Bambini -
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Scritto da Giorgia Marchesi
Venerdì 06 Maggio 2011 16:00
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L’obesità è una patologia in aumento, in particolar modo nei paesi industrializzati, colpendo adulti e bambini e la prevenzione, è ritenuta la migliore arma, attualmente disponibile per arginare il problema. L’ obesità infantile è particolarmente seria, un bambino obeso ha molte probabilità di esserlo anche da adulto, problema non solo di natura estetica ma legato al possibile sviluppo di malattie come diabete, tumori e malattie cardiovascolari. L’obesità, nella maggior parte dei casi, è una conseguenza di un’eccessiva ed errata alimentazione, unita ad una scarsa od inesistente attività fisica, non dimenticando, però altri fattori, d’origine genetica, ambientale, ormonale o psichica. La prevenzione, quindi, sin da bambini, diventa fondamentale ed in questo quadro s’inserisce uno studio del Centro per l'obesità Ricerca e Formazione presso la Temple University, insieme all’Ohio State University College of Public Health, che suggerisce, di limitare l’ uso del biberon entro il primo anno di vita. Secondo la ricerca far mangiare i bambini con il biberon fino a due anni di età provoca un aumento del 30% del rischio di sviluppare l'obesità entro i 5 anni.
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Bambini -
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Scritto da Angela Messina
Venerdì 06 Maggio 2011 15:40
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Che la bellezza, qualsiasi cosa se ne dica, è importante per una donna è risaputo, ma che una madre decida che la propria figlia debba diventare una star e che per far ciò si concentri sul mantenimento della bellezza sembra una vera pazzia, ma purtroppo è un fatto realmente accaduto! Sul quotidiano inglese The sun in prima pagina é pubblicata la foto di madre e figlia e al suo interno viene raccontata la loro sconcertante storia. Kerry Campbell, 34 anni, sottopone regolarmente ogni 3 mesi la figlia Britnay, di appena 8 anni, a trattamenti intensivi di medicina estetica che prevedono l’uso del Botox. Secondo la donna, si tratta di interventi tesi ad evitare alla figlia la crescita di peli superflui durante il periodo della pubertà. Kerry è fortemente convinta che tutto quello sta facendo alla figlia non possa che farle bene: “Le operazioni a cui la sto sottoponendo non faranno altro che aiutare mia figlia a diventare una star. Sono sicura che un giorno potrà essere una modella, un’attrice o una cantante famosa, e questi trattamenti le assicureranno una bellezza più duratura. Tutto quello che desidero è permetterle di avere la migliore base dalla quale partire, così che un giorno possa diventare un personaggio famoso”.
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Gravidanza -
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Scritto da Giulia Gori
Venerdì 06 Maggio 2011 12:37
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Oggi e domani a Milano si svolge l’evento Kids 2011, e in queste due giornate verrà annunciato l’avvio di una complessa e rilevante ricerca commissionata a La Casa Rosa, da due importanti ospedali milanesi: l’Ospedale V. Buzzi e l’Ospedale San Carlo Borromeo. La ricerca, che avrà una durata complessiva di due anni, prevede di poter testare tra questi due ospedali un campione di circa 7000 donne, di cui un 30% delle pazienti ha un’origine straniera, ricercando i fattori predittivi della depressione post partum partendo dal presupposto che la depressione è uno stato psichico dovuto a più fattori: culturali, sociali e psichici e che solo un intervento precoce può evitare alla mamma e al suo bambino delle situazioni di disagio o, addirittura, di “sprofondare" in situazioni di grave depressione con un notevole vantaggio per la salute della mamma ma anche per la relazione madre-bambino e di coppia.
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Donna -
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Scritto da Angela Messina
Venerdì 06 Maggio 2011 11:51
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Non era la voglia di maternità a guidare le scelte delle detenute del carcere di Trieste, ma la possibilità di usufruire di misure di detenzione alternative in caso di gravidanza. Ed è così che hanno messo in atto un ingegnoso piano. Complici i loro colleghi maschi, perché il carcere il Coroneo è uno dei pochi penitenziari italiani dove la sezione femminile e quella maschile sono ospitate nello stesso edificio, le donne sarebbero riuscite a procurarsi il seme maschile perché i detenuti avrebbero gentilmente “donato” il loro sperma lanciandolo dalle finestre in un guanto di gomma. Dopo la consegna, che sarebbe avvenuta durante l’ora d’aria, avrebbero tentato di introdurre nel loro corpo il liquido seminale. Le donne avrebbero utilizzato delle cannule trasparenti come siringhe ricavandole dalle penne tipo ‘bic’. Non solo, gli agenti avrebbe anche trovato in una cella uno scritto redatto da una detenuta: una sorta di vademecum in cui venivano trascritti minuziosamente gli esperimenti di volta in volta effettuati. Il sistema però, per quanto curioso, finora si è rivelato fallimentare perché nessuna donna è rimasta incinta. Lo assicura il direttore del carcere Enrico Sbriglia.
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Gravidanza -
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Scritto da Angela Messina
Venerdì 06 Maggio 2011 11:29
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Sia durante la gravidanza, ma anche durante la ricerca di un figlio, sarebbe bene che ogni donna effettuasse un accurato screening della tiroide per escludere eventuali patologie che, frequentemente, si verificano dopo la nascita del bambino.Da un recento studio svolto dalla Charles University di Praga, i cui risultati sono stati presentati all’European Congress of Endocrinology, che ha voluto proprio verificare i legami tra la gravidanza e alcune malattie che riguardano la tiroide, è emerso che spesso presenti nelle donne anche a distanza di due anni dal parto e in totale assenza di sintomi. Sottoponendo 200 donne a specifici esami relativi all’area tiroidea, sia prima sia dopo il parto, i ricercatori hanno potuto verificare come metà delle pazienti presentava un determinato marcatore indicativo di possibili patologie per la tiroide. Un terzo delle partecipanti allo studio, invece, ha effettivamente sviluppato patologie nei ventiquattro mesi successivi alla nascita del figlio.
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Gravidanza -
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Scritto da Martina Paolucci
Venerdì 06 Maggio 2011 08:00
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Prende avvio la seconda edizione della campagna di promozione dell'allattamento al seno " Il latte della mamma non si scorda mai". Ieri a Roma è stata Eugenia Roccella, sottosegretario al Ministero della Salute, a presentare e tagliare il nastro ihaugurale dell'iniziativa itinerante che quest'anno si rivolge a Puglia e Calabria in particolare. L'obiettivo della campagna, sottolinea Roccella, è arrivare ad una " cultura diversa della maternità" dove il rapporto madre-figlio possa essere arricchito da un allattamento al seno che duri quanto necessario. Allattamento che può " promuovere l'empowerment femminile, perchè le donne devono tornare a sentirsi padrone della propria maternità e capaci di affrontarla", continua il sottosegretario. La campagna serve a rimarcare il fatto che l'allattamento al seno è fondamentale sia per il nutrimento che per la protezione da infezioni e malattie del bambino, ma vi somma la volontà di incoraggiare o far ritrovare il coraggio e la padronanza di se stesse e donne che, sempre di più, perdono la capacità di affrontare a dovere le fatiche post parto. L'allattamento materno esclusivo al seno per i 6 mesi consigliati dall'Organizzazione Mondiale della Salute, ancora attraverso le parole della Roccella, serve a "recuperare saperi che prima erano diffusi e scontati e che oggi si sono perduti".
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