Il Tar accoglie il ricorso: al Gemelli verranno esaminati tutti i bambini nati nel 2010 |
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Scritto da Caterina Poni
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Venerdì 30 Settembre 2011 16:00 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_tbc.jpg) Il Tar ha accolto il ricorso presentato dal Codacons contro la Regione Lazio riguardo la questione dei bambini risultati positivi al test della Tbc, nati al Policlinico Gemelli dove un'infermiera in servizio è risultata anch'essa positiva al test. Ora, dovranno essere sottoposti ad accertamenti tutti i bambini nati da quando l'infermiera ha iniziato a prestare servizio nella struttura, ossia da febbraio 2010, in modo da monitorare completamente la situazione e non trascurare nessun potenziale contagiato. La motivazione del ricorso è l'incapacità di stabilire la data precisa del contagio dell'infermiera a causa del fatto che la Tbc può essere contratta e trasmessa pur non presentando sintomi evidenti nel malato.
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Allarme dei pediatri: muffe e pesticidi nei cibi per bambini |
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Scritto da Angela Messina
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Mercoledì 28 Settembre 2011 14:39 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_child_logo.gif) I bambini nella fascia da 0 a 3 anni dovrebbe mangiare cibi sani e genuini, proprio perché ancora non hanno grandi difese immunitarie e necessitano, più degli adulti, di alimenti privi di sostanze nocive. Però, a quanto pare, non sempre è così, perchè nel cibo destinato ai bambini sono stati trovati muffe e veleni pericolosi. Molto spesso, infatti, il baby food sarebbe contraffatto, spacciato per tale quando invece viene realizzato con gli stessi criteri dei cibi per gli adulti. Accade così che i genitori, tratti in inganno da strategie di marketing finiscano con l'acquistare prodotti normali facendoli passare per alimenti specifici per l'infanzia. Riuniti per il Congresso Nazionale della FIMP (Federazione dei Medici Pediatri) a Torino, i pediatri italiani ribadiscono l’esistenza di norme specifiche che dettano legge sulla preparazione dei cibi per bambini. «L’Italia regola con una normativa più stringente e puntuale l’alimentazione per l’infanzia. La legge tollera la presenza di ridotte quantità di micotossine, metalli pesanti e pesticidi. Ma distingue tra adulti e “children” (da 0 a 3 anni). Imponendo per questi ultimi limiti molto più ristrettivi vicini allo zero. Con un ulteriore distinguo: solo i prodotti specificamente dedicati a questa fascia e soggetti a notifica ministeriale, devono rispettare i limiti per i children».
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Scandalo in Inghilterra: bambini lottano in gabbia |
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Scritto da Angela Messina
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Venerdì 23 Settembre 2011 15:15 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_bambini.jpg) L'ultima follia british ha veramente oltrepassato il limite: il Green Labour Club di Preston nel Lancashire, ospita match di lotta tra bambini di otto anni! I bambini affrontano dei combattimenti per dieci minuti di seguito per intrattenere il pubblico che ha pagato il biglietto pur di assistere a un evento che non ha nulla né del gioco né dello sport. C'è persino un video, che circola sul web, che mostra uno dei due bambini a terra, sopraffatto dall'avversario, mentre un uomo lo incita a non mollare. Dietro una rete metallica, il pubblico adulto esulta, finché uno dei due bambini coinvolti nella lotta crolla tra le lacrime, solo allora interviene un uomo per controllare la situazione. Una scena che però non ha nulla a che fare nemmeno con la boxe: la lotta ricorda le mosse del wrestling e nessuno dei bambini indossa un casco né altri tipi di protezione, ma gli organizzatori assicurano che le regole vietano di colpirsi con calci o dare pizzichi, garantendo che si tratta di un extremely good event.
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A 57 anni diventa mamma di due gemelle |
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Scritto da Caterina Poni
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Mercoledì 21 Settembre 2011 14:35 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_corsimad.gif) Cinquantasette anni e finalmente può dirsi mamma. Ancor di più, può dirsi doppiamente mamma visto che ha dato alla luce due piccole gemelline. Il parto è stato complicato e i rischi di partorire a età avanzate sono concreti, ma Silvana Sofia ha potuto abbracciare le sue bimbe dopo nove mesi di gestazione e grazie ai medici dell'Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno. Un sogno, l'ha definito la donna, medico salernitano che ha visto avverarsi il suo desiderio. La donna ha voluto ringraziare Dio per averla aiutata a portare a termine la gravidanza le cui condizioni erano critiche, data la sua età e i conseguenti problemi fisici e le difficili condizioni delle bambine durante la gestazione. A supportarla e condividere questa avventura, il marito della donna, anche lui medico, che ha creduto fino in fondo alla possibilità di avere un figlio.
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Aumentano i casi di contagio da tbc al Gemelli |
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Scritto da Giorgia Marchesi
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Giovedì 15 Settembre 2011 15:00 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_Analisi_Logo.gif) Aumentano i casi di contagio da Tbc al Policlinico Gemelli di Roma: una madre e suo figlio, nato lo scorso luglio, sono risultati positivi alla tbc. È quanto denuncia la donna che, per conto dell'avvocato Luca Petrucci, ha presentato un esposto presso la Procura di Roma. La positività al test della signora è giunta alcuni giorni dopo quello effettuato al figlio. Nella denuncia la donna sottolinea che il figlio nato a luglio al Gemelli è stato sottoposto a test nell'agosto successivo con esito positivo, ma la donna ha poi scoperto di essere stata a sua volta contagiata. Quella presentata dall'avvocato Luca Petrucci è la prima denuncia di un privato che ora sará unita a quella collettiva presentata dal Codacons nei giorni scorsi. A questo punto potrebbero scattare fra oggi e domani le iscrizioni nel registro della procura. Al momento il fascicolo è ancora senza indagati. Leonardo Frisani e il pm Alberto Pioletti hanno già formulato l'ipotesi di epidemia colposa e omissioni d'atti d'ufficio nei confronti dei vertici del Policlinico, ma sono in attesa di una consulenza scientifica che dia risposte ad alcune domande: quali sono i tempi di incubazione della malattia? Cosa implica la positività al batterio? In quanti e quali casi può degenerare la situazione? A seconda delle risposte potrebbero cambiare la posizione del personale ospedaliero coinvolto.
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