Due minuti di blackout in ospedale: muore un bambino |
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Scritto da Caterina Poni
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Giovedì 30 Giugno 2011 12:40 |
Due minuti di blackout dell'erogazione dei gas medicinali in ospedale e muore un bambino. Il luogo dell'incidente è l'Ospedale Regina Margherita di Torino, dove i medici e tutto il personale sono sconvolti dall'accaduto. Altri cinque piccoli pazienti sono rimasti coinvolti, ma per fortuna nessuno è in pericolo di vita. I Nas, insieme al Direttore Sanitario di presidio Giuseppe De Intinis stanno indagando, raccogliendo tutte le informazioni possibili in merito all'accaduto. Maurizio Dall'Acqua, Direttore Sanitario dell'ospedale si interroga sulle cause della tragedia e dichiara: " Purtroppo non siamo ancora riusciti a ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente, probabilmente sarà la stessa Procura a darci delle risposte, visto che il pm Raffaele Guariniello ha disposto una ispezione insieme ai carabinieri dei Nas". Il servizio di erogazione dei gas medicinali è appaltato a una ditta esterna, la Rivoira, una delle più grandi d'Italia nel settore. La stessa azienda si occupa anche della manutenzione, ma rimane da stabilire se gli operai della ditta appaltatrice fossero all'opera al momento del blackout.
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Napoli: a cusa dei rifiuti in aumento le malattie respiratorie fra i bambini |
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Scritto da Angela Messina
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Lunedì 27 Giugno 2011 15:48 |
Non ci sono ancora dati ufficiali che dimostrino un aumento di patologie a Napoli a causa dell'emergenza rifiuti, ma la rete dei pediatri lancia un campanello d'allerte: nell'ultimo mese, da quando cioè la situazione dei rifiuti abbandonati per le strade si è aggravata, si è registrato un aumento del 10-20% delle patologie respiratorie tra i bambini. E la causa è da ricercarsi nei roghi di immondizia che sono fortemente tossici. Il presidente della Federazione italiana pediatri (Fimp), Giuseppe Mele afferma che nell'ultimi anno è stato avviato un monitoraggio per verificare l'eventuale aumento di patologie pediatriche in relazione alla questione rifiuti. Si è cercato di capire se ci fosse stato un aumento della patologie di tipo oncologico, ma, per fortuna, per questo tipo di patologie, così come per quelle gastrointestinali non è stato riscontrato un aumento significativo dell'incidenza rispetto al resto del territorio nazionale.
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Josh, il bambino che non sente il dolore |
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Scritto da Martina Paolucci
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Lunedì 20 Giugno 2011 16:20 |
Una storia alquanto particolare, sembra quasi un film, ma è tutta vera: il protagonista è un bambino inglese che vive a Telford, cittadina a nord di Birmingham, ha 3 anni e si chiama Josh Hodgkiss. Apparentemente è un bambino come tutti gli altri, ma ha una particolarità che lo rende invece molto singolare: non riesce a provare dolore. Josh è riuscito a tagliarsi a metà la lingua con un morso, si è fatto un occhio nero, si è strappato via le unghie senza nemmeno rendersene conto. Inoltre, quando tutti dormono lui rimane sveglio, a causa di un' inversione degli ormoni del sonno. La colpa è di una malattia molto rara denominata sindrome di Smith-Magenis (SMS).
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I pediatri rassicurano sulle infezioni da E. Coli |
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Scritto da Angela Messina
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Venerdì 17 Giugno 2011 14:29 |
In seguito alla morte registrata in Germania di un bambino di 2 anni in seguito allo scoppio dell’epidemia provocata dal batterio E.coli, iniziano gli allarmismi dei genitori. Il presidente della SIPPS, Società italiana di pediatria preventiva e sociale, rassicura i genitori precisando che il ceppo batterico che sta preoccupando l’Europa ha finora colpito, nel 90% dei casi, adulti in età superiore ai 20 anni. C’è da dire però che la mancata identificazione del focolaio di infezione, impone il severo rispetto di alcune importanti misure di sicurezza. Si tratta di precauzioni utili a prevenire ogni forma di contagio batterico derivante da alimenti e da trasmissioni oro-fecali. Le principali sono: lavarsi bene le mani prima di toccare i cibi; prestare attenzione all’acquisto degli alimenti, preferendo quelli con etichettatura e soggetti ai controlli sanitari; proteggere i cibi da mosche o da altri insetti, coprendo gli alimenti o chiudendoli in contenitori; consumare latte pastorizzato o trattato ad alte temperature e cibi ben cotti; lavare molto bene la verdura e sbucciare la frutta; bere solo acqua sicuramente potabile; gettare subito i pannolini sporchi di feci e lavare a temperature superiori a 65° gli indumenti e la biancheria contaminata con le feci, usando anche disinfettanti.
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Bambini protetti se vivono con cani e gatti |
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Scritto da Martina Paolucci
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Martedì 14 Giugno 2011 09:00 |
I cani sono i migliori amici dell'uomo, e i gatti la migliore compagnia. E se fossero anche "utili" a proteggere i bambini da insidiose allergie? Quanto emerge da uno studio pubblicato dalla rivista Clinical & Experimental Allergy è che la convivenza delle famiglie con gli animali domestici può evitare lo sviluppo di allergie nei bambini e futuri adulti. I ricercatori hanno studiato un gruppo di bambini fino al loro ingresso nell'età adulta, monitorandone le condizioni cliniche e registrando la presenza di animali domestici tra le mura casalinghe. I risultati sono stati soddisfacenti ma soprattutto sorprendenti: l'esposizione al pelo di un animale domestico durante il primo anno di vita sembrerebbe essere tanto temuta quanto fondamentale per uno sviluppo sano, in salute e senza alcun problema di allergia.
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