Tutti pronti portafogli alla mano ad affrontare le ulteriori spese che il periodo scolastico portano con se. Rimangono poi le economie da fare in casa per coprire le necessità alimentari e tenere anche un occhio sulla situazione obesità infantile. Cosa succede però in un periodo come questo che stiamo attraversando, dove le difficoltà economiche sono alla portata del giorno, e dove far conciliare una sana alimentazione per crescere bene ed evitare figli in sovrappeso?

Ce lo dice uno studio realizzato dall’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano che ha valutato le abitudini alimentari di 2.238 bambini (di cui il 48,3% femmine e il 51,7% maschi) di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Dai dati raccolti emerge una prevalenza importante dell’eccesso ponderale: circa il 40% dei bambini è sovrappeso (di cui 42% femmine e il 38% maschi).

In seguito a due sentenze di tribunale, una in primavera e una in estate si afferma che c'è una relazione tra i vaccini obbligatori, somministrati ai nostri figli, e l'autismo. E così si è riaperto l'annoso dibattito su quanto siano realmente utili i vaccini, chiedendosi come mai qui in Italia siano obbligatori e in altri paesi europei solo consigliati.

Varie le associazioni di genitori, a cui disgraziatamente è capitato di avere bambini con gravi conseguenze cliniche in seguito alla somministrazione dei vaccini, che stanno portando avanti, anche tramite Internet, diversi studi per dimostrare la loro pericolosità, ma i pediatri ci rassicurano sulla sicurezza dei vaccini.

"Inutile negarlo: l'inserimento all'asilo nido non è una passeggiata. Essere supportati da persone competenti e da una valida struttura è fondamentale per vivere questo passaggio con serenità".

Parola di Cristina Malvini, 30 anni di esperienza negli asili nido, fondatrice e coordinatrice pedagogica del franchising Il Pianeta dei Bambini, che conta 21 affiliati. In questi anni ha assistito moltissime famiglie nella fase dell'inserimento e, grazie alla sua esperienza, può dare qualche consiglio su come gestire questo delicato passaggio. "Il distacco è un'importante tappa della crescita, anche se spesso problematica - afferma Malvini -. La difficoltà è vissuta sia dal bambino sia dalla madre che spesso ha dei sensi di colpa che la inducono inconsapevolmente a proiettare le tensioni sul bambino. Per vivere questa fase nel migliore dei modi, è fondamentale un inserimento graduale, che dia la possibilità al bambino e alla madre di acquisire fiducia nell'ambiente e nel personale". 

  Questo nuovo inizio delle scuole segna anche l'arrivo di qualche buona notizia, una di queste riguarda proprio le mense scolastiche che negli ultimi anni hanno alzato sensibilmente il livello di qualità di ciò che viene offerto ai bambini. Salgono a circa 1,2 milioni al giorno i pasti biologici che saranno serviti nelle mense scolastiche nel corso del nuovo anno scolastico 2012-13: quasi il doppio rispetto a dieci anni fa. Una stima di Coldiretti prova che nell'ultimo decennio sono raddoppiati i pasti biologici serviti nelle scuole privilegiando prodotti locali, stagionalità e principi della sana alimentazione.

Una maggiore attenzione dunque alla dieta degli alunni. L'offerta di pasti bio con cibi di stagione, dichiara  Coldiretti, aumenta anche l'uso degli ingredienti locali e di cibi a chilometri zero. Quello che arriva sulle tavole dei nostri bimbi è migliore di un tempo? Si direbbe di sì, anche grazie alla presenza crescente sul territorio italiano di produttori locali che vendono direttamente il proprio prodotto senza intermediazioni e che sono in grado di offrire alimenti freschi.

Che l'allattamento al seno sia la forma più giusta di alimentazione del neonato è già da tempo che i pediatri lo sostengono. Ma le conferme continuano ad arrivare da più ricerche, come quest'ultima che parla dei possibili danni del biberon sullo stomaco del bambino. Uno studio danese infatti pubblicato sulla rivista 'Pediatrics' dimostra una probabilità 4,6 volte maggiore di sviluppare la stenosi del piloro per i neonati nel loro primo anno di vita allattati in maniera artificiale con il biberon.

L'uso del biberon infatti può rappresentare un fattore di rischio nell'insorgenza di questa malattia del tratto gastrointestinale, tra l'altro risolvibile in modo definitivo solo con l'intervento chirurgico. Conosciuta da anni, si ignora quali siano realmente le cause dell'insorgenza della malattia e questa ricerca sembra aprire nuove possibilità di comprensione, avvicinando i ricercatori alla risoluzione di un enigma che va avanti da quasi cento anni.