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Scritto da Giorgia Marchesi
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Venerdì 28 Dicembre 2012 10:17 |
Le festività natalizie sono nemiche del buon sonno, mettendo a rischio la salute. A sottolineare i problemi creati dalla perdita di ore di sonno tipico di questo periodo è Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca e la cura dei Disturbi del Sonno di Roma. Secondo l’esperto alla base del problema ci sono due diversi fattori: da un lato, i molteplici impegni di questo periodo ci lasciano meno tempo per dormire, dall’altro, pasti troppo abbondanti e qualche bicchiere di alcol in più possono aumentare il sonno. Come spiega Peverini, le persone che dormono meno sono spesso in sovrappeso, hanno una funzione endocrina instabile e ad intolleranza al glucosio e diabete di tipo 2, un'alimentazione troppo ricca di dolci, grassi ed alcool può peggiorare i sintomi di una preesistente insonnia o causare un aggravamento del russare e delle apnee notturne. Come se non bastasse, questa carenza di sonno durante le feste può andare ad aggravare una situazione già precaria.
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Scritto da Letizia Perugia
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Venerdì 28 Dicembre 2012 10:17 |
Una ricerca che viene dall' Australia avrebbe trovato una soluzione a chi soffre di problemi di peso: un aiuto arriverà dalla caffeina. La ricerca è stata condotta dal farmacologo cardiovascolare Lindsay Brown dell'Università australiana del Queensland. Lo studio è stato pubblicato sul e pubblicato sul "Journal of Nutrition" . Brown ha effettuato esperimenti su topi da laboratorio che sono stati nutriti con una dieta concentrata di grassi animali, latte condensato e zucchero (cibi il più possibile simili a quelli mangiati dagli umani per verificare che l'effetto smagrante si abbia anche sull'uomo) per raddoppiarne il peso ed emulare i sintomi dell'obesità umana. Questi sono stati poi sottoposti ad una dieta a base di caffeina.
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Scritto da Angela Messina
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Venerdì 28 Dicembre 2012 09:53 |
Da anni si cerca di trovare una cura ad ampio spettro contro il cancro, ma l’impresa è ardua. Oggi, per la prima volta, tre aziende farmaceutiche, la Merck, la Roche e la Sanofi, hanno deciso di lavorare insieme per produrre un nuovo tipo di farmaco in grado di agire contro alcuni tipi di tumori.Le case farmaceutiche stanno studiando una nuova cura per i tumori che agisce su un'anomalia che riguarda un gene responsabile dello sviluppo di diverse neoplasie e secondo quanto sostenuto dai ricercatori il nuovo farmaco genetico potrebbe essere efficace più o meno sulla metà dei tumori attualmente conosciuti.
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Scritto da Letizia Perugia
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Giovedì 27 Dicembre 2012 13:08 |
Esistono degli esercizi che migliorano la personalità, aiutano a sviluppare un senso di benessere e ad avere una vita piena di significati. Il carattere fa parte in modo profondo del cervello perche' le connessioni di neuroni nelle diverse aree del cervello comandano, smistano e determinano le emozioni e le azioni. Il neuroscienziato e psicologo Richard Davidson, per migliorarle ha creato una scienza ibrida: la neuroscienza affettiva. Questa scienza serve a stimolare e allenare il cervello, nonchè a rinforzare le personalità più serene. Questo è possibile attraverso una sorta di "ginnastica della mente per la felicità". Davidson dispensa alcuni esercizi di "stile emozionale" che permettono di sviluppare migliori capacità di coscienza di sè e degli altri eliminano quei fattori che rendono le persone troppo impulsive, poco consapevoli di sè e poco concentrate.
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Scritto da Letizia Perugia
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Giovedì 27 Dicembre 2012 12:37 |
Una scoperta molto interessante portata a termine da un gruppo di ricercatori con a capo Sakari Lemola del Dipartimento di Pscologia dell'Università di Basilea e David Richter dell'Istituto tedesco per la ricerca economica di Berlino ha dimostrato che la pensione consente un riposo notturno migliore. Andare in pensione aiuta ad attenuare i problemi legati alla qualità del sonno e il riposo notturno risulta essere migliore. Lo studio è stato pubblicato su The Journals of gerontology (Series B) ed è stato condotto su un campione di 14.179 persone tra i 18 e 85 anni (di cui il 52,7% donne). Sono stati usati anche i dati del SOEP (GRUPPO RICERCA SOCIO-ECONOMICO). I partecipanti hanno dovuto valutare la propria qualità del sonno.
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