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Scritto da Eva Forte
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Giovedì 20 Settembre 2012 08:09 |
Ci siamo, la scuola è iniziata e così i nostri impegni lavorativi. Il nostro fisico ricomincia a lavorare a pieno ritmo dopo il tanto meritato relax vacanziero. Ma siamo pronti ad affrontare le stagioni fredde ormai alle porte? Pioggia, freddo e virus stagionali sono pronti ad attaccare ed è meglio non farsi trovare impreparati. Grandi e piccoli devono cominciare a incamerare le giuste difese per non farsi trovare del tutto impreparati. Si quindi a tanta frutta e verdura e anche un piccolo rinforzo non fa male se aggiungiamo a una dieta sana anche una buona dose di fermenti che aiutano il nostri sistema immunitario.
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Scritto da maddyparla
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Mercoledì 19 Settembre 2012 14:07 |
Si dice spesso che non tutte le donne hanno istinto materno, una caratteristica che si è sempre creduto fosse legata ad un complesso insieme di elementi caratteriali e ambientali. Invece la natura di questo sentimento è tutta una questione genetica, infatti sembra che eliminare l'espressione di un singolo gene in una specifica area del cervello abolisca del tutto l'istinto materno nella donna. Un team di ricercatori americani della Rockefeller University di New York (Stati Uniti), infatti, ha scoperto che abbassando i livelli di un singolo gene si può spegnere l'istinto materno, almeno nei topi. Il risultato, sottolineano gli esperti, costituisce un esempio unico di come agendo su un singolo gene in un gruppo specifico di cellule cerebrali si riescono a condizionare fondamentali comportamenti biologici. Questo studio ha consentito di scoprire un gene finora sconosciuto, l' Er alpha che e' attivo nell'area del cervello che controlla anche l'aggressivita' e la sessualita' e, in pratica, manipolato di annulla completamente l' istinto materno.
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Scritto da Eva Forte
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Mercoledì 19 Settembre 2012 12:18 |
Due le donne in Svezia che per poter avere figli hanno scelto di sottoporsi a trapianto dell'utero delle loro rispettive madri. Due casi diversi e che portavano all'infertilità le due donne: la prima aveva subito la rimozione dell'utero a seguito di un cancro, la seconda invece era nata senza. Gli interventi sono stato fatti dall'equipe di dieci chirurghi dell’Università di Goteborg, guidata dal professor Mats Brannstrom e tutti e due con ottimi risultati, grazie anche alla giovane età delle due trentenni. Anche le due mamme donatrici dell'utero stanno bene e sono già in piedi e pronte a tornare nelle loro case nei prossimi giorni. Tra un anno potranno tentare di avere una gravidanza attraverso la fecondazione in vitro, possibile con i propri ovuli e gli spermatozoi dei rispettivi compagni.
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Scritto da maddyparla
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Martedì 18 Settembre 2012 14:34 |
L' udito delle donne è messo a rischio dall'uso frequente di antinfiammatori. Ad affermarlo sono i ricercatori del Brigham and Women's Hospital di Boston (Usa) al termine di uno studio durato 14 anni e in cui sono state coinvolte più di 62mila donne tra i 31 e i 48 anni. Tutte le donne sono state seguite dal 1995 al 2009, monitorando costantemente il loro stato di salute. Durante questi anni oltre 10mila donne hanno riferito di aver subìto una perdita dell’udito, un numero percentualmente rilevante senza dubbio. L’analisi dei dati raccolti ha permesso ai ricercatori di tracciare un collegamento tra l’uso di ibuprofene e paracetamolo e la perdita dell’udito accusata dalle donne. Al contrario, non si è trovata un’associazione con l’uso dell’aspirina. Secondo quanto riportato sull'American Journal of Epidemiology l'uso di ibuprofene e paracetamolo può essere tanto più pericoloso quanto più è frequente. Si sapeva da tempo che paracetamolo e ibuprofene, molto conosciuti ed utilizzati contro il dolore, come tutti i farmac,i possono avere degli effetti collaterali, più o meno gravi, ma mai prima d'ora si era associato il loro uso ai danni all'udito.
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Scritto da maddyparla
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Lunedì 17 Settembre 2012 15:25 |
Presto potremmo dire stop alla dipendenza da nicotina e alle crisi di astinenza, due degli ostacoli più grandi che si pongono davanti a chi cerca di smettere di fumare. Infatti è in fase di sperimentazione un nuovo farmaco che sembra in grado di aiutare i fumatori a liberarsi proprio dalla dipendenza dalla nicotina. Ad affermarlo sono gli scienziati dell’Aptuit Centre for Drug Discovery and Development della sede italiana di Verona, che hanno pubblicato i risultati dei loro studi sulla rivista Neuropsychopharmacology. I ricercatori italiani infatti ritengono di aver individuato un principio attivo che puo' bloccare un tipo di recettori della dopamina legati alla dipendenza da nicotina. I risultati della terapia, cui sono stati sottoposti babbuini e topi resi prima dipendenti dalla nicotina, sono incoraggianti, e presto potrebbero iniziare i primi test anche sull’uomo.
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Ultimo aggiornamento Lunedì 17 Settembre 2012 14:25 |
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