Storie che nascono ancor prima di quanto possa apparire all'esterno: un suicidio studiato nei minimi particolari, con la coscienza di quello che si sta per fare e delle conseguenze terribili per i propri figli. Questo quanto avvenuto ieri mattina, quando il padre di una donna di 41 anni che viveva con la figlioletta di due anni, ha appreso durante la solita visita mattutina alla figlia e alla nipote.

Poco dopo le 8.30, non ricevendo risposta al citofono, ha aperto con le chiavi l'appartamento della 41enne, in un bel palazzo nel centro di Crema. Non appena è entrato nella camera da letto ha visto il tragico evento. I due corpi, uno accanto all'altro, senza vita e l'inconfondibile odore di gas per la casa. Claudia Ornesi ha così concluso la sua vita e quella della figlia Lidia, lasciando nel completo sconforto un intera cittadina con un inspiegabile suicidio.

Secondo le prime ricostruzioni, la donna ha messo la bimba nel suo lettino aspettando che la piccola si addormentasse. Poi ha messo nella camera da letto ben quattro bombole da campeggio e le ha aperte, facendo fuoriuscire due litri di gas letale. Si è poi distesa nel letto e ha aspettato così la morte. La donna viveva da sola dopo la fine del rapporto con il papà della bimba, che provvedeva al mantenimento della figlia.

Il nonno ha subito chiamato il pronto intervento, che non ha potuto far altro di constatare il decesso delle due, avvenuto prima dell'alba. Una scelta inspiegabile per chi la conosceva: una vita serena, si esclude qualsiasi forma di depressione. Nell'appartamento elegante di uno dei migliori quartieri della città, tantissime foto ritraggono la piccola Lidia sempre sorridente. Come per ogni mamma, Lidia era la gioia della propria madre.

Nonostante la causa della morte sia chiara, è stata disposta l'autopsia dei due corpi.