Un aiuto concreto alle famiglie ogni tanto arriva: fra pochi giorni, il 14 febbraio, la Regione Piemonte, inizierà a distribuire il bonus bebè, per tutte quelle famiglie che sono allietate dalla nascita di un bambino durante il 2011.

Lunedì i voucher cominceranno a essere distribuiti presso le Asl; l’agevolazione consisterà in un contributo di 250 euro da assegnare tramite voucher ai nuovi nati del 2011 e sarà retroattiva: i genitori dei bambini nati dal primo gennaio al 13 febbraio non saranno penalizzati. Due le condizioni: la residenza del neonato in Piemonte e la certificazione Isee, rilasciata successivamente alla data di nascita del bambino, non superiore a 38 mila euro.

Avere un’intelligenza fuori dal comune, specialmente quando si è ancora bambini,  può essere un difficile dono con cui convivere, a tal punto che diventa necessario aiutare i piccoli geni a non sprecare le proprie capacità. Non è raro, purtroppo, che i bambini cosiddetti plusdotati vengano considerati iperattivi o affetti da qualche tipo di disagio, a cui si cerca di rimediare con cure mediche superflue ed inopportune.

Le persone particolarmente dotate, infatti, possono presentare difficoltà motorie o avere problemi in vari contesti sociali: un bambino plusdotato può avere difficoltà nel relazionarsi con i suoi coetanei, dai quali potrebbe essere schernito ed escluso solo perché percepito come diverso.

Una ragazzina di 13 anni, di Vinci, è ricoverata presso l'ospedale pediatrico Anna Meyer di Firenze  a causa di una forma di meningite da menigococco di tipo B. La ragazzina, con febbre alta e i chiari sintomi di  meningite è stata portata dai genitori al pronto soccorso del San Giuseppe di Empoli e tre ore e mezzo dopo i sanitari dell'ospedale empolese hanno predisposto il trasferimento al Meyer.

Qui i suoi familiari sono stati sottoposti a profilassi, mentre la Asl 11 ha avviato in mattinata l'analisi epidemiologica e venticinque persone, tra insegnanti, amici, compagni di classe, di pallavolo e di catechismo, hanno assunto il farmaco per la prevenzione. Un'altra sessantina di persone a contatto con la ragazzina negli ultimi giorni hanno ricevuto la profilassi nel pomeriggio.

Per fortuna tutto è finito bene, ma martedì pomeriggio alla stazione metropolitana di Mialno, fermata di  Loreto si è temuto il peggio: un bambino di circa 10 anni, in attesa del treno con la mamma e intento a giocare con un videogioco, non gaurdando dove ha messo il piede mentre camminava ed è caduto dal marciapiede sui binari della metropolitana.

Anche la madre, distratta dalla bambina più piccola, non si accorge subito dell'accaduto, se non quando il bambino è ormai sulle rotaie, sdraiato e con un orecchio sanguinante. Fortunatamente in attesa, tra la gente, c’e anche Alessandro Micalizzi, carabiniere di 26 anni in servizio alla stazione di Pioltello, che non ci ha pensato su due volte: è saltato sui binari e ha sollevato il bimbo, rimettendolo sulla banchina, poco prima che arrivasse il treno successivo.

Se si pensa all'asportazione delle tonsille, il primo pensiero rassicurante è proprio quello di un buon fresco gelato per alleviare corpo e animo dei bambini. Ma bisogna fare attenzione. Infatti, dopo questo tipo di operazione aumenta il rischio di obesità per i più piccoli. Secondo Otolaryngology – Head and Neck Surgery, dopo che i malati sono rimasti a digiuno per colpa della disfagia, ossia della difficoltà di deglutire oppure a causa dell'odinofagia e quindi della sensazione dolorosa durante la deglutizione, causate entrambe dalla tonsillite, tendono ad assumere un apporto calorico superiore alla norma, rischiando di finire sovrappeso nel periodo post operatorio.

Per arrivare a queste conclusioni sono stati uniti i risultati di 9 diverse ricerche condotte su 795 bambini con età compresa tra 0 e 18 anni, che avevano subito questo tipo di operazione sia alle tonsille che alle adenoidi. Si è visto, quindi, come oltre la metà dei piccoli malati, divisi in tre gruppi, avevano preso peso.