Cioccolato e dolciumi da piccoli: meno probabilità di ingrassare da grandi |
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Bambini -
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Scritto da Martina Paolucci
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Lunedì 04 Luglio 2011 09:00 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_cioccolato_logo.gif) I dolci, grandi amici-nemici di grandi e piccini, vengono sempre accusati di essere i carnefici della linea: contengono troppi grassi e allargano il giro vita, contribuendo all'insorgenza di malattie cardiovascolari, innalzando ad esempio il livello di colesterolo. Ma se così non fosse? Se, ad esempio, i dolci lasciati mangiare ai bambini fossero uno strumento valido proprio per non farli ingrassare? Tutto il mondo farebbe salti di gioia, e i bambini non si vedrebbero più negate richieste zuccherine. Lo studio sull'argomento è stato effettuato dall'americana Louisiana State University, con la coordinazione della dottoressa Carol O'Neil. A dargli pubblica diffusione è stata la rivista Food and Nutrition Research. La tesi sostenuta dai ricercatori è sorprendente: bambini e adolescenti che mangiano regolarmente barrette di cioccolata o dolciumi di vario genere hanno il 22% in meno di probabilità di avere problemi di sovrappeso o obesità rispetto a chi non ne mangia affatto.
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Babygang a Padova: estorsioni e minacce |
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Bambini -
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Scritto da Martina Paolucci
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Venerdì 01 Luglio 2011 15:15 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_coltello_logo.gif) L'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Venezia andava avanti da parecchio tempo. Ora, a conclusione degli accertamenti, la Polizia di Padova ha individuato una babygang che da tempi estorceva soldi a coetanei e compiva furti e rapine di piccola consistenza all'uscita delle scuole e nei parchi. La baby gang è responsabile anche di un consistente numero di episodi di bullismo, compiuti sempre a danno di coetanei. Il gruppo era formato da tre ragazzini di diverse etnie: al momento, i due più grandi, di 14 e 15 anni, sono stati collocati in una comunità, mentre il terzo, di soli 12 anni, non ha provvedimenti a sua carico perchè non imputabile data l'età.
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Indagine ACI: il 60% dei bambini viaggia in auto senza seggiolino |
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Bambini -
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Scritto da Giorgia Marchesi
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Venerdì 01 Luglio 2011 11:30 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_Bimbo_Pannolino_logo.jpg) La sicurezza dei nostri figli dovrebbe essere uno dei fattori fondamentali per i quali impegnarsi, anche quando si viaggia in auto. Purtroppo dalle ultime rilevazioni emerge che il 60% dei bambini viaggia in macchina senza seggiolino nonostante la legge ne impogna l’uso. I genitori quindi spesso trasgrediscono questa norma senza la piena consapevolezza dei rischi per la sicurezza del bambino. Se da un lato i genitori non si comportano come dovrebbero dall’altro i produttori di seggiolini hanno fatto notevoli progressi nel mettere in commercio dei supporti sempre più confortevoli e con maggiori standard di sicurezza. A dimostrare l’aumento degli standard qualitativi dei seggiolini sono gli ultimi test condotti dall’Aci su trenta modelli in commercio. L’83 per cento dei seggiolini testati ha superato l’esame: uno con il massimo dei voti, 16 sono stati giudicati buoni, sei soddisfacenti, due appena sufficienti e cinque i bocciati. Quest’anno, per la prima volta, il test ha messo sotto la lente anche le sostante pericolose per i bambini: in cinque modelli è stato riscontrato un eccesso di materiali dannosi per la salute e in due una quantità di diottilftalato Dehp superiore ai limiti di legge per i giocattoli.
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Svezia: spopola l'asilo senza distinzione di sesso |
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Bambini -
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Scritto da Angela Messina
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Venerdì 01 Luglio 2011 09:45 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_asilo_nido.jpg) Non è il classico asilo che noi conosciamo, Egalia è un asilo molto particolare. Innazitutto Egalia si trova a Stoccolma, in Svezia e a differenza dei classici asili ai bambini piccoli non viene inculcata la distinzione di sesso, ma tutti sono uguali, crescono tutti nello stesso modo e senza disciminazione di genere. In questa struttura ci sono solo 33 posti e c’è una lunghissima lista d’attesa per essere ammessi. Ha solo un anno di vita, ma l’idea ai genitori svedesi è piaciuta molto. Egalia lotta contro la discriminazione sessuale. I bimbi, tutti da 1 a 6 anni, non vengono chiamati a seconda del loro sesso ma sono appellati indistintamente con il nome «friend», oppure con il pronome neutro «hen». Due bambole senza sesso, una con un’espressione triste, l’altra felice. Si chiamano “emotion dolls” e fanno parte dei giochi utilizzati nel loro percorso pedagogico. Biancaneve e Cenerentola hanno lasciato spazio alla storia di due giraffe, maschi, che vogliono un figlio e finiscono per adottare un uovo di coccodrillo: l’obiettivo è che i bambini seguano spontaneamente le loro inclinazioni, senza cadere nello stereotipo che vorrebbe i maschietti rincorrersi con in mano pistole giocattolo e le bambine fare le treccine alle bambole.
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Due minuti di blackout in ospedale: muore un bambino |
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Bambini -
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Scritto da Caterina Poni
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Giovedì 30 Giugno 2011 12:40 |
![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_450_0_0_1___images_stories_loghini_logo_staff.gif) Due minuti di blackout dell'erogazione dei gas medicinali in ospedale e muore un bambino. Il luogo dell'incidente è l'Ospedale Regina Margherita di Torino, dove i medici e tutto il personale sono sconvolti dall'accaduto. Altri cinque piccoli pazienti sono rimasti coinvolti, ma per fortuna nessuno è in pericolo di vita. I Nas, insieme al Direttore Sanitario di presidio Giuseppe De Intinis stanno indagando, raccogliendo tutte le informazioni possibili in merito all'accaduto. Maurizio Dall'Acqua, Direttore Sanitario dell'ospedale si interroga sulle cause della tragedia e dichiara: " Purtroppo non siamo ancora riusciti a ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente, probabilmente sarà la stessa Procura a darci delle risposte, visto che il pm Raffaele Guariniello ha disposto una ispezione insieme ai carabinieri dei Nas". Il servizio di erogazione dei gas medicinali è appaltato a una ditta esterna, la Rivoira, una delle più grandi d'Italia nel settore. La stessa azienda si occupa anche della manutenzione, ma rimane da stabilire se gli operai della ditta appaltatrice fossero all'opera al momento del blackout.
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