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Scritto da Angela Messina
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Venerdì 08 Luglio 2011 08:15 |
Dopo varie incriminazioni e conseguenti smentite, sembrerebbe che alla fine si sia trovata l'origine del batterio killer in un lotto di semi importato dall'Egitto da un'azienda tedesca. Sembrerebbe anche che altri lotti di fieno greco importati dall'Egitto nel periodo dal 2009 al 2011 potrebbero essere implicati. In particolare la partita di semi del 2009 sembra essere legata ai casi in Francia, mentre si ritiene che quella del 2010 sia legata ai casi in Germania. La certezza però non c'è, infatti l'Efsa, nella nota che ha diramato, afferma che c'è ancora molta incertezza sul fatto che questa possa essere veramente la causa comune di tutte le infezioni, poiché attualmente non ci sono risultati positivi di test batteriologici e quindi le analisi continuano. Intanto alla luce dei fatti la Commissione europea ha fermato le importazioni di semi e di germogli dall’Egitto fino al prossimo ottobre, mentre l'organismo di quarantena del ministero dell'agricoltura egiziano ha smentito che sia uno stock di semi di fieno greco egiziano ad avere causato l'infezione di E.coli nell'Unione europea.
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Scritto da Martina Paolucci
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Giovedì 07 Luglio 2011 14:35 |
Di certo non è il succo che sognavate di bere per rifocillarvi dalle calde giornate estive, ma dopo aver acquisito la consapevolezza di quanto può far bene, magari cambierete idea e avrete anche una certa voglia di...succo di barbabietola. Questa bevanda purpurea, infatti, a quanto dicono i ricercatori inglesi dell'Università di Exeter, contiene nitrati che sarebbero in grado di migliorare le performance atletiche di chi li ingerisce. La ricerca inglese è stata condotta su nove ciclisti professionisti, cronometrati mentre percorrevano 4 e 16 km, naturalmente, in bicicletta. Lo studio è stato pubblicato su Medicine and Science in Sport and Exercise.
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Scritto da Angela Messina
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Giovedì 07 Luglio 2011 14:13 |
L 'inquinamento atmosferico non nuoce solo a cuore e polmoni, ma fa male anche al cervello e può essere responsabile dello sviluppo di depressione, deficit di apprendimento e problemi di memoria. A sostenerlo è uno studio pubblicato su Molecular Psychiatry dai ricercatori della Ohio State University, negli Usa, da cui emerge che le polveri sottili potrebbero causare, a lungo termine, cambiamenti reali nella struttura cerebrale. Lo studio ha evidenziato come il team di ricercatori, guidati dalla dott. Laura Fonken, dopo aver sottoposto dei topi ad aria inquinata da polveri prodotte da automobili e macchine industriali per cinque volte alla settimana, sei ore al giorno nell’arco di dieci mesi avrebbero presentato i disturbi sopra citati: comportamenti più ansiosi e depressivi e peggiori livelli di apprendimento e di memoria. Al contrario un altro gruppo di topi rimasti in un ambiente con aria sana sarebbero rimasti in ottima salute.
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Scritto da Angela Messina
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Giovedì 07 Luglio 2011 13:50 |
Il rapporto nazionale Osmed redatto dall’Istituto superiore di sanità (Iss), in collaborazione con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) dimostra che in Italia i bambini sono i soggetti che assumono più farmaci, seguiti dagli anziani. Otto bimbi su dieci ricevono in un anno almeno una prescrizione dal dottore, in particolare di antibiotici e antiasmatici. Una tendenza che si mantiene stabile fino alle soglie dell’adolescenza: nella fascia di età tra 0 e 14 anni, infatti, tra il 60 e l’80 per cento dei giovanissimi assume farmaci. Quando i bambini arrivano in età adolescenziale, il consumo inizia a diminuire, un po’ perché le ansie dei genitori si placano, ma anche perché il fisico si fa più robusto e forte. Tra 25 e i 34 anni, la dose di medicinali raggiunge il suo minimo: è mediamente 17 volte inferiore rispetto a chi ha più di 75 anni; quasi il 100% degli anziani assume medicine, spesso per via di patologie croniche, come il diabete o l’ipertensione. Le donne hanno un consumo del 10 per cento più alto rispetto agli uomini, soprattutto nell'uso degli antidepressivi, negli antianemici e nei bisfosfonati (osteoporosi). Gennaio e maggio sono i mesi che fanno registrare il picco delle prescrizioni; agosto ne segnala il limite inferiore.
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Scritto da Martina Paolucci
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Mercoledì 06 Luglio 2011 17:44 |
Da lunghe ricerche e ripetuti studi clinici effettuati in tutto il mondo, arriva finalmente in Italia il dentrificio rivoluzionario per chi soffre di denti sensibili: Colgate Sensitive Pro-Sollievo. La sua formula innovativa è stata appositamente creata per garantire rapido e duraturo sollievo in bocca. Grazie alla tecnologia Pro-Argin, il dentifricio riesce a svolgere la funzione di un vero e proprio "tappo" di protezione in grado di occludere i tubuli dentinali che, non protetti da smalto o dalle gengive, causano spiacevoli sensazioni o dolori a contatto con caldo, freddo, aria o pressione. La sensibilità dentale, più comunemente nota come "denti sensibili", è un disturbo di natura soggettiva, causato principalmente dall' accumulo di placca o da patologie dentali parodontali. Nel mondo interessa 6 persone su 10, con un percentuale lievemente più alta tra le donne.
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