Articoli
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Scritto da Martina Paolucci
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Lunedì 16 Maggio 2011 09:30 |
Cosa c'è di meglio di un bel piatto di verdura colta e mangiata? Direttamente dall'orto, a tavola un bel piatto di spinaci. Peccato ci fosse stato uno scambio per cui, al posto degli spinaci, nel piatto erano finite piante di stramonio, detta anche "erba del diavolo" o "erba delle streghe", una pianta allucinogena. Alla tavola erano sedute madre e figlia, rispettivamente 64 e 25 anni, che ne sono state intossicate e sono corse in ospedale. Teatro della vicenda è stato Ala, un piccolo borgo della Vallagarina, in Trentino. La prognosi delle due donne è già stata sciolta, giudicate fuori pericolo dai medici. Le due donne hanno raccontato di aver raccolto gli spinaci nel proprio orto, e di aver comprato i semi dei presunti spinaci in un centro commerciale del Veneto. Una volta preparati li hanno consumati e, dopo aver avvertito i primi sintomi da avvelenamento, vampate di calore e le allucinazioni, con problemi alla vista e altre strane reazioni, hanno chiamato i soccorsi e sono state portate al Centro Antiveleni di Padova, dove sono state curate con una lavanda gastrica e successivamente dimesse.
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Alimentazione
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Scritto da Maria Ida Longo
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Venerdì 13 Maggio 2011 15:19 |
Manca davvero poco per la prova costume e le persone che stanno per cominciare un regime ipocalorico sono davvero tantissime, la maggior parte si affida a diete fai da te miracolose, che promettono di perdere tanti chili in pochissimo tempo: il consiglio degli esperti è quello di diffidare di queste promesse, magari si raggiunge l'obbiettivo desiderato ma le conseguenze a livello di salute e estetico possono essere davvero disastrose. Giovanna Cecchetto, presidente dell'Andid (Associazione nazionale dietisti), spiega che è possibile abbattere abbattere gli sprechi alimentari guadagnando in salute e abbellendo la silhouette in vista della bella stagione: il tempo è dalla parte di chi vuole intraprendere la strada di un regime ipocalorico in vista dell'estate e le regole da seguire sono semplicissime: scegliere alimenti e, soprattutto, cotture leggere, praticare un pò di sana attività fisica che non serve solo a perdere peso ma anche al benessere generale della persona, e inoltre, chi non volesse rinunciare a quei cibi che piacciono tanto ma che sono un concentrato di calorie, può chiedere consiglio al dietologo, su quantità e frequenza di consumo.
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Articoli
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Scritto da Martina Paolucci
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Venerdì 13 Maggio 2011 07:54 |
Lo scenario non è propriamente roseo. E neppure le cifre sono confortanti. Nel III Rapporto sulla condizione assistenziale del malato oncologico, presentato ieri a Roma in occasione dell'imminente Giornata nazionale dei malati di tumore (15 maggio), vengono raccolti tutti i dati in merito a una delle patologie più pericolose dei nostri tempi. La situazione è preoccupante, in Italia oggi si contano 2 milioni e 300mila malati di tumore. Il Rapporto evidenzia anche come il divario Nord-Sud, molto ampio solo qualche anno fa, si sia appiattito, modificando lo scenario nazionale: più malati al Nord ma più mortalità al Sud. Nel complesso, però, una buona notizia c'è: si muore di meno. Il Rapporto è stato compilato da un osservatorio composto da diverse associazioni e istituzioni del settore: la Federazione Italiana Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo), il Censis, l'Inps, l'Aiom - Associazione Italiana Oncologia Medica, l'Airo - Associazione Italiana Radioterapia Oncologica, la Società Italiana Ematologia (Sie), il Ministero della Salute e l'Istituto Tumori di Milano. Le differenze sul territorio italiano andrebbero collegate ad un divario quantitativo e qualitativo di strutture specialistiche a disposizione dei malati, oltre ad un diverso stile di vita e della presenza di più o meno fattori cancerogeni. Il problema, purtroppo, non è esclusivamente sanitario, in quanto i tanti malati di tumori ai quali vanno assicurate le cure necessarie, sono anche un costo elevato, per lo Stato, e per loro stessi, perchè dove gli aiuti non arrivano, è il proprio salvadanaio ad doversi aprire.
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Articoli
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Scritto da Martina Paolucci
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Venerdì 13 Maggio 2011 07:00 |
Tempo assolato ed estate che si avvicina, il costume trepida nel cassetto dell'armadio. Diete più o meno fai-da-te e ci si può scordare l'aperitivo con gli amici... ma, a quanti scelgono di aprire ii pasti con snack e salatini di vario tipo, l'Università della California con sede a Los Angeles (UCLA), oggi dà un'ottima notizia e permette un sospiro di sollievo: i pistacchi, uno dei più divertenti e saporiti stuzzichini da aperitivo, fanno pure bene! Sarebbero ottimi per il cuore e, addirittura, aiuterebbero a mantenere la famigerata linea che, ad un passo dalla calda stagione, di certo non guasta. Lo studio nasce dalla volontà di confrontare l'apporto calorico e nutritivo e, in particolare, l'apporto di grassi, di salatini e pistacchi, confrontarne le analisi e decretare quale dei due fosse maggiormente compatibile con una dieta equilibrata. L'idea iniziale, infatti, era che i salatini fossero più indicati, in regimi "controllati", rispetto ai pistacchi, in quanto meno calorici. La ricerca è stata pubblicata dal Journal of the American College of Nutrition, e i risultati smentiscono le premesse e dimostrano esattamente il contrario.
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Articoli
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Scritto da Giorgia Marchesi
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Giovedì 12 Maggio 2011 15:25 |
Lo scienziato parmigiano Piero Anversa, direttore del laboratorio per la medicina rigenerativa del Brigham and Womens Hospital della Harvard University di Boston, ha messo a segno una scoperta destinata a cambiare radicalmente le terapie polmonari. Anversa ha infatti scoperto cellule staminali nei polmoni che sono in grado di rigenerare alveoli, bronchioli e vasi sanguigni: in altre parole tutte le componenti dei polmoni umani. Come spiega Anversa : "Questa ricerca descrive per la prima volta la cellula staminale dei polmoni umani la cui scoperta ha le potenzialità di offrire a coloro che soffrono di patologie polmonari croniche una opzione terapeutica totalmente nuova rigenerando e riparando le aree danneggiate del polmone".Anversa è un luminare in materia di cellule staminali, infatti ha scoperto quelle del cuore nell'uomo e in altri animali e ha anche raccolto numerose prove del fatto che le cellule staminali presenti nel midollo osseo possono riparare il cuore generando nuovo tessuto miocardico e vasi sanguigni. Anversa si è imbattuto nelle staminali cardiache proprio mentre studiava le cellule del midollo osseo, fino a quel momento le uniche utilizzate per sperimentare la rigenerazione del cuore. La scoperta delle staminali cardiache ha rivoluzionato questo settore sperimentale della medicina rigenerativa, infatti le staminali del cuore sono ad oggi le più promettenti per curare un paziente dopo un infarto e restituirgli un cuore nuovo perfettamente funzionante.
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