In Italia continuano le pessime abitudini alimentari dei genitori nei confronti dei bambini, in peggioramento soprattutto al sud. Oggi i genitori non sono più in grado o non hanno il tempo necessario di indicare ai figli gli alimenti giusti o sbagliati a tavola.

Così i bambini, che sono molto ricettivi e pronti a prevalere, diventano dei veri e propri tiranni a tavola prendendosi tutto lo spazio possibile: i pediatri asseriscono che il più grande errore dei genitori è chiedere al bambino cosa vuole mangiare, menu alla carta insomma, non considerando che il bambino non ha le cognizioni sufficienti per decidere.

La nuova misura, contenuta nella bozza di Riordino delle Cure Primarie del Ministro della Salute Renato Balduzzi e della conferenza Stato-Regioni in vista del prossimo Patto per la Salute, propone l'abbandono del pediatra già a 7 anni, prematuro per gli esponenti del SIP, Società Italiana Pediatria.

La motivazione principale che spinge ad apportare questa variazione sembra essere la carenza di professionisti: i pediatri, infatti, scarseggiano a causa dei corsi universitari a numero chiuso e i pochi che si laureano scelgono di lavorare in ospedale. Le polemiche naturalmente non sono mancate da parte dei pediatri, che ipotizzano un aumento dell'ospedalizzazione dei bambini, più di quello che già non stia già avvenendo attualmente, soprattutto al sud.

Solo pochi giorni fa è balzata alla cronaca il caso della ragazzina tredicenne che aveva ripreso gli studi, dopo la gravidanza, portanto la bimba a scuola con sè e oggi arriva la notizia di un'altra giovanissima mamma.

Lei ha 15 anni e il papà quattordici e dal loro amore, nato fra i banchi di scuola, sono venuti alla luce due gemelli. Il parto è avvenuto a Benevento presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia, diretto dal professor Gennaro Trezza, dell'Azienda ospedaliera Rummo.

Non ci sono parole per descrivere una notizia del genere. Forse si tratta proprio della paura più grande di ogni genitore, quella di non poter vegliare 24 ore su 24 sui propri figli, che per una causa qualsiasi possono essere messi a rischio in loro assenza. Questo è il caso di una bimba di soli 10 mesi, di Roma, morta all'asilo presumibilmente per un rigurgito mentre faceva un riposino.

Il decesso è avvenuto direttamente dentro l'asilo nido di via Giulio Cesare Viola alla periferia della Capitale. Le stesse operatrici della scuola hanno chiamato i primi soccorsi, arrivati in poco più di cinque minuti. Troppo tardi però, poiché non hanno potuto far altro che constatare il decesso della piccola.

Williams e Dayana Arlotti, rispettivamente padre 36enne e figlioletta di soli 5 anni ancora dispersi nel naufragio della Costa Concordia: per loro questa sera nella parrocchia "Sant'Antonio da Padova" a Rivazzurra di Rimini la loro cittadina, dalle 20.30 ci sarà una veglia di preghiera perché vengano ritrovati al più presto.

Fino ad oggi sono 16 le vittime accertate nella tragedia della Costa Concordia e ci sono ancora parecchi dispersi, tra i quali Williams e la piccola Dyana che la madre Susy vorrebbe ancora stringere a se.