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Donne e lavoro: meno infortuni e più denunce per malattie professionali |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Letizia Perugia Venerdì 08 Marzo 2013 13:50 | |||
Il lavoro al femminile in Italia, letto attraverso i dati dell'Inail sugli infortuni sul lavoro mostra come sia ancora forte il divario tra i tassi di occupazione maschili e femminili. Ci sono inoltre meno incidenti, più malattie professionali e più infortuni in itinere, dovuti alla difficoltà di conciliare il lavoro e la famiglia
I dati Inail dedicati alle donne e raccolti in un Dossier, raccontano come negli ultimi cinque anni gli infortuni sul lavoro delle donne sono diminuiti del 7,6%, una flessione più contenuta rispetto a quella registrata a livello complessivo. In aumento, però, ci sono le denunce delle malattie professionali. Dati che sembrano irreversibili: nell'ultimo quinquennio sono raddoppiate, passando dai 7 mila casi nel 2007 ai 14 mila del 2011. In particolare nel 2011 sono 231.870 gli infortuni sul lavoro che coinvolgono donne. Rappresentano poco meno di un terzo di quelli avvenuti in occasione di lavoro e poco più della metà di quelli avvenuti in itinere. Sono 89, invece, gli infortuni mortali, pari al 10% del totale. Rispetto all'anno precedente, nel 2011 gli infortuni sul lavoro delle donne hanno fatto registrare un calo del 5,6%, più contenuto rispetto a quello degli uomini. Le differenze sono ancor più marcate per gli infortuni mortali: se a livello complessivo le morti sul lavoro diminuiscono dell'8,9%, ciò è dovuto esclusivamente ai lavoratori uomini. Le lavoratrici, viceversa, hanno conosciuto un sensibile aumento dei decessi, avvenuti quasi esclusivamente durante il percorso casa-lavoro-casa. Per quanto riguarda le denunce di malattia professionale, nel 2011 sono state 14 mila da parte di lavoratrici donne. La quota femminile sul totale delle denunce è stata nel 2011 pari al 30,2%, un valore che non si discosta significativamente dall'incidenza femminile sul fenomeno infortunistico e che, come per gli infortuni, è risultato costantemente in crescita nell'ultimo quinquennio. A differenza degli infortuni che sono numericamente diminuiti, confermando il trend decrescente degli ultimi anni, le malattie professionali continuano a crescere anche nel 2011. Il boom di denunce rilevato nel 2009, in tutte le gestioni e per entrambi i sessi, ha solo rallentato la sua corsa nel 2011 che ha rappresentato per le donne l'anno del raddoppio delle denunce rispetto al 2007, quando erano poco più di 7 mila. Le cifre confermano l'esistenza di un forte divario tra i tassi di occupazione maschili e femminili, oltre alla persistenza di una forte segregazione orizzontale per le donne. Purtroppo la parità tra uomini e donne è ancora oggi una realtà solo sulla carta anche nel mondo del lavoro. Le donne sono un passo indietro in termini di trattamento retributivo, accesso al mondo del lavoro e alle posizioni di potere, formazione e qualità della vita. Il persistere di stereotipi di genere esercita una forte influenza sulle disparità che esistono tuttora tra uomini e donne nel mondo del lavoro, in famiglia e, di conseguenza, nella società, creando profondi squilibri tra i sessi.
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