Pare che il sesso femminile prima o poi sia destinato ad estinguersi: questa notizia è stata pubblicata su "Economist" qualche giorno fa e rivela che nei paesi socialmente più sviluppati, come l'Asia si stia sviluppando la tendenza del "no al matrimonio" da parte delle donne che lo vedono inutile e superato, non adatto alle mode del momento, ne consegue un calo delle nascite soprattutto di quelle femminili.

La prestigiosa rivista svela che purtroppo questa tendenza non è solo in abito asiatico ma si sta estendendo a macchia d'olio anche in altri paesi: un altro studio statunitense aveva sottolineato addirittura che le poche nascite di figlie femmine non basterebbero a sostituire nemmeno le madri stesse a meno che i tassi di fertilità non aumentino.

Chiunque può concordare con l'idea che il Made in Italy, quanto a cibo e abbigliamento, piace in Italia e in tutto il mondo, ma quando a sceglierlo sono personaggi di rilievo quanto l'ultima entrata a Buckingham Palace, la notizia suscita clamore e aumenta l'attrattiva del nostro italian style.

La notizia è recente e sembra che a corte non si parli d'altro: la neo sposa del Proncipe Williams nonchè oramai Duchessa di Cambridge, sembra apprezzare molto, oltre a vari stilisti inglesi tra cui Alexander McQueen, creatore del suo a lungo atteso abito da sposa, anche diversi stilisti italiani, dagli storici Armani, Valentino e Versace ai promettenti Tommaso Aquilano e Roberto Raimondi, già direttori creativi di Ferrè e prossimi alla progettazione di linee per Fay e Piazza Sempione. La storia, però non finisce qui. Sembra che a corte la passione di Kate venga vista in malo modo, e che le regole della casa reale non le consentano, in realtà, di scegliere in piena libertà abiti e accessori italiani da comprare e indossare.

L'estate sta giungendo al termine ma la moda, si sa, anticipa sempre i tempi e ha già pensato alle prossime collezioni estive. La simpatica proposta di Blomor, per la collezione Primavera/Estate del 2012 fa affidamento sull'intramontabile successo della bambola più famosa del mondo, Barbie (ovviamente mai senza l'inseparabile Ken) e sulle "hot" macchinine che tanto piacciono ai bambini di oggi e di ieri.

La fresca idea di Blomor nasce dalla collaborazione con Mattel, l'azienda produttrice dei due giocattoli più amati al mondo, con l'intenzione di colpire gli adulti che, ogni tanto, riportano il pensiero a quando erano bambini. Le due collezioni di t-shirt e felpe sono state ideate per uomini e donne dai 18 ai 30 anni che si distinguano per stile e personalità, unica e inimitabile.

Un caso di presunta malasanità è quello che è accaduto a Santa Maria del Focallo, Ispica in provincia di Ragusa: una donna di 63 anni, Grazia Vernuccio, originaria di Modica, ma residente a Monza, sabato scorso, a causa di forti dolori allo stomaco, si reca alla guardia medica per essere visitata.

Il medico di turno, dopo la visita, le prescrive un antispastico e la rimanda casa: purtroppo però la donna muore poco dopo tra le braccia del marito 66enne che per il forte dolore viene colpito da un infarto e ricoverato presso l'Ospedale "Maggiore" di Modica.

Un sogno è un sogno, e cercare di realizzarlo può essere lo scopo di una vita, a prescindere dall'età in cui si riesce a soddisfarlo. Certo che, quando il desiderio in questione è regalarsi un decolléte più abbondante e l'età a cui si ottiene è 83 anni, qualche dubbio sull'utilità della cosa può sorgere a tutti.

Lei, la californiana Marie Kolstad, a 83 anni è già una bisnonna, e ha deciso di dare una svolta alla propria vita ringiovanendo il suo balconcino. Il motivo della scelta un po' sui generis è che, secondo la donna, il suo seno ormai non riusciva più a rispecchiare la persona che lei si sentiva di essere: insomma, un seno da 83enne che andava nella direzione opposta di un cervello più giovane e dinamico.

D'estate l'obiettivo primario di ogni persona è trovare riparo e refrigerio dal caldo che attanaglia e, allo scopo, ogni strada è buona. Cappelli bagnati in testa, canottierine succinte e pantaloncini corti sono i primi strumenti che vengono in mente, per poi passare a taglio dei capelli o, perchè no, alle treccine stile africano, colorate e non, che impazzano tra bambine e ragazze.

Attenzione, però, ad usarle con cura. A mettere in guardia chi sceglie l'acconciatura più tipica dell'estate è Mario Toscani, presidente della Società Italiana di cura e chirurgia delle calvizie: secondo l'esperto, infatti, le treccine concorrerebbero a lasciare senza capelli chi vi si sottopone. Il problema, spiega l'esperto, sta proprio nella trazione continua esercitata dalle treccine che, a lungo andare, potrebbero causare danni addirittura irreversibili.

Con l'estate aumenta la voglia di essere abbronzati e di esserlo al più presto ed ecco che scattano i rimedi fai da te, prodotti fatti in casa e applicati nella convinzione che naturale faccia sempre rima con buono, ma in realtà non è così. Il Centro antiveleni dell'ospedale Niguarda di Milano ha segnalato un grave episodio di fotosensibilizzazione, con lesioni della pelle e ustioni, per un uso improprio a scopo abbronzante di un infuso contenente foglie di Ficus carica (il comune fico dei nostri giardini).

La Direzione generale Sanità della Regione Lombardia, in una Nota, mette in guardia dall'utilizzo di prodotti fai da te per l'abbronzatura come questo, che possono creare gravi danni alla salute. "L'utilizzo di questo infuso per potenziare l'abbronzatura - si legge nelle Nota - è una tecnica che trova origine in credenze popolari, tramandate per via orale e scritta, che spesso vengono praticate nella falsa convinzione che il naturale è bello e non fa male".

Quando a sbagliare sono i VIP, giornali e riviste si scatenano criticandoli, annunciando a tutto il mondo ciò che hanno combinato. Se spesso è forse una violazione della privacy, a volte può essere utile raccontare storie di personaggi che spesso e volentieri vengono presi come esempi ma che, altrettanto spesso, non possono esserlo.

Il caso in questione riguarda il premio Oscar Michael Douglas: l'attore di Hollywood, tampinato a Portofino durante le sue vacanze italiane in compagnia della bellissima moglie Catherine Zeta-Jones, protagonista anche di un corso di cucina ligure, è stato questa volta paparazzato mentre fumava una sigaretta mentre si rilassava nel suo yacht. Perchè tanto scalpore?

Smettere di fumare non è per nulla facile, anche quando ci si mette tutta la buona volontà, poichè spesso non si tratta solo di una dipendenza fisica, ma anche psichica e così, una volta abbandonate le sigarette, subentra la tristezza e il malumore. Uno studio canadese ci spiega il perché: la colpa sarebbe di un enzima.

I sintomi che provano coloro che tentano di smettere di fumare variano dall’ansia alla tristezza, fino ad arrivare ad un vero e proprio stato depressivo.  La ricerca pubblicata su  Archives of General Psychiatry  e condotta dai ricercatori del Centre for Addiction and Mental Health e da quelli dell’università di Toronto ci spiega che questa sensazione non dipenderebbe solamente dalla capacità della nicotina di regolare i neuroni che rilasciano dopamina, ma anche da altri bersagli neuronali come l’enzima monoamina-ossidasi A (Mao-A), deputato a metabolizzare le sostanze chimiche che migliorano l’umore.