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Nasce "Rete Ulisse" per aiutare i bambini plusdotati |
Bambini - Articoli |
Scritto da Angela Messina Venerdì 04 Febbraio 2011 14:41 |
Avere un’intelligenza fuori dal comune, specialmente quando si è ancora bambini, può essere un difficile dono con cui convivere, a tal punto che diventa necessario aiutare i piccoli geni a non sprecare le proprie capacità. Non è raro, purtroppo, che i bambini cosiddetti plusdotati vengano considerati iperattivi o affetti da qualche tipo di disagio, a cui si cerca di rimediare con cure mediche superflue ed inopportune.
Le persone particolarmente dotate, infatti, possono presentare difficoltà motorie o avere problemi in vari contesti sociali: un bambino plusdotato può avere difficoltà nel relazionarsi con i suoi coetanei, dai quali potrebbe essere schernito ed escluso solo perché percepito come diverso. L’estrema sensibilità che caratterizza questi soggetti, li porta a vivere in maniera amplificata tutto ciò che accade nelle loro vite, facendo sì che essi considerino episodi di discriminazione, anche sporadici o superficiali, come piccoli traumi. Non vedendosi riconosciute le loro qualità, non sentendosi gratificati né stimolati, i piccoli, anche se dotati di un intelligenza superiore alla media, ottengono molte volte pessimi risultati in ambito scolastico a causa di ansia, eccessivo nervosismo o incapacità di concentrazione, che sono evidenti sintomi di un malessere interiore. Non è difficile, dunque, che diventi realtà una vita tristemente isolata e solitaria, anzi la storia ci insegna, grazie alla biografia di personaggi illustri, quanto facilmente una genialità non riconosciuta possa essere scambiata per pigrizia o superficialità. Uno degli esempi più famosi è quello dello scienziato Einstein: la sua grandezza è ormai riconosciuta in tutto il mondo, ma secondo molti non poteva vantare una brillante carriera scolastica. Probabilmente durante la sua infanzia, Einstein si è imbattuto in professori incapaci di riconoscerne il grande talento. L’unico modo per evitare simili problemi, è portare avanti le ricerche in questo campo per sviluppare strumenti e metodologie sempre nuovi con cui affrontare le difficoltà di apprendimento e relazionali dei bambini con intelligenza superiore alla media. Associazioni come Eurotalent, ad esempio, lavorano proprio per riuscire a trasformare creatività e talento in grandi opportunità e fare in modo che non diventino invece causa di insopportabili disagi. I genitori vengono aiutati ad individuare in maniera specifica le abilità del loro bambino, per elaborare poi strategie di apprendimento attraverso cui svilupparle adeguatamente. La neonata “Rete Ulisse”, prevede di garantire mezzi e risorse per la plusdotazione in Italia ed in Europa ed è stata realizzata nell’ambito del progetto “Tutti diversi/tutti uguali”, attivato dall’Università Bocconi. Dopo un seminario introduttivo presso l’Università milanese, verrà presentato un corso di formazione biennale per insegnanti, in cui i membri dell’AISTAP collaboreranno con docenti ed esperti di psicologia evolutiva dell’Università olandese di Nijmegen. L'obiettivo della rete è mettere in collegamento tra di loro le associazioni, gli enti, le associazioni e le istituzioni che si occupano di plusdotazioni per formare una piattaforma comune. Fonte: Adnkronos |
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