Le donne preferiscono gli uomini alti, piuttosto che bassi, ed esiste un motivo scientifico per questa propensione. A dimostrarlo sono gli scienziati. I maschi tendono invece a fare il contrario nei confronti della scelta di una compagna femmina. Gli scienziati dell'Università dello Utah, hanno cercato una spiegazione scientifica al perché le donne preferirebbero gli uomini alti, piuttosto che quelli più bassi.

La spiegazione viene da lontano: ha un precedente che risale agli albori dell'umanità quando il progenitore dell'essere umano camminava a quattro zampe. Poi, un giorno, decide di alzarsi restando in piedi sulle due gambe. Questa posizione, secondo gli antropologi, ha fornito un vantaggio agli umani, rispetto agli altri animali e in particolare nelle situazioni di lotta o combattimento.

I ricercatori del Gettysburg College in Pennsylvania con uno studio pubblicato sull'ultimo numero di PLos One hanno dimostrato che inconsciamente, gli uomini percepiscono l'età di una donna misurando il contrasto, la differenza cromatica fra tre punti focali del viso: occhi, sopracciglia e labbra, con la pelle immediatamente circostante a queste aree. La pelle infatti, con gli anni, subisce dei cambiamenti come spiega Richard Russell, psicologo del Gettysburg College e direttore dell'indagine svolta insieme al centro di ricerca sulla pelle della casa cosmetica Chanel di Neuilly-sur-Seine, in Francia, su 289 volti femminili di età compresa tra 20 e 70 anni.

Per dimostrare meno anni bisogna quindi osservare e curare il proprio viso, nel contrasto cromatico fra tre zone specifiche, occhi, labbra e sopracciglia risiede il segreto del fascino femminile perchè qui si concentra lo sguardo degli altri nel giudicare l'età. La pelle con gli anni tende al giallo, al verde ed al blu in aree diverse e più queste differenze cromatiche rispetto ai tre punti focali del volto cambiano e più il viso viene ritenuto agee.

Gli scienziati hanno scoperto come prevedere quale sarà l'ultimo periodo mestruale di una donna prima della menopausa: un modo per prevenire anche le diverse patologie e sindromi associate a questo periodo della vita della donna. Gli scienziati sono quelli della David Geffen School of Medicine presso la UCLA. Per la dottoressa Gail Greendale e colleghi dell'Università della California a Los Angeles, il poter prevedere quale sarà l'ultimo ciclo o periodo mestruale di una donna, può servire allo scopo di attuare le strategie di prevenzione e trattamento delle possibili patologie e sindromi che sono associate generalmente alla menopausa.

Una di queste patologie è  la perdita di densità minerale ossea (che è spesso preludio dell'osteoporosi) inizia già un anno prima del periodo che precede la menopausa. Greendale e colleghi hanno creato il loro modello di predizione usando l'età della donna, i modelli di sanguinamento mestruale e le misure dei livelli ormonali. Attraverso questi dati, gli autori ritengono sia possibile stimare la quantità di tempo rimanente prima di raggiungere la menopausa. Le informazioni utilizzate dai ricercatori sono state raccolte annualmente per un periodo di 11 anni e hanno riguardato 554 donne di vari Paesi.

Arrivano anche in Italia le nuove palestre riservate alle donne: niente uomini, niente specchi. Questo è il claim di Activeline, l'ultimo arrivato tra i network di palestre per sole donne, che stanno riscuotendo grande consenso. In Italia la catena Curves ha già aperto 22 centri e altri pionieri hanno allestito palestre al femminile, luoghi dove signore di tutte le età e di tutte le taglie possono allenarsi e sudare senza sguardi indiscreti.

Al centro di questo successo c'è la privacy, ma non è tutto: cambiano il tipo di allenamento, i macchinari, il personale e gli obiettivi. Alle signore non interessa, oppure interessa meno, esibire muscoli da primato, basta tonificare, tenersi in forma, perdere l'adipe accumulato. Gli attrezzi hanno dimensioni e contrappesi diversi, l'esercizio aerobico è presente ma perde d'importanza rispetto a quello isometrico, le tecniche dolci e il relax, dallo yoga all'acquagym, salgono in classifica rispetto alle flessioni e ai saltelli. Le allenatrici, sono in grado di capire tutto o quasi: i giorni più difficili e gli sbalzi ormonali, la tragedia di un chilo in più sulla bilancia e l'ansia della prova costume.

Non siamo sicuri di quanto spesso in realtà Kate Middleton prenda la metropolitana di Londra , ma almeno ora non dovrà combattere per un posto: un gruppo di dipendenti della metropolitana, molto attenti, si sono riuniti mercoledì per presentare alla Duchessa di Cambridge in stato di gravidanza una spilla con scritto "Baby on Board" che chiede ai pendolari di lasciarle il posto.

