L'equipe del professor Daniele Piomelli, ricercatore italiano dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e docente universitario presso l'University of California ad Irvine,  ha scoperto un importante meccanismo alla base della comparsa di comportamenti autistici in bambini affetti da Sindrome da X Fragile, mostrando l’azione correttiva di molecole che saranno il punto di partenza per lo sviluppo di nuovi farmaci mirati.

L'autismo colpisce un bambino su 88 negli Stati Uniti e 1 su1000 nel nostro Paese. La più comune tra le cause genetiche note di questo disordine celebrale è la Sindrome da X Fragile, una mutazione genetica che provoca la perdita della proteina FMRP.

Il sale, se consumato in eccesso è dannoso per la nostra salute e questo vale soprattutto per bambini e adolescenti. Mangiare troppo salato può causare danni alla pressione arteriosa, portando forti rischi soprattutto a chi è in sovrappeso per quanto riguarda l'ipertensione. Questo quanto verificato da uno studio americano condotto dal gruppo di ricercatori dei Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) di Atlanta.

Hanno partecipato alla ricerca in 6235 tra ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 18 anni, di cui il 37% sovrappeso o obeso che consumavano in media lo stesso quantitativo assunto dagli adulti ossia 3,387 grammi contro i 2,3 consigliati dalla Sanità Americana.

Caramelle, dolcetti e denti lavati poco o male: ecco i rischi che portano i bambini ad avere le carie, più frequente tra le malattia dentali in questa fascia di età. Il Ministero della Salute lancia un allarme, poiché a quattro anni, ben 1 bambino su 5 ne soffre fino ad arrivare ai dodicenni che ne soffrono per il 50% dei bambini di questa età. Le visite dal dentista sono un tabù per il 75% dei bambini in età prescolare e 1 bambino su 5 è in cura per aver perso a causa della carie, un dente da latte in modo prematuro.

Per cercare di tamponare questa situazione allarmante nella Penisola, si terrà un convegno Argomenti di odontoiatria pediatrica: dalla prevenzione alla terapia, organizzato dalla Sioi, sabato 6 ottobre all'Ospedale FatebeneFratelli di Roma.

In questi giorni si sta animando il dibattito per la proposta del Ministero dell'Istruzione di far anticipare l'ingresso ai bambini nella scuola primaria, per adeguarsi agli standard europei. In tal modo i bambini dovrebbero iniziare a frequentare la classe prima a partire dei 5 anni.

Se ciò diventasse realtà, bisognerebbe, innanzitutto, modificare e adeguare la didattica della scuola primaria alle esigenze di bambini più piccoli. La psicologia dello sviluppo Anna Oliverio Ferraris spiega che a quell'età non tutti i bambini hanno ancora raggiunto in modo adeguato il coordinamento mano-occhio per poter scrivere in modo fluido e si potrebbe richiedere uno eccessivo.

Tutti pronti portafogli alla mano ad affrontare le ulteriori spese che il periodo scolastico portano con se. Rimangono poi le economie da fare in casa per coprire le necessità alimentari e tenere anche un occhio sulla situazione obesità infantile. Cosa succede però in un periodo come questo che stiamo attraversando, dove le difficoltà economiche sono alla portata del giorno, e dove far conciliare una sana alimentazione per crescere bene ed evitare figli in sovrappeso?

Ce lo dice uno studio realizzato dall’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano che ha valutato le abitudini alimentari di 2.238 bambini (di cui il 48,3% femmine e il 51,7% maschi) di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Dai dati raccolti emerge una prevalenza importante dell’eccesso ponderale: circa il 40% dei bambini è sovrappeso (di cui 42% femmine e il 38% maschi).