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Scritto da Letizia Perugia
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Mercoledì 16 Gennaio 2013 10:40 |
Il caffè è una fonte inesauribile di antiossidanti così come i suoi resti, i cosiddetti fondi del caffè: ne contengono abbastanza da essere interessanti per chi cerca fonti alternative di queste molecole dall'attività anti-invecchiamento. A dimostrazione di questo ci sono delle analisi condotte dai ricercatori dell'Università di Navarra di Pamplona (Spagna) e della Technische Universität di Berlino (Germania), pubblicate sul Journal of Agricultural and Food Chemistry. Le analisi hanno svelato un altro particolare interessante, cioè che la quantità di antiossidanti che rimane nei fondi del caffè non dipende dalla miscela utilizzata, ma nel metodo scelto. I ricercatori hanno incentrato la loro attenzione su due diversi tipi di caffè: miscela Arabica e miscela Robusta e hanno svelato che la cosa importante è se vengono utilizzate per preparare un espresso tradizionale o un infuso, se vengono usate sotto forma di cialde o se sono utilizzate all'interno di una caffettiera moka.
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Scritto da Tatta Bis
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Mercoledì 16 Gennaio 2013 10:12 |
Non solo fumare è dannoso, ma anche respirare il fumo di altri. Il fumo passivo, secondo un recente studio, si è scoperto essere collegato al rischio di sviluppare una forma di demenza, oltre ad aumentare le probabilità di contrarre malattie cardiovascolari e respiratorie o declino cognitivo.
Lo studio è stato fatto da un team internazionale di scienziati provenienti da Cina, Stati Uniti e Gran Bretagna su circa 6.000 persone che vivono in cinque province della Cina. La scelta della Cina non è dovuta al caso, ma perchè è il più grande consumatore di tabacco al mondo. Ci sono infatti oltre 350 milioni di fumatori.
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Scritto da Letizia Perugia
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Mercoledì 16 Gennaio 2013 09:35 |
Uno studio condotto dall'Università di Auckland, in Nuova Zelanda ha evidenziato che quando si adotta una dieta sana come quella mediterranea bastano sei settimane per vedere i primi risultati in termini di minore infiammazione del corpo, ritenuta responsabile di molte malattie. I risultati della ricerca sono stati resi noti attraverso un comunicato messo a punto da Lynnette Ferguson, una delle firmatarie della ricerca. Il lavoro è stato fatto su un campione di trenta volontari, che conducevano un regime alimentare povero. Sono stati effettuati costanti controlli clinici (test di sangue e urine) e così è stato possibile verificare la costante: dopo circa quaranta giorni infiammazioni nel sangue e gli indicatori di alcuni ormoni hanno fatto registrare i primi significativi risultati positivi.
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Scritto da Tatta Bis
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Martedì 15 Gennaio 2013 12:58 |
L'area del cervello da cui può scaturire la sindrome di Otello è stata individuata dall'Università di Pisa. La gelosia delirante e ossessiva che nuoce all'amante e all'amato esiste da sempre e ha una base biologica scritta nel cervello. Le radici cerebrali del disturbo, sono state trovate da uno studio condotto dall'Università di Pisa e pubblicato sulla rivista Cns Spectrums della Cambridge University Press. Questo disagio è correlato con altri comportamenti aggressivi estremi che possono essere diretti agli altri come nel caso dell'omicidio. Possono essere inoltre diretti a se stessi facendo giungere al suicidio. I ricercatori affermano che le radici neuronali della cosiddetta "sindrome di Otello" si troverebbero in un'area della corteccia frontale. Una zona del cervello che sovrintende complessi processi cognitivi e affettivi.
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Scritto da Angela Messina
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Martedì 15 Gennaio 2013 10:16 |
Sono passati dieci anni dall'approvazione, in Italia, della legge contro il fumo, la legge Sirchia. Il provvedimento, che prevede il divieto di fumo in bar, ristoranti, uffici e tutti gli altri luoghi aperti al pubblico è infatti stato approvato il 16 gennaio 2003, anche se poi ci sono voluti altri due anni prima della definitiva entrata in vigore, per dare il tempo agli esercenti di adeguarsi. Una legge rivoluzionaria, varata fra non poche polemiche, che alla lunga ha cambiato le abitudini degli italiani in meglio. Dai dati del rapporto 2012 dell'Isituto superiore di Sanità sul fumo emerge che in Italia, dal 2003 al 2011 si è passati da circa 100 milioni di kg di sigarette vendute a poco più di 85 e che il numero dei fumatori è passato dal 27,6% del 2003 al 20,8% del 2012.
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