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Scritto da Angela Messina
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Mercoledì 08 Giugno 2011 07:00 |
La vita moderna ci impone di essere sempre di fretta e dividerci fra mille impegni:lavoro, figli, scuola, spesa e soprattutto traffico, un traffico che delle volte può intrappolarci all’interno di una prigione di macchine e farci perdere i nostri tempi di percorrenza, stravolgendo il nostro ritmo per lo svolgersi della giornata. Il traffico non risparmia nessuno e dopo appena 20 minuti di coda in auto sale lo stress, l’ansia e l’aggressività. Ma a farne maggiormente le spese sarebbero gli uomini, molto meno abili rispetto alle donne nell’accettare la rabbia e quindi a digerire un ingorgo stradale. Per meglio comprenderne le cause, i motivi e la gravità l’Istituto ICM Research, azienda di navigatori satellitari Tom Tom ha commissionato una ricerca. Lo studio ha esaminato i comportamenti di 9.865 persone tra i 18 e i 64 anni in 11 Paesi europei, ed ha evidenziato che una pressione prolungata dovuta alle ore passate nel traffico, oltre ad aumentare aggressività e ansia, produce effetti sulla salute come: riduzione delle difese immunitarie, aumento della pressione sanguigna e del tasso glicemico.
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Scritto da Giorgia Marchesi
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Martedì 07 Giugno 2011 09:34 |
Secondo gli esperti che si sono riuniti per il congresso mondiale di oncologia (Asco) a Chicago, chi ha un indice di massa corporea superiore alla norma, ha anche un rischio maggiore del 20% di ammalarsi di tumore. Pier Franco Conte, direttore del reparto di Ongologia medica del Policlinico di Modena, intervenendo al 47esimo meeting annuale organizzato dalla American Society of Clinical Oncology in corso a Chicago, ha ribadito che il sovrappeso aumenta del 20 per cento la possibilità di sviluppare il cancro. Secondo gli studi e le ricerche condotte dall’oncologo, il grasso in eccesso è strettamente correlato allo sviluppo dei tumori, inoltre le donne in sovrappeso e obese hanno una maggiore possibilità di sviluppare anche una recidiva di cancro al seno. Questo viene spiegato dal fatto che il grasso raccoglie tossine cancerogene, è, cioè, una discarica naturale dove si accumulano i veleni che possono portare al cancro.
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Scritto da Martina Paolucci
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Martedì 07 Giugno 2011 09:15 |
Nuovo monito arriva dagli ambienti sanitari in merito all'esposizione al sole e ai modi corretti con cui affrontare la tintarella estiva. L'attenzione va a focalizzarsi sulle creme solari, insufficienti a proteggere completamente la nostra pelle da melanomi. Addirittura, potrebbero risultare controproducenti per la nostra salute. A esprimersi è il direttore del Dipartimento di Oncologia e Immunoterpia del Policlinico di Siena, Michele Maio, relatore al Congresso della American Society of Clinical Oncology (Asco) che ha sottolineato, nuovamente, la necessità di esporsi al sole con assoluta cautela, onde evitare patologie della pelle e tumori dovuti alla penetrazione dei raggi del sole. Purtroppo, sottotinea Maio, l'età in cui i melanomi si presentano sta scendendo in modo drastico e, spesso, i melanomi vanno ricondotti a " ustioni da sole ripetute in età adolescenziale, che aumentano notevolmente il rischio di sviluppare questa forma di cancro in età adulta".
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Scritto da Angela Messina
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Martedì 07 Giugno 2011 09:07 |
Sembrava che finalmente si fosse trovato il colpevole dell'epidemia di E.Coli che ha messo in allarme tutta Europa, e non solo, nelle ultime settimane: i germogli di soia, ma a quanto pare, in seguito ai test eseguiti, sembrerebbe che nemmeno questi siano i colpevoli! Il ministero dell'Agricoltura della Bassa Sassonia, in Germania, ha reso noto che i test preliminari effettuati su 23 vegetali, inclusa la soia, non hanno confermato i sospetti. Intanto, secondo l'ultimo bollettino del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, le vittime del batterio killer sono salite a 24 e le infezioni sono arrivate a oltre 2.300 in tutta Europa. Le analisi sono state eseguite su 23 dei 40 campioni di germogli di vegetali sequestrati nell'azienda del villaggio Bienenbuettel, fino a ieri il principale indiziato dell'epidemia. La ricerca dell'origine dell'infezione dovrà quindi proseguire in altre direzioni. Sono risultati negativi anche altri otto test realizzati ad Amburgo. Tuttavia, aggiungono le autorità, la nuova pista non è ancora completamente scartata. In generale le ricerche della fonte dell'infezione sono difficili anche perchè sono già passate diverse settimane dallo scoppio dell'epidemia.
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Scritto da Martina Paolucci
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Lunedì 06 Giugno 2011 11:00 |
A chi adduce motivazioni economiche e ambientali di tutto rispetto alla necessità di avviare un programma nucleare nel giro di poco tempo, gli oncologi ribattono sostenendo che una scelta del genere potrebbe nuocere gravemente alla salute della popolazione. Dagli Stati Uniti, dove è in corso il Congresso mondiale dell'Asco (American Society of Clinical Oncology), l'Associazione Italiana Oncologia Medica (AIOM) esprime la posizione in merito alla questione attualmente più dibattuta soprattutto in vista del prossimo referendum popolare. Carmelo Iacono, presidente dell'AIOM, afferma che “ non esiste nulla di più cancerogeno delle radiazioni nucleari. Le centrali nucleari non sono controllabili, pensiamo a Fukushima, lasciamole stare e puntiamo su energie alternative, poco inquinanti e che non presentano grandi rischi per la salute globale”. Iacono motiva l'affermazione aggiungendo che le conseguenze vanno a pregiudicare la salute non solo di chi vive nelle vicinanze degli impianti nucleari ma, indirettamente, di un numero molto pià ampio di persone. Non tutti, però, condividono questa informazione: Umberto Veronesi sostiene il nucleare e parla di sicurezza e rischi limitati.
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