno, di cui 30 al di sotto dei 4 anni. Secondo i dati ufficiali dell'Istat, infatti, il 27% delle morti classificate come "accidentali" nei bambini da 0 a 4 anni avviene per soffocamento causato da inalazione di cibo o di corpi estranei.
Passando nelle fasce d'età 5-9 anni e 10-14 anni la percentuale di morti per soffocamento diminuisce progressivamente (11,5% e 4,7%), ma rimane comunque tra le più significative tra le cause accidentali. Nella fascia di età tra 0 e 4 anni, l'inalazione di corpi estranei è la seconda causa di morte accidentale dopo gli incidenti stradali.
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