I pipistrelli sono i mammiferi più comuni al mondo dopo i roditori. Ne esistono  circa 1200 specie e sono gli unici capaci di volo sostenuto. Ci sono dal tempo dei dinosauri, almeno 65 milioni di anni, e il loro ultimo antenato riconoscibile e' il cavallo.

In una ricerca descritta sulla rivista Science, gli studiosi guidati da Chris Cowled del laboratorio salute animale dell'Ente australiano di ricerca Csiro e Genome Institute di Pechino, hanno registrato la sequenza completa di un mega pipistrello australiano (la volpe volante nera), e di un micro pipistrello cinese (il Myotis di David). I dati emersi, sono stati analizzati per capire come i pipistrelli possano essere un deposito naturale di virus letali, senza soccombere a tali malattie.



Secondo Coweled, questo succede perchè quando i pipistrelli volano usano un livello straordinario di energia e la produzione di questa crea una gran quantità di prodotti di scarto (come radicali liberi) che attaccano le cellule e possono causare danni genetici.

La capacità di questi animali di difendersi da tossine dannose e resistere a virus mortali come Ebola, Sars e Hendra (un virus letale per i cavalli), potrebbe essere riprodotta negli esseri umani per trattare tumori e malattie infettive. La ricerca ha collegato il sistema immunitario incredibilmente resistente dei pipistrelli al loro adattamento evolutivo al volo.

Nello studio, si è osservato che questi animali possiedono un insieme di variazioni nel meccanismo che individua e ripara il Dna lesionato. Gli scienziati, guardando ancora piu' da vicino, hanno notato che gli stessi geni possono agire per fermare il cancro, e sono importanti anche nel processo di invecchiamento.

Tutto questo ha un legame molto stretto con il sistema immunitario e la scoperta potrà servire come base di studi futuri per cercare di replicare l''interruttore di sicurezza" dei pipistrelli. Essi hanno un meccanismo che riparale cellule danneggiate o per se ne liberara prima che diventino cancerose.