Articoli
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Scritto da Angela Messina
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Venerdì 02 Settembre 2011 14:30 |
I ricercatori dell'Università di Stanford (Usa) hanno condotto uno studio, pubblicato su Nature, da cui è emerso che nel sangue sono presenti molecole che, con gli anni, inibiscono la produzione di nuovi neuroni da parte delle cellule staminali nervose dell'ippocampo, il magazzino cerebrale dei ricordi. E l'effetto dell'azione di queste molecole sul cervello, spiegano gli autori, è una riduzione delle capacità cognitive. Due sono le sostanze sotto esame: eotaxina e MCP-1, infatti, si trovano in grande quantità sopratutto nel sangue e nel liquido cerebrospinale delle persone anziane. La tesi è stata avvalorata da alcuni esperimenti in laboratorio, effettuati su delle cavie: gli scienziati hanno creato dei circuiti sanguigni in comune tra le coppie di topi (composte da un roditore giovane e uno più anziano). I risultati si sono rivelati sorprendenti: gli studiosi hanno infatti notato che a livello dell'ippocampo, la zona del cervello deputata alla memoria e all'apprendimento, i neuroni dei topi più anziani aumentavano, simbolo principale di ringiovanimento dell'organismo.
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Scritto da Maria Ida Longo
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Venerdì 02 Settembre 2011 13:12 |
In Uno studio pubblicato su "Nature" e condotto dall'Ottawa Hospital Research Institute in Canada, è scaturito che alcuni virus, chiamati oncolitici, sono capaci di distruggere le cellule tumorali senza intaccare in alcun modo quelle buone: era già stato pensato qualche anno fa di iniettare dei virus per distruggere le cellule cancerogene, questo per stimolare il sistema immunitario, in seguito però si è pensato anche si mandarli direttamente sulla massa tumorale tramite un preparato di virus (OncoVex ) derivanti dall' Herpes labiale . Tramite la nuova ricerca, invece, si è agito somministrando i virus per via endovenosa, con l'intento di raggiungere tumori diffusi in diversi organi: in particolare, si è usato il JX-594, ovvero un tipo di virus che deriva dal ceppo della vaccinazione anti-vaiolo, molto facile da manipolare geneticamente per aumentarne la sua efficacia, ha una naturale capacità di replicarsi nelle cellule tumorali.
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Articoli
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Scritto da Martina Paolucci
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Giovedì 01 Settembre 2011 12:30 |
Quando si dice che il progresso non si ferma mai si rischia di dire una banale verità, ma a dimostrarlo sono le notizie che ogni giorno giungono da ogni parte del mondo. L'ultimo servizio che la tecnologia ha offerto alla società è la possibilità di farsi visitare da uno specialista semplicemente videochiamandolo con Skype, il programma che permette di mantenersi in contatto con i propri amici, chattando, chiamando e, appunto, videochiamando. La rivoluzione in questiona parte dalla Gran Bretagna, ma non c'è dubbio che, se si rivelerà davvero efficace, si espanderà nel giro di poco tempo a tutti i paesi limitrofi. L'iniziativa è stata promossa da Bruce Keogh, direttore del National Health Service (Nhs) inglese.
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Articoli
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Scritto da Martina Paolucci
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Giovedì 01 Settembre 2011 12:15 |
Non ascoltate chi vi dice che il cioccolato famale, fa venire i brufoli e ingrassare, o quanto meno rispondete che, se questo può anche essere vero, è altrettanto una realtà il fatto che il cioccolato protegga l'organismo da infarti, ictus e perfino dal diabete. La ricerca che attesta queste proprietà del cioccolato è stata pubblicata dal British Medical Journal, ed è opera di ricercatori dell'Università di Cambridge. Secondo gli esperti autori della ricerca, il cioccolato riuscirebbe a ridurre del 37% il rischio di malattie cardiovascolari, del 31% quello di riscontrare il diabete e del 29% la probabilità di affrontare un infarto. La ricerca ha preso in esame diversi prodotti: cioccolato fondente, cioccolato al latte, bevande e prodotti confezionati a base di cioccolata. Il merito delle proprietà benefiche di questo goloso prodotto andrebbero riconosciute ai flavonoidi da esso contenuti, potenti antiossidanti in grado di prevenire disordini del sistema metabolico e di agire positivamente sul cuore.
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Alimentazione
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Scritto da Angela Messina
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Giovedì 01 Settembre 2011 08:00 |
Durante l'estate, complice il caldo, si consumano quantità maggiori di frutta, che fa bene non solo per le vitamine e le sostanze nutritive in essa contenute, ma anche per la presenza di antiossidanti in grado di favorire il mantenimento di uno stato di buona salute ed il rallentamento dell’ invecchiamento. La frutta che contiene una maggiore quantità di antiossidanti è quella sottovuoto. Questo metodo di conservazione definibile ad alta pressione, non solo sembra essere il metodo migliore per mantenere nel tempo i cibi eliminando il problema o comunque limitando fortemente la contaminazione da parte di batteri, ma sembra essere addirittura in grado di potenziare il comportamento benefico degli antiossidanti. I ricercatori del Dipartimento di Biotecnologie e Ingegneria Alimentare del Tecnológico de Monterrey in Messico, hanno recentemente presentato uno studio a tal riguardo presso il National Meeting and Exposition dell’American Chemical Society di Denver, negli Stati Uniti. La tecnica utilizzata si chiama pascalizzazione (o HHP, che sta per High Hydrostatic Pressure) e, non solo non danneggia il frutto, ma pare che questo, sottoposto a una pressione di 600 MPa (megapascal) per 3 minuti si veda aumentare il proprio contenuto di antiossidanti ben oltre il 50 per cento.
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