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Lotta al diabete: l'aiuto arriva da una pianta chiamata Cassia |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Giovedì 07 Febbraio 2013 10:32 |
Negli estratti della Cassia (o Senna), una pianta tipica del Sud-Est asiatico, sono stati trovati potenti proprietà antidiabetiche. La Cassia si divide in due specie chiamate "auricolata" e "alata" e contengono sostanze utili nel contrastate il diabete e nel combattere l'obesità.
Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune caratterizzata dalla distruzione delle cellule B pancreatiche (dalle CD4+ e CD8+ cellule T e infiltrazione dei macrofagi nelle isole pancreatiche) che comporta solitamente associazione all'insulino-deficienza. Mentre il diabete di tipo 2 (chiamato anche diabete mellito non insulino-dipendente, NIDDM) o diabete dell'adulto, è una malattia metabolica caratterizzata da glicemia alta in un contesto di insulino-resistenza e insulino-deficienza relativa. Si differenzia dal diabete mellito di tipo 1 in cui vi è una carenza assoluta di insulina a causa della distruzione delle Isole di Langerhans del pancreas. Il diabete di tipo 2 rappresenta circa il 90% dei casi di diabete con il restante 10% dovuto principalmente al diabete mellito tipo 1 e al diabete gestazionale. L'obesità è considerata la causa principale di diabete di tipo 2 in soggetti che sono geneticamente predisposti alla malattia. La scoperta delle proprietà antidiabetiche della Cassia, si deve ad un team di ricercatori internazionali, i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Pharmaceutical Biology. Il team di ricerca era composto dai dottori George Varghese Kadakasseril del Dipartimento di Botanica (CMS College di Kottayam in India), Lekshmi Vijaya Bose della Scuola di Scienze Ambientali (Università di MG di Kottayam, India) e Solomon Habtemariam dei Pharmacognosy Research Laboratories, Medway School of Science presso l'Università di Greenwich (UK). Precedentemente i ricercatori avevano estratto un costituente da una delle due piante, che prende il nome di Canferolo 3-O-rutinosidehe. Questo principio attivo si era dimostrato otto volte più potente che non un diffuso e molto utilizzato farmaco standard per la cura del diabete. Un ulteriore studio ha permesso di scoprire come sia la Cassia auricolata che la Cassia alata posseggano anche proprietà antiossidanti, che possono essere d'aiuto non solo nella lotta al diabete, ma anche a quella dell'obesità e di altre malattie causate dall'ossidazione dell'organismo. Habtemariam, uno dei ricercatori, dichiara che l'altra scoperta importante è che molti dei principi attivi della Cassia auriculata agiscono attraverso un processo chiamato sinergia. Lavorano insieme per produrre un effetto maggiore della somma dei loro singoli effetti. Questa scoperta è determinante nel confermare che la somma dei principi attivi utilizzati insieme riesce a dare un effetto maggiore e più potente nel trattamento del diabete. Gli scienziati hanno testato i principi attivi delle due piante sui due tipi di diabete oggi conosciuti: il diabete di tipo 1 (che colpisce in prevalenza i bambini) e il tipo 2 (più tipico delle persone adulte). |
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