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Scritto da Martina Paolucci
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Martedì 07 Giugno 2011 09:15 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_Mare_logo.gif) Nuovo monito arriva dagli ambienti sanitari in merito all'esposizione al sole e ai modi corretti con cui affrontare la tintarella estiva. L'attenzione va a focalizzarsi sulle creme solari, insufficienti a proteggere completamente la nostra pelle da melanomi. Addirittura, potrebbero risultare controproducenti per la nostra salute. A esprimersi è il direttore del Dipartimento di Oncologia e Immunoterpia del Policlinico di Siena, Michele Maio, relatore al Congresso della American Society of Clinical Oncology (Asco) che ha sottolineato, nuovamente, la necessità di esporsi al sole con assoluta cautela, onde evitare patologie della pelle e tumori dovuti alla penetrazione dei raggi del sole. Purtroppo, sottotinea Maio, l'età in cui i melanomi si presentano sta scendendo in modo drastico e, spesso, i melanomi vanno ricondotti a " ustioni da sole ripetute in età adolescenziale, che aumentano notevolmente il rischio di sviluppare questa forma di cancro in età adulta".
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Scritto da Angela Messina
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Martedì 07 Giugno 2011 09:07 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_e.coli.jpg) Sembrava che finalmente si fosse trovato il colpevole dell'epidemia di E.Coli che ha messo in allarme tutta Europa, e non solo, nelle ultime settimane: i germogli di soia, ma a quanto pare, in seguito ai test eseguiti, sembrerebbe che nemmeno questi siano i colpevoli! Il ministero dell'Agricoltura della Bassa Sassonia, in Germania, ha reso noto che i test preliminari effettuati su 23 vegetali, inclusa la soia, non hanno confermato i sospetti. Intanto, secondo l'ultimo bollettino del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, le vittime del batterio killer sono salite a 24 e le infezioni sono arrivate a oltre 2.300 in tutta Europa. Le analisi sono state eseguite su 23 dei 40 campioni di germogli di vegetali sequestrati nell'azienda del villaggio Bienenbuettel, fino a ieri il principale indiziato dell'epidemia. La ricerca dell'origine dell'infezione dovrà quindi proseguire in altre direzioni. Sono risultati negativi anche altri otto test realizzati ad Amburgo. Tuttavia, aggiungono le autorità, la nuova pista non è ancora completamente scartata. In generale le ricerche della fonte dell'infezione sono difficili anche perchè sono già passate diverse settimane dallo scoppio dell'epidemia.
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Scritto da Martina Paolucci
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Lunedì 06 Giugno 2011 11:00 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_airc_loghino.gif) A chi adduce motivazioni economiche e ambientali di tutto rispetto alla necessità di avviare un programma nucleare nel giro di poco tempo, gli oncologi ribattono sostenendo che una scelta del genere potrebbe nuocere gravemente alla salute della popolazione. Dagli Stati Uniti, dove è in corso il Congresso mondiale dell'Asco (American Society of Clinical Oncology), l'Associazione Italiana Oncologia Medica (AIOM) esprime la posizione in merito alla questione attualmente più dibattuta soprattutto in vista del prossimo referendum popolare. Carmelo Iacono, presidente dell'AIOM, afferma che “ non esiste nulla di più cancerogeno delle radiazioni nucleari. Le centrali nucleari non sono controllabili, pensiamo a Fukushima, lasciamole stare e puntiamo su energie alternative, poco inquinanti e che non presentano grandi rischi per la salute globale”. Iacono motiva l'affermazione aggiungendo che le conseguenze vanno a pregiudicare la salute non solo di chi vive nelle vicinanze degli impianti nucleari ma, indirettamente, di un numero molto pià ampio di persone. Non tutti, però, condividono questa informazione: Umberto Veronesi sostiene il nucleare e parla di sicurezza e rischi limitati.
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Scritto da Angela Messina
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Venerdì 03 Giugno 2011 11:13 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_e.coli.jpg) Da giorni non si parla d'altro ma la situazione dei contagi e delle morti avvenute in Germania, in seguito ad infezione del batterio E.Coli sembra non migliorare; le notizie non sono per niente incoraggianti e ormai la psicosi fra la gente si diffonde sempre più. Per l 'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è una variante nuova, estremamente contagiosa e tossica il ceppo di Escherichia Coli che si è scatenato ad Amburgo e che finora ha ucciso 18 persone, di cui 17 in Germania e una in Svezia, e rischia di provocare nuove tensioni commerciali in Europa. Secondo gli esperti, la nuova variante del batterio E.coli, che finora ha provocato la morte di almeno 17 persone in Europa, potrebbe essere la più letale della storia. La scoperta è stata fatta da scienziati cinesi del Genomics Institute di Pechino che hanno effettuato esami da campioni provenienti dalla Germania. Un dato che da solo dimostra come quello del batterio-killer sia caso che preoccupa le autorità sanitarie di tutto il mondo.
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Scritto da Martina Paolucci
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Venerdì 03 Giugno 2011 10:00 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_savethechildren.gif) Il 5 giugno ricorre l'anniversario, se così può essere definito, dell'annuncio dei primi casi di una malattia particolare, sospetta, insorta in 5 ragazzi di Los Angeles e New York. Trent'anni fa, nel 1981, nessuno probabilmente poteva immaginare quante persone quella malattia avrebbe ucciso nel futuro. Oggi, il rapporto "Opportunità nella crisi: prevenire l'HIV dalla prima adolescenza alla giovane età adulta" pubblicato da Unicef, Unaids, Unfpa, Organizzazione Internazionale per il Lavoro, Organizzazione Mondiale della Sanità e Banca Mondiale, spiega che sono 2500 i giovani che, ogni giorno, contraggono l'AIDS. Ad essere più a rischio sono le giovani donne e le adolescenti a causa, si legge dal rapporto, " sia della loro vulnerabilità a livello biologico sia della disuguaglianza e dell'esclusione che patiscono a livello sociale". Il Direttore generale dell'Unicef, Anthony Lake, accusa " negligenze, esclusione e violazione che non si verificano all'insaputa di famiglie, comunità e leader politici e sociali" del contagio tra i giovani. Questo a sostegno del fatto che, innanzitutto, qualcosa deve essere fatto dalle istituzioni che si occupano della formazione e dell'informazione dei giovani e degli adolescenti.
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