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Scritto da Letizia Perugia
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Venerdì 15 Maggio 2015 14:49 |
Nel 2011 solo al 20% delle partorienti è stato "concesso" di dare alla luce il proprio bambino in maniera indolore attraverso l'epidurale. In questi anni la tendenza non è stata invertita e lo rivela un'indagine della Società italiana di anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva (Siaarti), secondo i dati, in Italia il 41% dei punti nascita, anche non necessariamente h24, pratica l'analgesia peridurale per il travaglio-parto.
La parola "analgesia" deriva dal greco e vuoi dire "senza dolore", con il termine di "partoanalgesìa" intendiamo una pratica medica che permette di partorire in modo naturale evitando il dolore. L'analgesia nel travaglio di parto (partoanalgesia) si ottiene con una tecnica che viene chiamata analgesia epidurale oppure analgesia peridurale.
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Scritto da Mary
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Martedì 12 Maggio 2015 15:15 |
Lo squillo di un cellulare vicino fa scuotere la testa al feto; vibrazioni e suonerie dunque interrompono e agitano il sonno del bimbo che è ancora nella pancione. A confermarlo è una ricerca condotta su 28 donne medico incinta dai ginecologi del Wyckoff Heights Medical Center di New York City. I risultati dell'osservazione verranno presentati al congresso nazionale dell'American College of Obstetricians and Gynecologists in corso a San Francisco in questi giorni.
Come spiega Boris Petrikovsky, a capo dello studio: "Quando i cellulari sono tenuti in prossimità della testa dei feti i suoni, e probabilmente anche le vibrazioni, causano un vero e proprio riflesso di spavento sul volto del bebè che interrompe e disturba il normale ciclo di riposo. Del resto, chi vorrebbe essere svegliato dai continui trilli di un telefonino?"
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Ultimo aggiornamento Martedì 12 Maggio 2015 15:40 |
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Scritto da Letizia Perugia
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Lunedì 11 Maggio 2015 16:54 |
Una delle complicazioni più comuni in gravidanza è l'interruzione spontanea e riguarda il 15-20% dei casi, ma su questa condizione sono diffuse informazioni sbagliate e pregiudizi che portano coloro che l'hanno vissuta a non parlarne e soffrire in solitudine.
Emerge da uno studio condotto dal professor Zev Williams, direttore del Programma per l’aborto spontaneo precoce e ricorrente dell’Albert Einstein College of Medicine e del Montefiore Health System di New York, pubblicato sulla rivista "Obstetrics & Ginecology" e condotto su un migliaio di donne e uomini di età compresa tra 18 e 69 anni.
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Scritto da Letizia Perugia
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Lunedì 11 Maggio 2015 16:32 |
Come ogni anno, anche nel 2015, il Ministero della Salute ha avviato una Campagna di promozione dell’allattamento al seno: servirà a diffondere maggiore consapevolezza sull'importanza di questa pratica, il dicastero ha realizzato una guida scaricabile online, con dei consigli per le neomamme.
Sul portale del Ministero, si legge che il latte materno è considerato il miglior alimento per i bambini, facilmente digeribile e contiene tutti i nutrienti nelle giuste proporzioni necessari alla crescita e allo sviluppo del neonato, contiene anticorpi e altri fattori protettivi che aiutano il bambino a combattere le infezioni.
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Scritto da Maria Rea
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Lunedì 11 Maggio 2015 11:30 |
Che il fumo in gravidanza faccia male non è certo una novità. Si sa infatti che provoca un maggior rischio di basso peso alla nascita, aborto spontaneo e complicazioni durante la gravidanza. Ora si parla anche di un ritardo nello sviluppo del sistema nervoso. La nicotina, passando la placenta, influisce proprio sul suo sistema nervoso in formazione, mentre il monossido di carbonio riduce l’apporto di ossigeno.
Come sostiene uno studio della Durham University (Regno Unito), una “traccia” degli effetti nocivi del fumo sulla salute del nascituro è data dai movimenti fetali nel pancione. I ricercatori, sottoponendo a ecografia in 4 D diverse future mamme in visita presso un ospedale inglese, hanno scoperto che i figli delle donne che fumavano in media 14 sigarette al giorno si muovevano più degli altri.
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Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Maggio 2015 10:26 |
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Scritto da Maria Rea
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Lunedì 04 Maggio 2015 10:29 |
La tecnologia ci accompagna ormai in ogni esperienza di vita; nemmeno la gravidanza rappresenta un'eccezione. Anzi, diverse sono le app che gli esperti del settore hanno sviluppato per accompagnare le donne in dolce attesa nei mesi della gestazione e nel periodo successivo. Parliamo di iMamma, sviluppata da OBScience e pensata non soltanto per le donne in dolce attesa, ma anche per i loro medici e per chi, invece, sta cercando di avere un figlio.
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Ultimo aggiornamento Lunedì 04 Maggio 2015 09:49 |
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Scritto da Mary
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Giovedì 23 Aprile 2015 10:00 |
La vaginite da Candida è un disturbo molto diffuso causato dalla Candida albicans, un fungo che normalmente si trova a livello vaginale sotto forma di spora, senza intaccare la microflora vaginale. In presenza di alcuni fattori come le terapie antibiotiche e/o cortisoniche, le difese immunitarie basse e la gravidanza, le proporzioni di tale fungo si alterano ed ecco, che compare l'infezione con i suoi sintomi classici: prurito, arrossamento e secrezioni dense simili a ricotta.
Una donna in gravidanza su tre soffre di candosi, specie durante il terzo trimestre e durante l’estate, quando la temperatura si alza: accade perché le future mamme producono una quantità maggiore di muco vaginale e questo, combinato agli alti livelli di estrogeni, crea l’ambiente ideale per la proliferazione batterica.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 22 Aprile 2015 19:14 |
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