Quando si viene punti da un imenottero (ape, vespa o calabrone) si ha una reazione cutanea caratterizzata da dolore, rossore e gonfiore. Solitamente non è grave e scompare nel giro di qualche ora ma, se scaturisce una reazione allergica al veleno, può causare lesioni estese e durature.

Manifestazioni allergiche più gravi che coinvolgono l'intero organismo, si verificano in seguito ad una sola o a poche punture ed insorgono dopo pochi minuti. I sintomi più frequenti sono orticaria, edema diffuso, crampi addominali, difficoltà respiratorie ed a volte collasso cardiocircolatorio e shock. Se non viene effettuato un tempestivo intervento medico, queste reazioni possono rivelarsi mortali.

Nuovamente nel mirino dei ricercatori i prodotti di bellezza che contengono ftalati, le sostanze chimiche presenti in alcuni smalti per le unghie, creme idratanti e prodotti per capelli come anche in oggetti vari e adesivi. Secondo indagini precedente sembra causino problemi riproduttivi, malattie al fegato e ai reni. Oggi si parla anche di diabete come effetto dannoso di queste sostanze.

Lo stanno indagando i ricercatori del Brigham and Women’s Hospital dopo aver scoperto che c'è una correlazione tra l'elevata presenza di ftalati nell'organismo e lo sviluppo di diabete al femminile. La probabilità di contrarre questa malattia risulta infatti più alta nelle donne con concentrazione maggiore di queste sostanze. Il rischio si innalza addirittura del 60% nelle donne con maggiore densità di questa sostanza nociva nel proprio organismo.

L'ansia rende già difficile la vita e adesso sapere anche che si invecchia di più fa correre ai ripari le signore troppo apprensive e darà sollievo a molti figli! Secondo uno studio condotto dai ricercatori del Brigham and Women Hospital una forma comune di ansia, detta ansia fobica, sarebbe un fattore a rischio per l'invecchiamento accelerato.

Questo dipende dal fatto che l'ansia è associata a telomeri più corti nelle donne di mezza età e anziani. I telomeri sono proteine complesse che risiedono nell'estremità dei cromosomi (oggi facciamo un po' di biologia :-D) e la loro funzione è proprio quella di proteggere i cromosomi stessi e l'informazione genetica contenuta in questa loro sezione, dal degrado che avviene durante la divisione cellulare.

Facebook è diventato ormai il nostro pane quotidiano, ancora prima di iniziare la colazione ci si collega sul più grande social network del mondo. Ed è così che può rivelare le grandi passioni degli italiani, tenendo conto che ormai gli utenti solo nel nostro Paese sono 14 milioni. Secondo un'indagine svolta da Blogmeter nel mese di giugno, i marchi che hanno guadagnato più posizioni sono stati il quotidiano Libero, la crema Nivea for Men Italia, la FIGC ( Federazione Italiana Gioco Calcio), Burger King Italia, la Birra Dreher e il magazine di informazione Fanpage.it.

Per comprendere il rapporto tra gli italiani e i brand su Facebook, BlogMeter, grazie al suo strumento "Facebook Social Analytics", ha classificato nel periodo dal 1° al 30 giugno, le pagine scritte in italiano secondo tre criteri: la capacità di un loro coinvolgimento da parte delle aziende, i tempi di risposta alle domande pubblicate sulle pagine dalle persone e il numero di fan.

Dopo aver seguito una dieta dimagrante e aver ottenuto buoni risultati, il problema più difficile è il mantenimento del peso. Ma come fare? Una ricerca americana, incentrata sull’approccio migliore da seguire per chi, finita la dieta dimagrante, si trova a dover combattere con la riduzione del metabolismo basale, un fenomeno legato proprio alla restrizione calorica indotta dalla dieta, dice che la la regola è solo una: mangiare fibre e proteine.

Lo studio dei ricercatori del New Balance Foundation Obesity Prevention Center Children Hospital di Boston,pubblicato su Jama, rivela infatti che fibre e proteine sono gli elementi cardini di una buona dieta di mantenimento, dieta in cui non bisogna rinunciare a nulla, nemmeno ai grassi e ai carboidrati.