Kate si è mostrata molto divertita per l'idea e ha promesso che lo indosserà anche in casa. Ricordiamo che era presente alla stazione per l'anniversario della subway.

La nuova "tendenza" sembra essere la chirurgia estetica intima ed era stata portata avanti dal vero o presunto intervento di "ball ironing" di George Clooney, ma è ora confermata dall'Associazione Italiana di chirurgia plastica estetica (Aicpe). Nel 2012 gli interventi di questo tipo sono aumentati del 24% rispetto al 2011, con un picco soprattutto nelle donne. Questo tipo di interventi rimane comunque piuttosto di nicchia, ma è destinato ad un maggiore piacere fisico o a motivi che riguardano la sfera psichica.

Operarsi solo perché è di moda o per compiacere il proprio partner, secondo il presidente dell'Aicpe è del tutto sconsigliato. Spesso alla base ci sono motivazioni psicologiche a volte accompagnate da fastidi fisici. Ricorrere al bisturi per migliorare l'estica dei genitali è una possibilità che deve essere valutata con moltissima attenzione. Gli interventi di chirurgia estetica genitale possono essere di più tipi: le donne possono mirare ad un semplice rimodellamento cosmetico dell'aspetto esteriore della vagina ("labioplastica" per la riduzione delle piccole o grandi labbra) oppure ad interventi più strutturati come la "vaginoplastica", restringimento della vagina, o l'imenoplastica ossia la ricostruzione dell'imene.

Le "mamme vulcaniche" hanno fatto irruzione nell'auditorium degli scavi di Pompei per chiedere al Ministro dell'Ambiente Clini attenzione sulla bonifica di Terzigno. Le proteste delle "Mamme Vulcaniche" hanno avuto luogo negli Scavi di Pompei per la presentazione del progetto di potenziamento della raccolta differenziata negli Scavi e nel Parco del Vesuvio.

Le "Mamme vulcaniche" di Boscoreale sono un'associazione di donne che da anni si batte contro la realizzazione di discariche nel Parco del Vesuvio e per la bonifica della discarica chiusa di Terzigno. Ad interrompere più volte il discorso del Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, è stata una delegazione di una decina di donne di Boscoreale, tra le protagoniste delle manifestazioni antidiscarica. Nessuno si aspettava l'intervento delle attiviste vesuviane al convegno, che per altro ha lasciato allibito anche lo stesso Clini.

Il progetto "Hpv e Vaccino - Comunicare per conoscere, Conoscere per prevenire" continua. Questo è rivolto a ragazzi della scuola secondaria superiore ed è stato organizzato dal gruppo "Donne per la Donna" in collaborazione con l'Azienda ospedaliera di Treviglio. Il gruppo è formato dalla dottoressa Daniela Corti, dal teccnico Tslb Diana Simoncelli, dalla dottoressa Patrizia Morganti , dall'ostetrica Maddalena Carne e da Patrizia Vertova. Loro hanno incontrato giovedì 14 marzo gli allievi del Liceo Scientifico e Linguistico Galileo Galilei di Caravaggio e mercoledì 20 marzo incontreranno quelli dell'Itc Guglielmo Oberdan di Treviglio.

Il progetto è stato avviato nel 2011 ed è continuato nel 2012 e 2013. Questo ha l'obiettivo di fornire un percorso di educazione sanitaria rivolto ai ragazzi della Scuola Secondaria Superiore. Il percorso servirà a favorire una corretta informazione medico-scientifica sull'HPV e una conoscenza della prevenzione primaria (vaccino e stili di vita) e prevenzione secondaria (Pap test e test HPV).

La donna, al mattino appena sveglia, è più di malumore che non l'uomo: questo accade perché, secondo gli scienziati, lei ha bisogno di più ore di sonno e se non le ottiene, diviene più ostile e arrabbiata. Alla scontrosità e al malumore mattutino delle donne c'è quindi una spiegazione scientifica: è una questione di sonno, ma non solo.

Secondo uno studio della americana Duke University, nel North Carolina, le donne hanno bisogno di più ore di sonno rispetto agli uomini, se lei non riesce a dormire ore sufficienti o non dorme in modo soddisfacente, ne risente il suo umore (questo è il sintomo più evidente). Per dare una spiegazione all'ostilità mattutina di alcune donne, i ricercatori hanno coinvolto 210 tra uomini e donne per poi analizzare il comportamento mattutino, di maschi e femmine, dopo aver dormito lo stesso numero di ore.