Il cane è il migliore amico dell’uomo e riesce a portare un sorriso anche nelle giornate più buie, ad gli adulti e bambini, tanto che il cane, più di altri animali, viene impiegato per la riabilitazione di minori con difficoltà emotive e intellettive, in una particolare forma di terapia che si chiama "Pet Therapy".

 

Al di là degli utilizzi terapeutici, è idea diffusa che la presenza di un cane in casa aiuti i bambini nella loro crescita ed educazione, un recente studio americano, condotto al Bassett Medical Center di New York e finanziato dal National Institute of Nursing Research dell'Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health, ha voluto testare questa credenza, indagando se il possesso di questo animale possa avere anche un'influenza sui livelli di ansia e di stress. 

 

I paracolpi che si legano alle sbarre dei lettini per evitare che il bambino si faccia male sbattendo, potrebbero essere un rischio per il piccolo che potrebbe restare soffocato dal paracolpi stesso o anche di rimanere strangolato dai laccetti del paracolpi.

 

L'allarme arriva da uno studio americano, pubblicato sul "Journal of Pediatrics" e coordinato da Bradley Thach della Washington University a St. Louis. Si tratta dell'analisi dei dati presenti nel database della commissione Usa sui decessi riportati da gennaio 1990 a Ottobre 2012. I decessi imputabili al paracolpi sono triplicati in questo arco di tempo: 23 morti in sette anni tra 2006 e 2012, contro una media di 8 decessi ogni sette anni nei periodi 1985-91, 1992-98, 1999-2005.

 

L’educazione passa anche per l’alimentazione. Da quando i bimbi vengono al mondo noi mamme abbiamo un compito estremamente importante: nutrirli. Dall’allattamento allo svezzamento, dall’alimentazione dei bambini a quella dei ragazzi, passando per le allergie e intolleranze alimentari, insidiose e difficili da individuare, oppure dallo spiegare e gestire le  differenze culturali legate al cibo.

Il cibo e il nostro rapporto con esso, così come quello con i nostri figli, offrono innumerevoli spunti di riflessione. Esso è la prima relazione che abbiamo con il neonato e quella che identifica la nostra funzione di madre.

Oltre alle vittime di bullismo, anche i bulli soffrono di ansia, depressione e disturbi alimentari: uno studio dell'Università della North Carolina, condotto su 1420 bambini e pubblicato sull'International Journal of Eating Disorders, ha rilevato che i bulli hanno un rischio doppio di comportamenti bulimici (abbuffarsi o sottoporsi a purghe rispetto agli altri bambini non vittime di bullismo). 

 

William Copeland, coordinatore dello studio ha ipotizzato che prendere in giro gli altri può rendere i bulli più sensibili sulla loro immagine corporea, o può darsi dopo si pentono del proprio comportamento, finendo per abbuffarsi di cibo per poi purgarsi o fare esercizio in eccesso, lo ipotizza