Twigis, la versione di Facebook per l'infanzia, ha debuttato anche in Italia. Interamente dedicato ai più piccoli, nasce per far incontrare virtualmente bambini e ragazzi tra i 6 e i 12 anni, costruito per loro sia dal punto di vista grafico che contenutistico. E per assicurare messaggi adatti a quest'età, dei moderatori adulti controllano tutti i post pubblici prima della pubblicazione.

Gli ideatori del sito hanno dichiarato di aver voluto fortemente questa iniziativa per consentire anche ai più piccoli di accedere alle rete, anche per poterli educare ad un corretto utilizzo di questo strumento così potente, ma proprio per questo anche così pieno di pericoli, spesso derivati da un utilizzo sconsiderato.

Sulla rivista "Nature Neuroscience" è stato pubblicato uno studio condotto da un gruppo di ricercatori, guidati da Katherina Hauner, che ha evidenziato la possibilità di cancellare i brutti ricordi, o di ridurne gli effetti nella vita quotidiana grazie ad una buona dormita.

 

I ricercatori hanno condotto lo studio per conto della Northwestern University di Chicago e hanno evidenziato la possibilità di ridurre gli effetti attuali di ricordi traumatici passati attraverso una terapia effettuata sul paziente durante il sonno. 

 

Diciottomila in tutta Italia, quasi 3 mila solo in Lombardia. È l'esercito dei bimbi con diabete, piccoli ancora vittime della disinformazione e dei pregiudizi che resistono sulla "malattia del sangue dolce". Dal rischio di isolamento in classe al divieto di fare sport, fino a casi estremi di "rifiuto" a scuola.

Proprio per sconfiggere stigma e falsi miti duri a morire, Disney sbarca in Italia con il primo fumetto sulla salute, dedicato al diabete dei bimbi. La presentazione ufficiale dell'iniziativa promossa da Diabete Italia, Agdi (coordinamento Associazioni italiane giovani con diabete) e Disney, con il contributo incondizionato di Eli Lilly e la collaborazione della Siedp (Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica) è fissata per sabato 28 settembre a Milano (per cominciare) in occasione di una Giornata educazionale dedicata a tutti i bambini delle scuole primarie milanesi e ai loro genitori.

Un sondaggio, che è stato condotto per conto dell’azienda che produce i famosi “post-it” (foglietti adesivi che si usano per ricordarsi le cose), rivela che le persone tendono a dimenticarsi mediamente quattro cose al giorno. 

 

Le persone senza evidenti segni o diagnosi di demenza, si scordano in media 1.460 cose all’anno, secondo quanto riportato nel sondaggio e nel relativo comunicato, tra le diverse dimenticanze che colpiscono tutti ci sono, al primo posto, il non sapere dove si sono messe le chiavi o il non ricordare il perché si è andati proprio in quella stanza. 

 

Le Smart drugs, droghe furbe, sono sostanze psicoattive di facilissima reperibilità e sono 280 le nuove sostanze che dal 2009 il Sistema Nazionale di Allerta Precoce per le droghe del Dipartimento delle Politiche antidroga(DPA) ha rilevato, monitorando la situazione nelò nostro paese.

 

La loro diffusione si può verificare semplicemente digitando su un motore di ricerca di internet le parole “smart drug shop”, il web è infatti la principale piazza di spaccio di sostanze psicoattive, con tanto di raccolta degli ordinativi, pagamenti mediante credito elettronico e corriere postale che ti porta la droga direttamente a casa.

 

Lo zucchero può creare dipendenza al pari della droga, dell'alcool o del tabacco, per questo in Olanda è nata la proposta shock di tassarlo. Sono numerosi gli studi condotti fino ad oggi sulla dipendenza causata dallo zucchero e dai dolcificanti artificiali di produzione industriale. 

 

La strategia olandese servirebbe a ridurre il consumo di zucchero nella popolazione e lo ha consigliato il capo del Servizio Sanitario di Amsterdam, Paul Van der Velpen, ai Paesi dell'Ue, credendo possa essere come una buona idea per limitare l'insoregere di malattie croniche e l’obesità.

 

Le mamme fumatrici che nel periodo della gestazione continuano a fumare, contribuiscono ad incrementare il rischio di asma nei figli e nei nipoti: questa è la conclusione di uno studio, condotto da un gruppo di ricercatori del Los Angeles Biomedical Research Institute at Harbor-Ucla Medical Center.

 

L'indagine ha evidenziato che in caso di mamme "fumatrici" il rischio di asma non aumentava solo sui figli ma, si rilevava un aumento del rischio anche sulle generazioni successive pur non essendo mai entrate in contatto con la molecola della nicotina.

 

Chi mangia il pesce ha un migliore profitto scolastico: lo dimostra uno studio condotto presso la Oxford University e pubblicato sulla rivista scientifica "Plos One", questo grazie agli omega-3. 

 

In questo studio, gli esperti hanno misurato quanto pesce mangiavano i bambini e poi analizzato i livelli di omega-3 nel sangue, hanno poi confrontato questi dati con le loro capacità a scuola e osservato che a una maggiore concentrazione di questi grassi nel sangue, corrisponde un migliore rendimento scolastico.

 

Una ricerca ha dimostrato che i coniugi che conducono una vita di coppia molto serena e felice tendono a prendere peso, rispetto ai divorziati che invece tendono a dimagrire e il motivo, più che scientifico è banale.

 

Secondo lo studio, pubblicato su "Health Psychology", più felice è il vostro matrimonio maggiori sono le probabilità di aumentare di peso: questo emerge da una ricerca condotta da Andrea Meltzer, della Southern Methodist University di Dallas.

 

La Johns Hopkins University di Baltimore (Maryland) ci mette in guardia sull'esistenza di un legame tra obesità e fertilità: secondo un loro studio, pubblicato sulla rivista "Cell Metabolism", le donne patologicamente in sovrappeso e soggette quindi ad obesità, registrano una sovrapproduzione dell'ormone insulina che stimola, con livelli eccessivamente elevati, i recettori dell'ipofisi, una ghiandola situata alla base del cervello.

 

Dall'ipofisi dipende la produzione di particolari ormoni che regolano il ciclo ovarico: le gonadotropine. Se i livelli di insulina sono eccessivi, si innescano alterazioni a livello ormonale che disturbano la funzionalità ovarica, inducendo infertilità.