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Il test per l'HPV sostituirà il Pap test? |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Letizia Perugia Venerdì 25 Gennaio 2013 09:37 | |||
Ci sono troppi casi di cancro all'utero ancora registrati in Italia ogni anno. Secondo i dati del rapporto di Health Technology Assessment del Ministero della Salute, sono 3.500. Questo nonostante la campagna di prevenzione che invita le donne a sottoporsi a regolari pap test.
L'incidenza di tumori maligni alla cervice è altissima. Il Papilloma virus, in alcuni dei suoi tipi più pericolosi, può causare tumori in diversi siti del corpo, fra questi anche quello della cervice. C'è però ottimismo riguardo al test e il vaccino del virus HPV. L'analisi che rintraccia il papilloma virus, potrebbe presto sostiuire il Pap test come primo screening. Le evidenze scientifiche dimostrano che lo screening basato sul test HPV DNA è più efficace rispetto al tradizionale screening citologico (Pap test). Inoltre è rispondente a caratteristiche quali sicurezza clinica, economicità e appropriatezza. I tumori potrebbero scomparire tra le nuove generazioni grazie all'Hpv Test, al Pap Test e al vaccino contro il papilloma virus. I modi per combatterlo sono soprattutto 3: il Pap Test, l'Hpv Test e il vaccino contro il papilloma virus. La prevenzione resta l'arma più importante, su questo si concentra l'impegno di O.N.Da ( Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna) all'interno del Progetto Europeo AURORA. Il progetto ora è esteso ai nuovi Paesi dell'Unione Europea come la Lettonia, Bulgaria, Romania, Grecia, Repubblica Ceca, Cipro, Slovacchia, Slovenia, Ungheria e Polonia. In Italia, la Regione Toscana è stata la prima a varare un nuovo protocollo per effettuare l'HPV Test ogni 5 anni (invece che 3 come il PAP Test). I nuovi dati delineano un quadro con ottime prospettive. Walter Ricciardi, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, Policlinico A. Gemelli di Roma, dichiara che alla scadenza della campagna vaccinale contro il Papilloma Virus è stata raggiunta una copertura per 3 dosi del 70% da 11 Regioni per la coorte di nascita 1997, da 9 Regioni per la coorte di nascita 1998 e da 5 Regioni per la coorte di nascita 1999. L'obiettivo posto dall'attuale Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2012-2014 indica una copertura vaccinale per 3 dosi di vaccino del 70%, 80% e 95% nelle dodicenni a partire, rispettivamente, dalla coorte del 2001, del 2002 e del 2003. Ci sono Regioni, come la Puglia e la Toscana, in cui sono state completate le coorti dei 12 e 16 anni e l'obiettivo è raggiungere la fascia dei 21 e 25 anni. In altre, si vorrebbe arrivare a una seconda coorte da vaccinare oltre quella delle 12enni. La malattia potrebbe scomparire tra le nuove generazioni se solo si seguissero tutti i protocolli già a disposizione, che si basano sulla prevenzione. In Italia si registrano ancora 3.500 nuovi casi all'anno, ma è uno dei tumori sui quali la ricerca ha registrato i maggiori successi, a dire di Mario Sideri, Direttore Unità di Ginecologia Preventiva, Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Il vaccino contro il virus responsabile di questo tipo di cancro (il Papilloma Virus) esiste, ma ancora oggi sia le donne che gli operatori medici sono impreparati sul tema. Esiste infatti una barriera nella comprensione dei nuovi strumenti e per questo motivo è necessario sensibilizzare, oltre alla classe medica, le ragazze e i genitori residenti nelle aree territoriali dove sono ancora assenti o poco presenti programmi di informazione e screening. Bisogna usare un programma di informazione che utilizzi un linguaggio semplice, ma efficace.
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